Assegnate le Spighe Verdi 2020 a 46 comuni rurali italiani

29/07/2020

Il riconoscimento premia sostenibilità ambientale, qualità della vita, e produzioni agricole. I vincitori sono stati annunciati da FEE Italia (Foundation for Environmental Education, che da trenta anni porta avanti il programma “Bandiera blu” per le località balneari) e Confagricoltura.

Le Spighe Verdi 2020 (4 in più rispetto all'anno scorso, 8 new entry e 4 comuni che perdono il titolo) sono state assegnate in 13 regioni. Le due regioni con il maggior numero di riconoscimenti sono Marche e Toscana, con 6 località ciascuna. Per le Marche si tratta di: Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano e Numana; per la Toscana: Castellina in Chianti, Massa Marittima, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Fiesole e Bibbona. Con 5 località seguono la Campania (Agropoli, Ascea, Massa Lubrense, Positano, Pisciotta), il Lazio (Canale Monterano, Gaeta, Pontinia, Rivodutri, Roccagorga), il Piemonte (Monforte d'Alba, Pralormo, Santo Stefano Belbo, Canelli e Volpedo), la Puglia (Andria, Bisceglie, Castellaneta, Carovigno, Ostuni).
Sono tre le località dell'Abruzzo (Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Tortoreto), della Calabria (Santa Maria del Cedro, Sellia, Trebisacce) e del Veneto (Caorle, Montagnana, Porto Tolle), mentre per l'Umbria ricevono il riconoscimento Montefalco e Todi. In Liguria solo Lavagna conferma il riconoscimento, in Lombardia Sant'Alessio con Vialone e in Sicilia Ragusa. Le 8 località che per la prima volta ricevono il riconoscimento sono: Bisceglie (Puglia), Monforte d'Alba (Piemonte), Rivodutri (Lazio), Roccagorga (Lazio), Santa Maria del Cedro (Calabria), Sant'Alessio con Vialone (Lombardia), Sellia (Calabria) e Todi (Umbria). Non sono invece più Spighe Verdi Alba (Piemonte), Anguillara Sabazia (Lazio), Cavareno (Trentino Alto Adige) e Vicoforte (Piemonte).

''Anche quest'anno il trend si conferma positivo, sono 46 i Comuni che hanno ottenuto le Spighe Verdi, rispetto ai 42 dell'anno precedente – commenta Claudio Mazza, presidente della FEE Italia – una crescita che evidenzia la sempre maggiore attenzione che i Comuni rurali pongono alla gestione del territorio in chiave sostenibile. La fedeltà alla propria identità locale, alla propria ruralità, insieme alla capacità di innovarsi e guardare al futuro, rappresenta senza dubbio un punto di forza dei Comuni Spighe Verdi".

Gli indicatori principali che concorrono all’assegnazione del riconoscimento sono ; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l'innovazione in agricoltura; la qualità dell'offerta turistica; l'esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la partecipazione della comunità alle decisioni pubbliche; l'educazione allo sviluppo sostenibile; la cura dell'arredo urbano; l'accessibilità per tutti senza limitazioni.
L'agricoltura ha un ruolo prioritario nel programma ''Spighe Verdi'', e da qui nasce la collaborazione tra FEE Italia e Confagricoltura, già impegnata su questo fronte con il progetto EcoCloud al quale si ispirano molti degli indicatori selezionati.
“Mi inorgoglisce che, attraverso questo programma, venga anche certificato il valore del lavoro degli agricoltori – spiega Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura –. Sono loro che, attraverso le loro attività innovative e sempre più attente alla sostenibilità, la cura e presidio del territorio, hanno contribuito nel corso degli anni ad assicurare una corretta gestione ambientale, riuscendo a conservare e valorizzare questi territori come attrazione turistica, culturale ed enogastronomica".

Come spiega Flaminia Santarelli, Direttore Generale del Turismo del Mibact, "ottenere il riconoscimento del Programma Spighe Verdi è un momento importante per un Comune. Viene premiata infatti una scelta forte di gestione del territorio, in una cornice di sostenibilità e in una prospettiva di conservazione del paesaggio, che va fino alla corretta gestione dei rifiuti e al miglioramento dell'arredo urbano.”
 
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