Dal 3 al 7 settembre 2025 Mantova ospita la 29ª edizione di Festivaletteratura. Tra incontri e mostre, gli spazi prendono forma grazie agli arredi in cartone ondulato progettati da Smurfit Westrock Italia: creazioni effimere ma resistenti, simbolo di un’idea di cultura circolare che lega libri, persone e sostenibilità.
Quando a settembre le vie di Mantova si riempiono di lettori e curiosi, la città assume i tratti di una biblioteca diffusa. Da quasi trent’anni Festivaletteratura porta in piazza autori e autrici da ogni parte del mondo, creando un rito collettivo che mescola le voci della narrativa con quelle della scienza, della memoria e dell’attualità. Per cinque giorni, la città rinascimentale si trasforma in un laboratorio di idee, un palcoscenico aperto dove la letteratura incontra la vita quotidiana.
In questo scenario, accanto alle parole, c’è un materiale che racconta a suo modo la sostenibilità e il tempo presente: il cartone ondulato. Da diversi anni Smurfit Westrock Italia, multinazionale che a Mantova conta uno del 26 siti produttivi dove nascono imballaggi in cartone, accompagna il festival con i suoi arredi effimeri. Tavoli, scrivanie, sedute e scaffali in cartone accolgono giornalisti e pubblico, dimostrando come un materiale leggero e riciclabile possa diventare solido e funzionale. Una scelta non solo pratica, ma anche simbolica: le strutture nascono per il festival, ma al termine della rassegna trovano una seconda vita nelle scuole e nelle istituzioni del territorio, prima di rientrare nel ciclo della raccolta differenziata e generare nuova carta.
Il cartone quest’anno diventa anche linguaggio creativo. Lo ritroviamo nella mostra fotografica Non c’è più tempo, che documenta gli effetti della crisi climatica sui movimenti migratori, e nella Casetta Editrice all’interno della Casa del Mantegna: un piccolo spazio dove i bambini possono sperimentare il processo che trasforma una storia in un libro da sfogliare e annusare. Le strutture in cartone sono parte integrante anche del laboratorio Sognare Forte, pensato per i ragazzi, a dimostrazione di quanto questo materiale possa essere versatile e sorprendente.
Ma il programma del festival non si esaurisce con gli allestimenti. Quest’anno tra gli appuntamenti più attesi figurano la conferenza-spettacolo di Marco Malvaldi, che dalla sua esperienza di chimico e ricercatore proporrà una riflessione sulla “scoperta dell’acqua calda”; l’incontro con il neuroscienziato Sergio Della Sala, intervistato dallo scrittore Pietro Minto, dedicato ai meccanismi dell’oblio e della memoria; e il dialogo con Martina Ardizzi, ricercatrice che ha lavorato a lungo all’estero, sul cervello maschile e femminile e sul peso culturale delle differenze di genere.
“Essere a Mantova è importante soprattutto quest’anno, in un’edizione dedicata a far sentire le voci di autori e autrici delle aree attraversate dai conflitti e a portare lo sguardo, come hanno sottolineato gli organizzatori, dove i nostri occhi normalmente non arrivano” commenta Gianluca Castellini, CEO di Smurfit Westrock Italia. “La nostra è una realtà globale, sappiamo bene quanto sia importante il contributo di ogni cultura, di ogni diverso approccio. Perché le differenze arricchiscono e aiutano a migliorarsi”.
Così, tra scaffali di cartone e pagine di libri, Mantova rinnova il suo appuntamento più atteso. Festivaletteratura non è solo una celebrazione della lettura: è una pratica di comunità, un modo di immaginare insieme nuove forme di convivenza. E il cartone che sostiene sedie e tavoli non è soltanto un dettaglio tecnico: è la metafora concreta di un’economia circolare che restituisce valore e invita a pensare la cultura come bene comune, destinato a trasformarsi e a tornare sempre a nuova vita.
In collaborazione con Smurfit Westrock Italia