In un sondaggio commissionato da Google, l'82% degli acquirenti ha dichiarato che la sostenibilità è più importante ora rispetto a prima della pandemia. Questa sensibilità diffusa si riflette naturalmente anche nei comportamenti online: per argomenti come la sostenibilità e il cambiamento climatico l'interesse di ricerca in Italia è aumentato di oltre il 150% dal 2018. È naturale quindi che tutte le imprese si sentano sensibilizzate sul tema della necessità di realizzare prodotti sempre maggiormente sostenibili e dell'importanza del marketing che comunichi questi prodotti e questa sensibilità. Ma questo connubio stenta ancora ad avvenire. Il problema evidenziato dal marketing è che i consumatori dicono ma poi non fanno, ovvero tendono a scegliere prodotti sempre in base al prezzo con pochissima attenzione alle ricadute ambientali. Di conseguenza i brand fanno fatica a trovare una voce univoca e una presenza costante sull'argomento sostenibilità, forse anche a a causa a causa della scomoda relazione tra consumo eccessivo e danno ambientale e del conseguente rischio dell'accusa di "greenwashing" alle aziende, pronta a scattare ogniqualvolta la percezione dei danni ambientali supera la retorica del brand, il che rende il compito di creare comunicazioni sostenibili difficile come camminare sul filo del rasoio. Ma la pubblicità ha un ruolo importante da svolgere nella transizione del mondo verso un futuro a emissioni nette zero. Le persone hanno bisogno di aiuto per liberare la loro immaginazione verso le possibilità di un futuro a basse emissioni di carbonio, in un modo che solo la creatività può raggiungere. "Non porti le persone lì solo con i dati e la paura. Li raggiungi con la narrazione". Di seguito sono elencate cinque strategie chiave che brand grandi e piccoli hanno adottato recentemente e negli ultimi anni per raccontare una storia sostenibile.
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