Abitanti e flussi turistici: l'equilibrio di un turismo sostenibile nel progetto Tourism-Friendly Cities

di Andrea Begnini

09/02/2021

Immagine tratta dal sito di URBACT
Promuovere un turismo articolato che cerchi di trasformare la sfida della sostenibilità in un veicolo di crescita è la spinta che molte città del mondo, non solo europee, stanno cominciando a intraprendere in equilibrio tra il tentativo di attrarre numeri sempre più grandi di turisti e la necessità di preservare il patrimonio storico, naturale ed estetico del territorio. La riflessione sul delicato terreno di incontro tra la qualità della vita dei residenti e gli standard, oltre che le esigenze, sempre più elevati richiesti dal settore turistico e alberghiero, richiede competenze approfondite tanto nella pubblica amministrazione quanto nel settore privato. 

In questa terra di mezzo, si moltiplicano progetti e idee che operano sulla sostenibilità dei flussi e nella gestione turistica nelle aree urbane. Genova, per esempio, si è presa il ruolo di capofila all'interno del network di dieci città europee che sono coinvolte nel progetto Tourism-Friendly Cities, dedicato al turismo sostenibile inteso come strumento di crescita economica, sociale e ambientale. Finanziato dal programma URBACT, il progetto Tourism-Friendly Cities mira a esplorare in che modo il turismo possa e debba essere sostenibile riducendo il suo impatto negativo nei vari quartieri della città e nelle zone che più soffrono il sovraffollamento. L'obiettivo è quello di sviluppare strategie condivise all'interno del contesto cittadino, grazie a un lavoro congiunto con tutti gli stakeholder coinvolti, che porti a soluzioni ed esperienze in un bilanciamento tra le esigenze della comunità e la promozione del turismo grazie a uno sviluppo urbano sostenibile per l'ambiente, la società e l'economia locale.

Tutte le città hanno bisogno di una pianificazione che renda compatibile la crescita con la sostenibilità sociale e ambientale: in questo senso, il capoluogo ligure, con i suoi 2.300.000 pernottamenti all'anno e un tasso di crescita annuo medio del 4% degli ultimi 7 anni, è nella fascia alta delle destinazioni turistiche emergenti europee. Un dibattito proficuo e partecipato all'interno dei confini cittadini, arricchito dalle esperienze e dagli scambi con le altre città europee coinvolte ha come obiettivo quello di costruire una pianificazione urbanistica intelligente che prevenga i fenomeni di over-tourism di cui soffrono già tante amministrazioni. L'Assessore allo Sviluppo Economico Turistico e Marketing Territoriale di Genova Laura Gaggero ha spiegato: “Proposte incisive e all'avanguardia, adattamento delle azioni alle situazioni contingenti e sinergie con gli operatori del territorio: questo è ciò che ritengo debba essere messo in campo in questo momento. Ed è anche il motivo per cui, anche in questa circostanza, ho voluto coinvolgere aeroporto e porto che a Genova sono i principali punti di arrivo e di partenza dei turisti”. Carlo Fidanza, membro della Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo ha aggiunto: “Avremmo voluto che una parte consistente del Recovery Fund a livello europeo fosse destinata a sostenere il turismo, fortemente colpito dalla pandemia, ma purtroppo non è stato così. Anche per questo, le iniziative di collaborazione tra città di diversi Paesi europei possono essere molto utili per rilanciare il settore”.

Il progetto Tourism-Friendly Cities, guidato da Genova, coinvolge anche Braga (Portogallo), Utrecht (Olanda), Cáceres (Spagna), Dubrovnik (Croazia), Dún Laoghaire (Irlanda), Venezia (Italia), Rovaniemi (Finlandia), Druskininkai (Lituania) e Cracovia (Polonia).
 

Tag:  GenovaovertourismsostenibilitàTourism-Friendly Citiesturismo sostenibileURBACT

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