ASviS: “La ripresa sociale ed economica del Paese dipenderà dalla nostra capacità di sostenere lo sviluppo sostenibile”

di Redazione

16/05/2020

Servono subito investimenti per sostenere il sistema produttivo, l’occupazione, l’istruzione e per arginare povertà e disuguaglianze, in linea con l’Agenda 2030 e il Green Deal europeo. È uno dei punti qualificanti del nuovo Rapporto dell’ASviS “Politiche per fronteggiare la crisi da COVID-19 e realizzare l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”. Il Rapporto, realizzato grazie al contributo degli oltre 600 esperti operanti nei gruppi di lavoro dell’Alleanza, rileva che lo shock da Covid-19 ha un grave impatto sul capitale economico (drastica riduzione della capacità produttiva, accelerata dalla caduta degli investimenti, e quindi dell’accumulazione di capitale; caduta della ricchezza attuale e prospettica), sul capitale umano (la disoccupazione e la sottoccupazione riducono le conoscenze degli individui; il lockdown ha un impatto negativo sulle attività formative nei confronti dei giovani, degli adulti e dei lavoratori) e sul capitale sociale (riduzione delle interazioni; difficoltà operative per il Terzo Settore). D’altra parte gli effetti sul capitale naturale, positivi nella fase di blocco delle attività socio-economiche, possono diventare negativi nella ripartenza, qualora non si adottino misure per lo smaltimento corretto di dispositivi di protezione individuali come mascherine e guanti, per ridurre l’uso di plastica monouso nelle attività di ristorazione, per evitare il ricorso generalizzato ai mezzi di trasporto privati e per evitare l’abbandono dei programmi di transizione ecologica e di decarbonizzazione.
Ecco una sintesi della ricerca. Obiettivo per obiettivo.

GOAL 1 (PORRE FINE AD OGNI FORMA DI POVERTÀ NEL MONDO).
Nonostante l’intervento economico  del  Governo  a  sostegno  delle imprese  e  dei  lavoratori,  è  ipotizzabile  un aumento   della   povertà   in   tutte   le   sue dimensioni.  L’interruzione  forzata  delle attività  produttive  (ad  eccezione  di  quelle essenziali)  e  l’aumento  dell’incertezza porteranno  alla  chiusura  di  imprese  e  alla perdita di posti di lavoro, riducendo i redditi e aumentando complessivamente il livello di povertà.

GOAL 2 (PORRE FINE ALLA FAME, RAGGIUNGERE LA SICUREZZA ALIMENTARE, MIGLIORARE LA NUTRIZIONE E PROMUOVERE UN’AGRICOLTURA SOSTENIBILE).
Per  questo  Goal  si  possono evidenziare due elementi: l’andamento  del settore  agricolo  e i     comportamenti alimentari.    Gli    indicatori   relativi alla produzione   agricola potrebbero rimanere sostanzialmente invariati: da un lato, infatti, tale settore non ha  subito  fermi  in  quanto individuato come  essenziale per  il  Paese; dall’altro, le  difficoltà  legate  alla mobilità dei  lavoratori temporanei  e  il  blocco  della ristorazione    stanno    mettendo    in    seria difficoltà molte produzioni, comprese quelle di maggior qualità, tipiche del nostro Paese. Non   appare   possibile,  invece,   prevedere l’andamento  degli  indicatori  strettamente legati    a    comportamenti    personali,    ad esclusione di quello sulla buona alimentazione,  atteso  in  peggioramento  in quanto, a    fronte    di    una    crescente consapevolezza    dell’importanza    della provenienza  e  della  sicurezza  del  cibo, la riduzione   delle   disponibilità   economiche potrebbe  riflettersi  anche  sulla  qualità  del cibo consumato. 

GOAL 3 (ASSICURARE LA SALUTE E IL BENESSERE PER TUTTI E PER TUTTE LE ETÀ).
Si ipotizza una diminuzione  della  mortalità  e  lesività  degli incidenti    stradali,    dovuta    alla    drastica riduzione   del   traffico   veicolare   imposto durante  la  crisi. Ciononostante, l’aumento della    mortalità    dovuto    alla    pandemia potrebbe determinare un peggioramento dei tassi  di  mortalità  complessivi. Al  momento non  si  ritiene  possibile,  invece,  prevedere l’andamento  in  media  annua  di  indicatori strettamente     legati     a     comportamenti personali rilevanti per lo stato di salute, quali fumo e alcol,  nonostante  i  segnali  negativi sugli stili di vita che emergono dai sondaggi condotti durante il lockdown.

GOAL 4 (ASSICURARE UN’ISTRUZIONE DI QUALITÀ, EQUA ED INCLUSIVA, E PROMUOVERE OPPORTUNITÀ DI APPRENDIMENTO PERMANENTE PER TUTTI).
La chiusura  delle  scuole  per  un periodo    prolungato e  la    conseguente adozione  della  didattica  a  distanza  (DAD) dovrebbe  avere  ricadute  negative sia  sui processi   di   insegnamento/apprendimento, sia   sulla   capacità   di   inclusione   e,   di conseguenza, sul livello di competenza degli studenti e  sulla  dispersione  scolastica  (il 12,3%  dei  minori  non  disponeva  di  un  pc  o tablet a   casa).   Nel   breve   periodo   non dovrebbero    esserci    effetti    significativi, invece,   sul    numero    di    persone    che conseguono  il  diploma  e  la  laurea,  mentre incerto  è  l’effetto del blocco   e   della ripartenza   delle attività   produttive sulle attività di formazione dei lavoratori. 

GOAL 5 (RAGGIUNGERE L’UGUAGLIANZA DI GENERE E L’EMPOWERMENT DI TUTTE LE DONNE E LE RAGAZZE).
Nel  breve  periodo  l’emergenza sanitaria   non   avrà   effetti   diretti   sulla presenza  femminile  nelle  istituzioni  e  nei ruoli   apicali   nelle   imprese, mentre   si potrebbe  avere un  peggioramento del  tasso di   femminilizzazione   imprenditoriale. Più difficili   sono le    valutazioni   relative all’evoluzione del mercato  del  lavoro.  In particolare, si ritiene che  le donne con figli in  età  prescolare  saranno  più  colpite  dalla crisi rispetto a quelle senza, a causa della più fragile condizione in cui versano, mentre non si è in grado di valutare l’effetto complessivo della    crisi    sul    rapporto    tra    tasso    di occupazione  femminile  e  maschile  a  causa delle   tendenze   contrapposte   legate   alla composizione    del    valore    aggiunto    per settore, all’impatto differenziale della crisi sul lavoro dipendente e autonomo, ecc.

GOAL 6 (GARANTIRE A TUTTI LA DISPONIBILITÀ E LA GESTIONE SOSTENIBILE DELL’ACQUA E DELLE STRUTTURE IGIENICOSANITARIE).
Rispetto ai consumi  e  ai  comportamenti  delle  famiglie relativamente alla risorsa idrica e all’efficienza  delle   reti   idriche,   essendo comportamenti    e    valutazioni    di    tipo principalmente  strutturale,  si  valuta  che  la situazione   attuale   non   abbia   sostanziali effetti sugli stessi.

GOAL 7 (ASSICURARE A TUTTI L’ACCESSO A SISTEMI DI ENERGIA ECONOMICI, AFFIDABILI, SOSTENIBILI E MODERNI).
Si stima un aumento della quota di energie rinnovabili sia sul consumo finale che sul consumo primario di energia, dovuto alla   diminuzione   dei   consumi   energetici primari  e  finali,  più  che  a  una  maggiore produzione  di  energia  da  fonti  rinnovabili. Per contro,  la  diminuzione  dei  prezzi  delle fonti  fossili  può  incentivarne  il  consumo  e rallentare  i  nuovi  investimenti  nelle  fonti rinnovabili. È atteso, infine, un peggioramento  dell’intensità  energetica dovuto al fatto che le industrie che sono state attive  durante  il lockdown sono quelle  più energivore.

GOAL 8 (INCENTIVARE UNA CRESCITA ECONOMICA DURATURA, INCLUSIVA E SOSTENIBILE, UN’OCCUPAZIONE PIENA E PRODUTTIVA E UN LAVORO DIGNITOSO PER TUTTI).
Sui  temi  del lavoro  dignitoso  e  della  crescita  economica gli   effetti   dell’emergenza   sanitaria dovrebbero incidere in misura particolarmente negativa nel complesso e su tutti i singoli indicatori. Il blocco prolungato di   gran   parte   delle   attività   economiche porterà a un calo del PIL, dell’occupazione e a   un  contemporaneo  aumento della disoccupazione, della   quota   di   part-time involontario  e  delle persone  non  impegnate nello    studio,    né    nel    lavoro    né    nella formazione(NEET). Anche per la produttività del lavoro ci si aspetta una diminuzione, più accentuata se calcolata rispetto agli occupati rispetto a quella  riferita  alle  ore  di  lavoro effettive. 

GOAL 9 (COSTRUIRE UNA INFRASTRUTTURA RESILIENTE E PROMUOVERE L’INNOVAZIONE E UNA INDUSTRIALIZZAZIONE EQUA, RESPONSABILE E SOSTENIBILE).
Per  imprese,  innovazioni  e infrastrutture,  a  fronte  di  una  complessiva diminuzione   del   valore   aggiunto   causato dallo   stop   delle   attività   economiche,   si prevede  che  la  quota  del  valore  aggiunto dell'industria    manifatturiera    sul    totale dell’economia   possa   aumentare,   dal momento   che   il   settore   sembra   essere, relativamente,   uno   dei   meno   colpiti   dal blocco  delle  attività  economiche  (rispetto, ad esempio, alle imprese dei settori turismo e   commercio   e   servizi   alle   imprese).   Si prevede  una  diminuzione  nell’utilizzo  dei mezzi  pubblici,  sia  per  le  limitazioni  alla circolazione, sia perché nella successiva fase di  ritorno  alla  normalità  è  possibile  che  si preferirà   viaggiare   con   mezzi   propri   per prudenza/paura.    È atteso,    infine,    un peggioramento  dell’intensità  emissiva  del valore   aggiunto,   dovuta   al   fatto   che   le industrie che continueranno a produrre sono quelle  più  energivore  e  con  un  quoziente emissivo  più  alto.  Rispetto  al  settore  della ricerca  non  si  ritiene  possibile  stimare  un effetto  nel  2020,  se  non  per  la  quota  di ricercatori,   che   aumenterà   a   causa   del licenziamento delle altre figure professionali. Tuttavia,   la  spesa in Innovazione  e Ricerca  e  Sviluppo  (R&S) del settore  privato  dovrebbe  ridursi  nella  fase congiunturale,  in  funzione  di  una  maggiore incertezza   sulle   evoluzioni   future. Una conseguenza    delle    restrizioni    introdotte dovrebbe  essere  un  aumento  della  richiesta di connessioni a banda larga e dell’utilizzo di Internet, dovuto alla maggiore attenzione al tema dell’accesso alla rete da parte sia dei privati sia delle imprese.

GOAL 10 (RIDURRE L’INEGUAGLIANZA ALL’INTERNO DI E FRA LE NAZIONI).
Anche per il tema delle disuguaglianze,  si  valuta  un  peggioramento complessivo,   che   riguarderà   in   maniera particolare    le    fasce    più    deboli    della popolazione, quelle in condizioni di necessità non  toccate  dalle  prestazioni  di welfare, inclusigli  stranieri. Elevate  disuguaglianze personali,  concentrate  in  alcuni  territori, hanno amplificato  l’impatto asimmetrico COVID-19 e rischiano di essere ulteriormente aggravate  dalla  crisieconomica,  come  già accaduto durante   la   precedente   crisi,   a partire dal 2008. 

GOAL 11 (RENDERE LA CITTÀ E GLI INSEDIAMENTI UMANI INCLUSIVI, SICURI, DURATURI E SOSTENIBILI).
Si prevede  che  la  diminuzione dell’inquinamento  urbano  dovuto  al  blocco delle  attività  economiche  e  alle  restrizioni alla  circolazione  delle  persone,  pur  in  un limitato    arco    temporale,    sia    tale    da determinare  una  diminuzione  nei  dati  medi del    2020.    Non    si    prevedono, invece, sostanziali    cambiamenti    per    indicatori strutturali  quali  l’abusivismo  edilizio,  la disponibilità  di  verde  urbano  e  i  posti-km offerti  dal  trasporto  pubblico  locale(anche se  l’uso  di  mezzi  propri  per  ridurre  le possibilità   di   contagio   potrebbe incidere negativamente  sull’effettivo  uso  dei  mezzi pubblici). Non si ritengono valutabili, infine, gli  effetti  sulla  raccolta  differenziata  e  sui rifiuti  conferiti  in  discarica  a  causa  della difficoltà  nel  definire,  ex  ante,  la  diversa incidenza    delle    varie    componenti    che intervengono   nella   misurazione   di   questi indicatori. 

GOAL 12 (GARANTIRE MODELLI SOSTENIBILI DI PRODUZIONE E DI CONSUMO).
Per i comportamenti di consumo e produzione responsabile è particolarmente difficile avanzare delle   ipotesi,   viste   le   diverse componenti che li determinano. Si valuta una complessiva riduzione   del   consumo   delle risorse    dovuto    al    calo    delle    attività produttive  e  una  crescita  del  consumo  di materia  rispetto  al  PIL,  in  base  alla  ipotesi, già  precedentemente  esplicitata  (Goal  9), che  sono  rimaste  attive  le  industrie  con  il tasso di consumo materiale più ampio. Non si ritiene   di   avanzare   ipotesi   sugli   effetti dell’emergenza sulla raccolta differenziata e sui   rifiuti   conferiti   in   discarica, per   la difficoltà  di  definire l’incidenza delle varie componenti che li determinano.

GOAL 13 (ADOTTARE MISURE URGENTI PER COMBATTERE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO E LE SUE CONSEGUENZE).
L’interruzione   delle attività  produttive  prevista  dal  Governo  per affrontare l’emergenza sanitaria porterà a un generale miglioramento di tutti gli indicatori connessi   al   cambiamento   climatico.   In particolare, si assisterà a una forte riduzione delle emissioni di CO2.

GOAL 14 (CONSERVARE E UTILIZZARE IN MODO DUREVOLE GLI OCEANI, I MARI E LE RISORSE MARINE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE).
Non si  prevede  che  la  crisi  abbia  un  impatto significativo  su  questo  tema,  visto  che  le attività  di  pesca  sono  ritenute  essenziali  e non dovrebbero subire significative variazioni.  Lo  stesso  si  può  dire  per  le aree marine   protette,  a  meno  che  l’errato smaltimento dei dispositivi individuali (mascherine,  guanti,  ecc.)  non  determini il loro riversamento in mare, con effetti disastrosi sugli ecosistemi. 

GOAL 15 (PROTEGGERE, RIPRISTINARE E FAVORIRE UN USO SOSTENIBILE DELL’ECOSISTEMA TERRESTRE, GESTIRE SOSTENIBILMENTE LE FORESTE, CONTRASTARE LA DESERTIFICAZIONE, ARRESTARE E FAR RETROCEDERE IL DEGRADO DEL TERRENO, E FERMARE LA PERDITA DI DIVERSITÀ BIOLOGICA).
Il  blocco  della  circolazione  e delle   attività   produttive   potrebbe   avere effetti  benefici  sulla  biodiversità  nel  2020, mentre  non  si  prevede alcun impatto  su indicatori  strutturali  quali  la  copertura  e  la frammentazione del suolo.

GOAL 16 (PROMUOVERE SOCIETÀ PACIFICHE E PIÙ INCLUSIVE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE, OFFRIRE L’ACCESSO ALLA GIUSTIZIA PER TUTTI E CREARE ORGANISMI EFFICIENTI, RESPONSABILI E INCLUSIVI A TUTTI I LIVELLI).
Si prevede, per il 2020,   un   miglioramento   degli   indicatori relativi  al  numero  dei  crimini  dovuto  alle limitazioni imposte alla libertà di circolazione,   anche   se,   nel   precedente periodo  di  crisi,  l’aumento  della  povertà  è stato    associato,    con    qualche    ritardo, all’aumento di comportamenti criminali. Le misure  per  il  contenimento  del  contagio, rallentando i lavori dei tribunali, dovrebbero comportare   un   prolungamento   dei   tempi giudiziari  dei  procedimenti  civili  e  penali. Infine,  sembra  già  manifestarsi  un  aumento della   fiducia   dei   cittadini   nelle   forze dell’ordine. 

GOAL 17 (RAFFORZARE IL PARTENARIATO MONDIALE E I MEZZI DI ATTUAZIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE).
Non si prevede alcun effetto immediato della crisi sulla dimensione finanziaria relativa alla cooperazione  internazionale,  poiché  i  fondi per l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo per il 2020 sono già stati stanziati. Potrebbe però subire forte ritardo la   capacità di spesa e di realizzazione dei programmi di cooperazione già finanziati. 
 

Tag:  ASviSCovid-19economia circolaresviluppo sostenibile

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