Anche la plastica è sostenibile e circolare

di Redazione

25/10/2019

Il tema della plastica oggi viene identificato solo con il danno ambientale. Ma non si deve dimenticare che in moltissimi campi questa materia viene utilizzata perché è in grado di garantire elevate e vantaggiose performance di efficientamento energetico e circolarità ambientale, che nessun'altra al momento potrebbe offrire. Per la maggior parte dei suoi usi, oggi la plastica è di fatto insostituibile.
Mario Ceribelli, Ceo di Covestro, azienda leader nella produzione di polimeri high tech, spiega come e perché anche la plastica può essere virtuosa e sostenibile se prodotta, usata e smaltita correttamente e con consapevolezza. 
Ceribelli è anche componente del Consiglio generale di Federchimica, con delega per l’Economia circolare.

Come possiamo definire la sostenibilità di Covestro?

Noi siamo una start-up con 80 anni di esperienza e oltre 16.000 dipendenti in tutto il mondo. Con il nostro portafoglio prodotti siamo in una posizione ideale per sviluppare soluzioni adatte alle più grandi sfide della nostra società. Il pensiero e l'agire sostenibili sono essenziali per preservare il nostro pianeta e migliorare sia le basi sia la qualità della vita per milioni di persone.
Come azienda, Covestro affronta con la dovuta responsabilità questioni cruciali come il cambiamento climatico, la carenza di risorse, la protezione della salute e la povertà. Le azioni di sostenibilità su cui possiamo avere un impatto significativo sono state incorporate nella nostra strategia aziendale, diventando la base di molte delle nostre attività e un elemento centrale della nostra missione. Allineiamo la crescita economica con la sostenibilità - con prodotti e tecnologie innovativi che avvantaggiano la società e riducono il nostro impatto sui sistemi ecologici.

In che cosa si traduce la sostenibilità nella strategia aziendale di Covestro?

La sostenibilità coinvolge le azioni di ciascun dipendente e il modo in cui conduciamo i nostri progetti, così come le questioni di sicurezza e di conformità e le pratiche commerciali. Si estende al modo in cui agiamo nei confronti degli stakeholder e ci prendiamo la responsabilità per prodotti e processi lungo l'intera catena del valore.
La nostra condotta imprenditoriale è interamente allineata al valore della sostenibilità perché facciamo nostro l’impegno a interagire con attenzione con i nostri sistemi ecologici. Inoltre Covestro è in stretto dialogo con i vari gruppi di stakeholder e agisce secondo linee guida e principi rigorosi che strutturano la nostra politica aziendale.

"Persone, pianeta, profitto" è uno slogan, un progetto, una promessa?

Preservare l'ambiente, risparmiare risorse naturali che sono limitate, guidare la società e creare valori. Come dicevo, la sostenibilità è parte integrante della strategia e della gestione aziendale di Covestro. I tre principi dello sviluppo sostenibile - "People, Planet, Profit" – da diversi anni sono stati applicati alla nostra produzione. Questo significa che vogliamo promuovere un maggiore valore a livello economico, ambientale e sociale, allo stesso tempo, e nessuno di questi aspetti può essere ignorato.
Per fare un esempio, Covestro lavora costantemente per aumentare la quota di risorse alternative nella produzione delle sue materie plastiche, ma solo nella misura in cui ciò aiuta realmente l'ambiente. Se il processo richiede ulteriore energia, o se la produzione o il trasporto delle risorse alternative rilasciano più CO2 rispetto a quanto risparmia l'applicazione, la nostra azienda deciderà di non farlo.
La valutazione della sostenibilità di una azione deve includere le materie prime, la produzione e la lavorazione, nonché l'applicazione, lo smaltimento o il riciclo dei nostri prodotti. La sostenibilità governa tutto ciò che facciamo e vogliamo migliorare in ogni area: dalla ricerca e sviluppo - compresi i progetti congiunti con i nostri clienti e altri partner - alla produzione e distribuzione.

Quali sono gli obiettivi che volete raggiungere?
 

Nel 2016 Covestro ha presentato un nuovo programma di obiettivi per il 2025, applicabili a tutta l'azienda e in linea con il programma di sostenibilità. Obiettivi ambiziosi che vogliamo tradurre in dati concreti che rendano i nostri progressi trasparenti e misurabili.
I nostri sforzi in termini di sostenibilità, tuttavia, vanno oltre la nostra stessa azienda: ci aspettiamo un pari livello di impegno da parte dei nostri fornitori. Facciamo anche parte di varie iniziative di cooperazione globale per le quali riceviamo regolarmente premi da istituzioni esterne.
Covestro non solo sviluppa prodotti e soluzioni che spostano in avanti i limiti di ciò che è possibile realizzare, ma lo fa alla luce di una visione profondamente radicata nella comprensione della sostenibilità nel tempo lungo.

Rispetto ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) fissati dall’ONU come si delinea la vostra azione?

Li sosteniamo con forza. Al fine di sottolineare la nostra auto-concezione come società operativa in modo sostenibile, sin dall'inizio, abbiamo sempre fatto parte del "Global Compact delle Nazioni Unite" e dei suoi principi accettati a livello internazionale, e riferiamo regolarmente sui nostri progressi. Inoltre, siamo impegnati nell'iniziativa "Responsible Care" del settore e ci impegniamo attivamente in forum di sostenibilità globale, come il World Business Council for Sustainable Development (WBCSD).
Noi sappiamo che i nostri prodotti aiutano a risparmiare risorse e ridurre le emissioni di CO2, ad esempio rendendo le automobili più leggere – e dunque consentendo un notevole risparmio di carburante -, isolando gli edifici in modo più vantaggioso oppure fornendo un nucleo leggero e stabile che rende le pale del rotore dell’eolico più efficienti.

In concreto, in che cosa consiste il programma che volete realizzare entro il 2025?

Vogliamo ridurre ulteriormente le nostre emissioni specifiche di CO2, trasmettere i nostri standard di sostenibilità ai nostri fornitori, allineare sempre più la nostra ricerca agli SDG, ottenere il massimo dal carbonio.
Entro il 2025, l'80% della spesa per i nostri progetti di Ricerca e Sviluppo sarà destinato a settori che contribuiscono al raggiungimento di questi obiettivi, sia in partenariato sia con il sostegno di istituzioni riconosciute. Tutti i nostri fornitori con una spesa annuale ricorrente superiore a 100.000 euro saranno valutati e dovranno raggiungere la conformità con i nostri requisiti di sostenibilità. Questo copre circa il 97% del volume totale degli acquisti.
Rispetto al gas serra il nostro obiettivo è ridurre le nostre emissioni del 50 %. Ci siamo impegnati inoltre a migliorare le condizioni di vita di dieci milioni di persone nei mercati sottoserviti, principalmente nei paesi emergenti e in via di sviluppo. Per farlo, collaboriamo con clienti, organizzazioni governative e non governative per sviluppare soluzioni a prezzi accessibili sulla base delle nostre tecnologie e prodotti, aprendo nuovi modelli di business e soluzioni che migliorano la situazione economica e sociale di queste regioni.

La plastica intanto è al centro di una vera e propria battaglia ambientale.

Dobbiamo essere chiari, il plastic free non solo non è realizzabile, ma non è neanche auspicabile perché gli svantaggi sarebbero di gran lunga superiori. Il marine litter è un problema ambientale enorme. Ma la plastica in mare non ci va da sola. Colpevolizzare l’uso della materia per come la usiamo è un errore strategico clamoroso. Per questo PlasticsEurope, per esempio, è in prima linea nella lotta alla dispersione delle plastiche.
Chiarito questo punto, occorre discutere dell’uso consapevole della plastica e investire in innovazione e ricerca per rendere sempre più sostenibile la sua produzione e il suo riciclo.
Che si tratti di una sostanza chimica di base come il cloro o il policarbonato e il poliuretano, nell'industria chimica è necessaria molta energia. Questo è il motivo per cui ottimizziamo il consumo dei nostri impianti di produzione utilizzando innovativi sistemi di misurazione e gestione dell'energia. Siamo impegnati a rendere i nostri processi sempre più semplici, più economici e più rispettosi dell'ambiente.

L’abitare è al centro del consumo energetico e delle scelte più consapevoli di ogni individuo rispetto all’ambiente e al futuro del pianeta. Come saranno le case del futuro?

Il cambiamento climatico, l’urbanizzazione e un popolamento urbano in crescita stanno avendo un impatto significativo sull’industria edile, imponendo nuovi requisiti. Covestro è impegnata a supportare l’industria edilizia con nuove idee e materiali innovativi.
La curiosità è il motore che ci guida per creare innovazioni rivoluzionarie con materiali e soluzioni intelligenti che consentono una costruzione moderna, sostenibile ed efficiente. Spingiamo i limiti del possibile nella costruzione ecologica per sviluppare edifici attraenti, efficienti in termini di risorse e eco-compatibili, infrastrutture ed energia eolica e solare.
Con le nostre soluzioni puntiamo a ridurre in modo considerevole il consumo energetico degli edifici e le emissioni di gas di serra, senza però rinunciare ad estetica e materiali ad alte performance. Permettiamo agli edifici di diventare parti integranti della nostra infrastruttura futura, in grado di generare più energia di quella consumata.

Quanto inciderà sugli equilibri ambientali la possibilità di costruire città sempre più sostenibili?

L’ONU stima che entro il 2050 il 68% della popolazione mondiale vivrà nelle città. E gli edifici sono responsabili di almeno il 40% del consumo di energia globale e di oltre un terzo delle emissioni di gas serra. Attraverso i nostri prodotti, Covestro può dare forma ai processi di urbanizzazione applicando soluzioni innovative guidate dalla sostenibilità. Ci impegniamo ad utilizzare in modo esteso l’energia proveniente da risorse naturali come vento e sole.
Teniamo presente che senza isolamento termico, oltre il 70% dell’energia di riscaldamento fuoriuscirebbe da muri esterni, tetti e cantine. E teniamo presente che durante la loro vita ultra decennale, il poliuretano espanso rigido e il poliuretano espanso PIR resistente al calore risparmiano circa 70 volte più energia di quella necessaria per la loro produzione.
 

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