Ambiente, cultura e infrastrutture: le città in cui si vive meglio

21/06/2021


L’Intelligence Unit dell'Economist (EIU) pubblica ogni anno la classifica delle città più vivibili al mondo. Il Global Liveability Index 2021 ne ha valutate 140. Auckland, in Nuova Zelanda, ha raggiunto il primo posto grazie, soprattutto, al modo in cui ha gestito il Covid. L'Italia non ha città nella top ten. Roma è tra le città che ha perso più posizioni in classifica negli ultimi sei mesi, scendendo di 21 posti e raggiungendo la 57esima posizione. A causa della pandemia, quest'anno sono stati aggiunti nuovi indicatori come l'efficacia delle risorse sanitarie e le restrizioni su eventi sportivi, teatri, concerti, scuole e ristoranti. Ha spiegato Upasana Dutt, EIU’s head of global liveability: “Le città salite in cima alla classifica quest'anno sono in gran parte quelle che hanno adottato misure restrittive per contenere la pandemia. Il ritmo del recupero della vivibilità nella maggior parte delle regioni sarà determinato dall'efficacia con cui possono essere controllati i rischi per la salute, attraverso vaccinazioni, test, tracciabilità e restrizioni”.

Il blocco interno e gli stretti controlli alle frontiere imposti dai Paesi dell'Asia-Pacifico hanno permesso loro di riaprire prima e hanno permesso ai residenti di tornare ai loro stili di vita pre-pandemia. Molte città europee e canadesi sono scese in classifica, dopo aver combattuto una seconda ondata di coronavirus limitando gli eventi culturali e sportivi e chiudendo scuole e ristoranti. Vienna è caduta dalla cima della classifica quest'anno fino al dodicesimo posto, proprio in seguito alla seconda ondata di pandemia. Francoforte, Amburgo e Dusseldorf hanno registrato le discese più significative in classifica. Anche le città meglio classificate nell'annata precedente in Canada sono scivolate nella classifica: Vancouver, Calgary e Montréal.

Prosegue Upasana Dutt: “Dove purtroppo ci sono stati pochi cambiamenti è in fondo alla classifica. Damasco rimane la città meno vivibile del mondo per gli effetti della guerra civile in Siria che continuano a farsi sentire. La maggior parte delle precedenti dieci città meno vivibili rimane tra le ultime dieci anche quest'anno”. In fondo alla classificano restano Lagos in Nigeria, Port Moresby capitale della Papua Nuova Guinea e Dacca la capitale del Bangladesh. L'EIU ha assegnato a ogni città un punteggio relativo a circa 30 fattori qualitativi e quantitativi in cinque grandi categorie: stabilità, assistenza sanitaria, cultura e ambiente, istruzione e infrastrutture. Ha quindi compilato e ponderato i punteggi per fornire un valore compreso tra 1 e 100, dove 1 è considerato intollerabile e 100 è considerato ideale. Per gli indicatori qualitativi, l'EIU ha assegnato un rating basato sul giudizio dei suoi analisti esperti e collaboratori.

Al primo posto, con 96 punti, la città di Auckland, Nuova Zelanda, che nel 2020 occupava il sesto posto. 
Al secondo posto, con 94.2 punti, la città di Osaka, Giappone. 
Al terzo posto, con 94 punti, la città di Adelaide, Australia.  
4. Wellington, Nuova Zelanda.
5. Tokyo, Giappone.
6. Perth, Australia. 
7. Zurigo, Svizzera. 
8. Ginevra, Svizzera. 
9. Melbourne, Australia. 
10. Brisbane, Australia.  
 

Tag:  Covid-19Economist Intelligence UnitGlobal Liveability Index 2021The Economist

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