100 storie di economia circolare Made in Italy

di Andrea Begnini

28/12/2021

100 Italian Circular Economy Stories di Fondazione Symbola ed Enel, presentato da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola e da Francesco Starace, Direttore Generale e Amministratore Delegato Enel, fornisce una ricostruzione e una descrizione di 100 casi di economia circolare rintracciati sul territorio nazionale, ritenuti particolarmente significativi in termini di solidità delle soluzioni adottate e originalità delle stesse. Queste 100 storie, pur rappresentando solo una piccola parte dei numerosi esempi virtuosi di economia circolare che il nostro Paese vanta, contribuiscono non soltanto a definire il perimetro entro il quale l’Italia si sta muovendo, ma anche a mettere in luce le potenzialità di sviluppo dell’economia circolare, ad ogni suo livello, offrendo a tutti spunti di riflessione grazie ai quali potranno, magari, nascere nuove storie e nuove occasioni di crescita. 

Realacci: “l’Italia può dare un contributo importante alla sfida alla crisi climatica in tanti settori cui è già protagonista, a partire dall’economia circolare. siamo il paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti pari al 79,4% con una incidenza quasi il doppio rispetto alla media UE e ben superiore a tutti gli altri grandi paesi europei: risparmiamo così 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio all’anno e circa 63 milioni di tonnellate di co₂ equivalenti. La carenza di materie prime ci ha spinto ad utilizzare quella fonte di energia rinnovabile e non inquinante che è l’intelligenza umana. Abbiamo così costruito un sistema più efficiente: i rottami di Brescia, gli stracci di Prato, le cartiere della Lucchesia non sono figli di un decreto ma la risposta ad una necessità. Le cento realtà di questo dossier spiegano perché, come è scritto nel manifesto di Assisi, ‘affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro’”. 

La ricerca si è rivolta a settori di attività differenti, selezionati in termini di rilevanza rispetto al contesto economico nazionale, tenendo conto del ruolo strategico riconosciuto ad alcuni di essi dalle politiche europee relative alla sostenibilità ambientale. Le cento realtà raccolte raccontano un Made in Italy che guarda alla qualità e all’innovazione in chiave circolare: dall’agroalimentare alla moda, dagli imballaggi alla meccanica, dal legno arredo all’edilizia e alla finanza, intersecando l’elettronica e la chimica. La ricerca dell’efficienza materica ed energetica accomuna la gran parte delle realtà censite, aspetto che ha effetti diretti su costi, produttività e quindi competizione. Ma l’innovazione risale sin dalle fasi di progettazione, con approcci di eco-design volti ad estendere la vita utile dei prodotti, guardando a nuovi modelli di consumo. Nello specifico, la selezione delle 100 realtà è stata orientata dalla volontà di rintracciare casi che potessero, per ciascun settore di attività, andare a rappresentare i cinque diversi pilastri.

Starace: “Insieme alla Fondazione Symbola prosegue il racconto di eccellenze made in italy composto da imprese, centri di ricerca, realtà del mondo associativo che quotidianamente lavorano per ridurre nei processi produttivi rifiuti e inquinamento, ricercano e progettano prodotti duraturi, riutilizzabili, riparabili o riciclabili, cercando una nuova sintesi tra bellezza e sostenibilità. L’applicazione dei principi dell’economia circolare lega diverse filiere in un processo di simbiosi industriale, dove lo scarto di un’impresa, o di un comparto, diventa materia prima per un’altra; un approccio decisivo per affrontare la crisi climatica e che al tempo stesso aumenta la competitività, generando opportunità commerciali ed economiche oltre che benefici ambientali e sociali”. 

Tag:  economia circolareFondazione Symbola

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