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A Davos le BiodiverCities by 2030
A Davos le BiodiverCities by 2030
di Andrea Begnini
18/01/2022
L'allarme arriva dal World Economic Forum, che propone una nuova roadmap per adottare soluzioni in grado di integrare infrastrutture urbane e ambiente naturale, ottimizzare la spesa e spingere al massimo la crescita sostenibile. Le città, che sono anche responsabili del 75% delle emissioni globali di gas serra, “potrebbero prendere un ruolo-guida nel liberare opportunità economiche” attraverso soluzioni più integrate con l'ambiente naturale. Secondo l'organizzazione, che con l'Istituto Alexander von Humboldt e il Governo della Colombia ha lanciato l'iniziativa 'BiodiverCities by 2030', investimenti infrastrutturali in grado di aumentare la resilienza al cambiamento climatico possono creare 59 milioni di posti di lavoro e mitigare rischi crescenti legati a eventi climatici estremi.
“Nel paradigma convenzionale, lo sviluppo urbano e la salute dell'ambiente sono come l'olio e l'acqua”, spiega Akanksha Khatri, responsabile del World Economic Forum per Natura e Biodiversità. “Questo studio mostra che non deve necessariamente essere così. La natura può essere l'ossatura portante dello sviluppo urbano. Riconoscendo le città come sistemi viventi, possiamo favorire le condizioni per la salute delle persone, del pianeta e dell'economia nelle aree urbane”.
Sempre a Davos, la Global CEO Survey presentata da PriceWaterhouseCoopers mostra quanto sia ancora lunga la strada verso gli obiettivi di emissioni zero, con appena il 22% dei Ceo a livello globale (il 28% a livello italiano) che afferma che la propria azienda ha agito in tal senso e la restante parte che appare in ritardo. “Il sondaggio - si legge in una nota - mostra che servono maggiori progressi per raggiungere gli obiettivi globali sul clima, poiché meno di un terzo dei Ceo afferma che la propria azienda si è impegnata per ridurre le emissioni: solo il 28% (22% a livello globale) degli intervistati dichiara un impegno net zero, mentre il 36% (29% a livello globale) dichiara che la propria azienda sta lavorando per impegnarsi sul punto”. Secondo la Survey di Pwc, giunta alla 25ma edizione, solo il 29% dei Ceo italiani (34% a livello globale) ha individuato nel cambiamento climatico una preoccupazione fondamentale per l'anno a venire.
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