Col biomattone il climatizzatore non serve

09/10/2019

Si chiama calcecanapulo, una miscela fatta di calce e dello scarto legnoso della canapa, il canapulo appunto, ed è il materiale costitutivo del biomattone con cui si possono costruire edifici che non necessitano di climatizzazione.

Il biomattone abbina basso impatto ambientale, alte prestazioni energetiche, traspirabilità, ottime capacità isolanti, protezione dall'umidità e comfort. 
I ricercatori del Politecnico di Milano e del Centro Ricerche ENEA di Brindisi, che hanno condotto il progetto, hanno sottolineato come “lo studio ha evidenziato nel complesso un bilancio ambientale molto positivo per quanto riguarda l’impronta di carbonio: in pratica la parete in blocchi in calcecanapulo funziona come un sistema in grado di sottrarre CO2 dall’atmosfera e tenerla bloccata per un tempo sufficientemente lungo”.

“Inoltre dai primi dati sperimentali – hanno proseguito – emerge la buona performance termoigrometrica della parete che, indipendentemente dalle oscillazioni di umidità e temperatura esterne, si assesta su valori interni constanti, senza l’utilizzo di condizionatori e per l’intero periodo di misura effettuato nei mesi più caldi.”

Migliorando l’efficienza energetica dell’edilizia e consentendo il mantenimento di temperature interne costanti, anche nei mesi più caldi, l’uso di questo materiale altamente innovativo consente di dimezzare i consumi energetici delle abitazioni, responsabili del circa 45% delle emissioni di CO2
 
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