2022: recuperate oltre 30mila tonnellate di polietilene

di Andrea Begnini

24/03/2023


Nel 2022 sono stati gestiti oltre 30mila tonnellate di rifiuti plastici da Ecopolietilene. Il consorzio per la raccolta dei beni in polietilene l’anno scorso ha raddoppiato i volumi rispetto al 2021, confermandosi tra i principali attori di una filiera green per un particolare, ma soprattutto prezioso polimero quale è il polietilene.

Prosegue il cammino di consolidamento del Consorzio nel solco di una profonda attenzione verso le imprese che, nel rispetto del principio EPR – la responsabilità estesa del produttore -, sono chiamate a farsi carico della gestione dei rifiuti che i loro prodotti generano. Prosegue anche nel segno di una grande attenzione all’ambiente: Ecopolietilene l’anno scorso si è fatto promotore di una serie di progetti e iniziative finalizzate non solamente a incrementare e migliorare la raccolta dei rifiuti da beni in polietilene, ma anche a verificare nuovi utilizzi della materia prima seconda ottenuta dai processi di riciclo.

Il Polietilene (PE) é un materiale molto leggero e resistente, e uno dei materiali più presenti nella nostra vita quotidiana: costituisce infatti circa il 30% del volume totale della produzione mondiale di materie plastiche.  È resistente agli agenti petrolchimici, all’acqua, alle soluzioni saline, agli acidi e alle sostanze organiche aggressive. Facilmente saldabile e lavorabile industrialmente, anche con altre materie plastiche, ha una struttura molecolare idrofoba e, per la sua atossicità, trova un ampio utilizzo nel settore alimentare. Ogni anno vengono immessi al consumo circa 550 mila tonnellate di beni in polietilene con una produzione di rifiuti con un rapporto vicino all’uno a uno. Escludendo gli imballaggi, circa il 70-80% di rifiuti di beni in polietilene lo si trova in ambito agricolo e urbano. 

Sotto il profilo dei numeri, Ecopolietilene nel 2022 ha aumentato del 25% le aziende consorziate: tra fabbricanti, importatori, brand owner e distributori, sono 147 le realtà che fanno riferimento al consorzio. Le 30.198 tonnellate di rifiuti da beni in polietilene gestite in collaborazione con Ecolight Servizi rappresentano un importante passo in avanti. Nel suo secondo anno di attività (il consorzio è stato riconosciuto dal Ministero della Transizione Ecologica nel giugno 2020), Ecopolietilene ha incrementato del 117% le quantità gestite, arrivando a effettuare oltre 8.500 missioni in tutta Italia. Il 61% della raccolta ha interessato beni in polietilene flessibili, ovvero rifiuti quali sacchi per la raccolta di rifiuti e i film di copertura e pacciamatura utilizzati in agricoltura e allevamento; il restante 39% è rappresentato dai beni rigidi come, ad esempio, tubi, reti e cassette usati in edilizia, ma anche sedie e tavoli, casalinghi e oggetti usati nei ristoranti e nella ristorazione collettiva. Il sistema di tracciabilità messo in atto dal sistema autonomo ha permesso di affermare che tutte le 30 mila tonnellate sono state avviate a recupero attraverso gli impianti convenzionati, restituendo così nuova vita a un materiale che è prezioso per la sua caratteristica di essere interamente riciclabile.

L’azione di Ecopolietilene nel 2022 si è caratterizzata anche per lo sviluppo di progetti dedicati al miglioramento della raccolta dei rifiuti da beni in polietilene. In particolare, sono stati condotti due progetti pilota di “identificazione di rifiuti di beni in polietilene in ambito urbano”, nelle province di Treviso e Salerno, per comprendere quali tipologie di rifiuto vengono conferite alle isole ecologiche comunali e iniziare a sperimentare una loro raccolta differenziata. L’obiettivo del Consorzio è migliorare la raccolta per migliorare la qualità dei rifiuti che vengono inviati agli impianti di recupero e così potenziare la filiera circolare dei beni in polietilene.
 

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