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Al Venerdì nero (per l'ambiente) risponde il Venerdì Green di Ikea
Al Venerdì nero (per l'ambiente) risponde il Venerdì Green di Ikea
di Giovanni Franchini
24/10/2020
Photo Ikea
Il Black Friday, il venerdì nero dedicato allo shopping, è la manna del commercio sia tradizionale, sia online. Fu inventato nel 1924 quando Macy’s, la catena della grande distribuzione americana, organizzò a New York una parata per il venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento per festeggiare l’inizio del periodo natalizio. Da allora, tutti i fine settimana di novembre, la tradizione si è estesa in tutto il mondo, dilatandosi fino al lunedì successivo e comprendendo anche lo stesso lunedì, chiamato Cyber Monday e dedicato all'elettronica.
Negli ultimi anni il Black Friday è diventato un classico appuntamento per l'e-commerce e forse proprio grazie a questo, il 2019 è stato l'anno del sorpasso, con "il miglior Venerdì nero di sempre" secondo Adobe Analytics, con un record di vendite in USA di 7,4 miliardi di dollari per il venerdì e 9,4 miliardi di dollari per il lunedì (+20% circa rispetto al 2018).
In Italia, secondo i dati raccolti da Awin, ci sono stati 2 milioni di vendite contro gli 1,8 milioni dell’anno precedente, con 24 vendite al secondo nell'arco della giornata, segnando un +35% dei ricavi.
Una manna per il settore, ma anche una sciagura per l'ambiente, a causa dei colossali costi ambientali determinati dall'incremento dei consumi: più imballaggi di plastica, più spostamenti e, quindi, maggiore inquinamento, oltre che un aumento della quantità di rifiuti già prodotti dall’essere umano.
Il problema è che a fronte dell’incremento di acquisti, dei prodotti venduti (e svenduti) durante i saldi o liquidazioni simili a quelle del Black Friday meno del 50% viene riassortito e rimesso in vendita, mentre una buona parte di questa merce finisce, molto più spesso di quanto si possa immaginare, nelle discariche o negli inceneritori.
E c’è poi il costo in termini di emissioni di Co2. Secondo il rapporto di Freight Leaders Council, centro britannico di ricerche, solo in Gran Bretagna dono circa 82mila i furgoni – la maggior parte dei quali diesel – che il Black Friday mette in moto per consegnare i beni durante lo speciale weekend, un mare di consegne a domicilio che genera super lavoro per i corrieri espresso che, escono dai magazzini al ritmo di uno ogni 93 secondi. Con un ulteriore costo, sociale, per gli infortuni stradali con lesioni a persone, quantificato a livello nazionale in circa 17 miliardi di euro, pari all’1,1% del Pil nazionale.
Sul banco degli imputati soprattutto le consegne gratuite e i relativi tempi strettissimi. Secondo un ulteriore studio del MIT (Massachusetts Institute of Technology) l’impronta ambientale di un acquirente online è doppia rispetto a quella di un acquirente nel negozio e tripla se si sceglie la consegna rapida. E durante il Black Friday tutto questo aumenta.
“Oggi Amazon produce le emissioni di gas serra di uno Stato”, ha dichiarato Jean-François Julliard, direttore di Greenpeace France, partecipando l'anno scorso ad un sit-in contro il Black Friday a Parigi e presentando una nuova iniziativa, il Green Friday, il fine settimana dedicato all'ambiente, alla sostenibilità e all'economia circolare.
Nata in Francia dal collettivo omonimo proprio per contrastare il consumismo del Black Friday, il collettivo francese dal 2017 si impegna nella lotta agli acquisti compulsivi e ai conseguenti sprechi che danneggiano l’ambiente, e invita le aziende a organizzare analoghe occasioni di shopping sostenibile.
Un invito che è stato raccolto da Ikea con il suo progetto #GreenFriday #BuybackFriday, ovvero: "Dai una seconda vita ai tuoi mobili Ikea". "Ogni anno, milioni di mobili usati finiscono in discarica”, dice Ikea. “Per questo abbiamo deciso di rivalutare i mobili usati Ikea e di dar loro il maggior numero di vite possibile”.
Il progetto è rivolto a tutti coloro che posseggono mobili Ikea in buone condizioni che possono visitare un’area del sito dedicata, verificare le condizioni del servizio di riacquisto ed effettuare una pre-valutazione del prodotto prima di recarsi in negozio per la valutazione finale e la consegna. In cambio, il cliente riceverà un buono da spendere sempre in Ikea del valore fino al 50% del prezzo originale dell’articolo. Il Green Friday di Ikea arriverà il 27 novembre 2020 e durerà fino al al 6 dicembre e promette di essere la prima di tante azioni sostenibili del colosso svedese, che si è dato l’ambizioso obiettivo di diventare un business circolare entro il 2030, impegnandosi a fare in modo che i clienti possano “procurarsi i prodotti, prendersene cura e passarli ad altri con modalità circolari, produrre prodotti completamente circolari (riciclati, rigenerati, rimessi a nuovo e riutilizzati) e usare solo materiali rinnovabili e riciclati”.
Non solo materiali sostenibili, ma anche nuove forme di possesso e distribuzione, come ad esempio soluzioni più circolari come il noleggio, la restituzione e il riacquisto o la rivendita di mobili per dare loro una seconda vita. Che inizia di venerdì. Ed è sostenibile.
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