7 aprile: Giornata Mondiale della Salute. Il contributo dell'economia circolare

di Redazione

07/04/2023


A partire dal 1948, ogni 7 aprile, si celebra la Giornata Mondiale della Salute. Il 1948 è l’anno in cui si è tenuta la prima Assemblea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la quale ha deciso di istituire “una giornata riconosciuta a livello internazionale per promuovere la salute, proteggere il mondo e servire i vulnerabili, in modo che tutti, ovunque, possano raggiungere il più alto livello di salute e benessere. In tal senso, lo scopo di questa ricorrenza è quello di promuovere la sensibilizzazione sanitaria mondiale”. Negli ultimi 50 anni, questa ricorrenza ha portato alla luce “questioni sanitarie significative, quali la salute mentale, l’assistenza materna e infantile e il cambiamento climatico”. 

Il 7 aprile 2023 l’Organizzazione Mondiale della Sanità celebra anche il suo 75° anniversario, “un’opportunità per guardare indietro ai successi della sanità pubblica che hanno migliorato la qualità della vita negli ultimi sette decenni. È anche un’opportunità per motivare l’azione per affrontare le sfide sanitarie di oggi e di domani” Tra queste c'è il cambiamento climatico, la più grande minaccia per la salute che l’umanità debba affrontare oggi. Perché ha “un impatto sulla qualità dell’aria, sull’acqua potabile, sull’approvvigionamento alimentare, sui servizi igienico-sanitari, sui rifugi e sull’ambiente nel suo complesso. L’OMS è sempre stata in prima linea nell’affrontare i crescenti rischi delle sfide per la salute legate al clima, istituendo un programma sui cambiamenti climatici e la salute già negli anni ’90. Il programma sostiene i paesi nello sviluppo di piani d’azione completi per affrontare gli effetti sulla salute dei cambiamenti climatici, costruendo sistemi e strutture sanitarie più resilienti, privi di emissioni di carbonio e sostenibili”. Nel 2021, ha lanciato l’Alleanza per l’azione trasformativa sul clima e la salute (ATACH) per “costruire sistemi sanitari resilienti ai cambiamenti climatici e sostenibili, utilizzando il potere collettivo degli Stati membri dell’OMS e di altre parti interessate. A partire da gennaio 2023, più di 62 paesi si sono impegnati nell’Alleanza”.

Nel 2018, l’Ufficio regionale per l’Europa della stessa ONU ha pubblicato un rapporto sulle opportunità e i rischi dell’economia circolare proprio nel settore della salute e del benessere delle persone. Intitolato “Circular economy and health: opportunities and risks”, il report promuove un approccio multisettoriale alla salute, integrandolo assieme alle prospettive ambientali, economiche e sociali del pianeta. Il documento mostra come la transizione verso un'economia circolare offra un'importante opportunità di produrre benefici sostanziali per la salute, “come i benefici diretti per i sistemi sanitari e i benefici indiretti derivanti dalla riduzione degli impatti ambientali negativi”. 

Rientra in questo ambito, ad esempio, l'iniziatica che ogni anno, punta nel nostro Paese a recuperare i farmaci non scaduti. Farmaci che sono ancora una risorsa preziosa per chi non ha la possibilità di accedere alle cure e per tutti quegli enti che assistono chi si trova in condizioni di indigenza. “Correttamente utilizzato per i suoi scopi curativi, il farmaco recupera natura e funzione di prodotto speciale, spesso anche costoso, e perde quella di rifiuto speciale, istituendo così una forma specifica di circolarità virtuosa, che si alimenta della seconda possibilità di uso proprio. Il farmaco diventa così metaforicamente esso stesso materia prima seconda”.

Banco Farmaceutico interviene in questo spazio di vita del farmaco e consente di far giungere questi prodotti a coloro che possono trarne beneficio attraverso il progetto Recupero Farmaci Validi non scaduti (RFV): “all’interno delle farmacie che aderiscono all’iniziativa, vengono posti appositi contenitori di raccolta in cui ognuno, assistito dal farmacista, che ha il compito di garantire la correttezza dell’operazione, può donare i medicinali di cui non ha più bisogno, quando hanno ancora almeno 8 mesi di validità e la confezione è integra. I farmaci donati vengono poi consegnati agli enti assistenziali convenzionati con Banco Farmaceutico”.

A questa iniziativa si aggiunge La Giornata di Raccolta del Farmaco che si svolge ogni anno a febbraio: nelle farmacie aderenti i cittadini sono invitati ad acquistare e donare uno o più farmaci per gli enti assistenziali attivi sul territorio. Nell'edizione 2022, i cittadini hanno donato 485mila confezioni di medicinali, per un valore superiore a 3,8 milioni di euro, che hanno consentito di curare 600mila poveri, presi in carico da 1.807 realtà assistenziali convenzionate con la Fondazione Banco Farmaceutico. “Sempre all’edizione del 2022, hanno aderito 4.889 farmacie, con 14 mila volontari e 17mila farmacisti coinvolti, e i titolari delle farmacie, oltre ad aderire all’iniziativa, hanno donato più di 700mila euro”.
 

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