Coltivare i coralli per salvare i fondali marini

di Andrea Begnini

21/08/2021

Foto di Pexels da Pixabay
La biologa marina cinese Huang Hui ha dedicato metà della sua vita a ricreare nella sua memoria una scena spettacolare: vaste distese di coralli colorati che prosperano sui fondali del Mar Cinese Meridionale. “È stupefacente. Il fondale era completamente coperto da gruppi di coralli colorati, cosparso di pesci e gamberi di molteplici colori e forme”. Huang ha iniziato la sua carriera nel South China Sea Institute of Oceanology, che fa capo all'Accademia Cinese delle Scienze, nel 1993. Nel 1996, si è unita al team di Zou Renlin, pioniere cinese della tassonomia dei coralli, per capire la distribuzione di questa classe di esemplari in Cina. L'esperienza di Sanya è stata la prima e l'ultima in cui Huang ha potuto ammirare i raggruppamenti di coralli, poiché negli ultimi anni sono diventati più rari. Gli studi mostrano infatti che nell'ultimo trentennio la Cina ha perso oltre l'80% delle sue barriere coralline. Nel Mar Cinese Meridionale, la copertura corallina sul fondo marino è crollata da circa il 60% a circa il 20%, mentre in tutto il mondo la superficie occupata dai coralli è scesa fino a raggiungere il 15% negli ultimi decenni.

“Abbiamo continuato a censire l'area occupata dai coralli in Cina. Purtroppo, si stava riducendo ogni anno. Piccole fluttuazioni di temperatura, salinità o qualità dell'acqua possono portare alla morte di grandi aree di coralli”. I coralli costituiscono un importante valore sia dal punto di vista geologico che ecologico, dal momento che le loro barriere possono aiutare a proteggere le coste dall'erosione e i raggruppamenti di coralli fanno da habitat a piccoli pesci, gamberi e crostacei. Per aiutare questi organismi marini a riprendersi, Huang ha deciso di coltivarli direttamente in fondo al mare e, nel 2009, ha organizzato una squadra nella provincia di Hainan, alla quale fa capo la città di Sanya. Insieme al suo team, la biologa ha prima allevato piantine di corallo in un apposito vivaio, e poi le ha trapiantate sul fondo del mare, scegliendo le diverse tipologie in base alle varie condizioni del fondale: “usiamo colla e telai d'acciaio per fissare i coralli sul fondo marino. Dobbiamo rimuovere le rocce e livellare il fondale prima di piantarli”. Tuttavia, coltivare i coralli sul fondo del mare non è certo un lavoro facile e le condizioni meteorologiche sono una delle variabili più importanti che influenzano tale attività. 

Nonostante le sfide, gli sforzi del team sono stati ripagati. Dal 2009, Huang e la sua squadra hanno piantato da 120.000 a 150.000 coralli, coprendo oltre 200.000 metri quadrati di fondale del Mar Cinese Meridionale. Tuttavia, lei considera questo risultato solo una goccia nell'oceano: “L'ecosistema sottomarino ha bisogno di tempo per riprendersi. Piantare coralli è solo il primo passo per ripristinare l'ecologia dei fondali. Abbiamo bisogno di tempo per piantarne altri”, sottolinea, per poi aggiungere “speriamo che la popolazione di coralli si espanda gradualmente e che pesci e gamberi tornino ad abitarli”. Ora che ha 50 anni, Huang continua a riparare questi organismi marini in un'area sperimentale e afferma che il suo più grande sogno è quello di rivedere di nuovo una grande massa di coralli sui fondali di Sanya. “Piantare coralli è il nostro obiettivo di tutta una vita. Sono felice di vedere che l'ecologia dei fondali sta migliorando grazie al nostro lavoro”, conclude la biologa.
 

Tag:  biodiversitàcoralloHuang Huimare

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