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Comieco e Anci insieme per il New Green Deal Europeo
Comieco e Anci insieme per il New Green Deal Europeo
12/06/2020
Come affrontare la transizione italiana verso il New Green Deal europeo? Come cambierà la gestione dei rifiuti di imballaggio e quali le nuove regole per i servizi di raccolta, recupero e riciclaggio? La filiera cartaria, nel contesto del nuovo Accordo Quadro Anci Conai, ha definito i termini del nuovo Allegato per la raccolta e l’avvio a recupero e riciclaggio di carta e cartone, recependo i principi del Pacchetto europeo sull’economia circolare. Ma quali sono le nuove sfide da affrontare per un’economia sempre più vocata alla sostenibilità? Questi alcuni temi affrontati nel corso del webinar organizzato da Comieco e la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile con la partecipazione di Anci, Conai, e la presenza dell’On. Chiara Braga, relatrice alla Camera dei Deputati degli schemi di decreto legislativo di recepimento del “pacchetto economia circolare”.
L’Italia è tra i protagonisti in Europa nella gestione dei rifiuti di imballaggio. Una leadership che trova le sue radici nella riforma epocale avviata nel 1997 con il D. Lgs. n.22 che introduceva per la prima volta nella gestione dei rifiuti i principi delle tre R: riutilizzo, riciclo e recupero, facendo dello smaltimento in discarica la fase residuale del ciclo. Un paradigma nuovo che negli ultimi 20 anni ha portato il nostro Paese a raggiungere risultati importanti che hanno consentito di raggiungere gli obiettivi europei prima dei termini previsti dal legislatore comunitario.
Il sistema consortile per la gestione degli imballaggi, che ha trovato nella sussidiarietà al mercato e nella garanzia di ritiro su tutto il territorio nazionale due dei punti di maggiore forza, è diventato un modello europeo che ha permesso lo sviluppo delle raccolte differenziate urbane stabilendo, attraverso l’Accordo Quadro Anci-Conai, regole e modalità di ritiro e avvio a riciclo. Addirittura anticipando le Direttive europee sulla responsabilità estesa del produttore e sulla copertura della raccolta all’80% da qui ai prossimi 5 anni, come ha sottolineato Ivan Stomeo, Capo Delegazione Anci.
“La filiera cartaria è un punto di eccellenza di questo sistema, oltre che un perfetto modello di economia circolare, che ha storicamente fatto del recupero e riciclaggio la risposta alla strutturale carenza di materia prima vergine del nostro Paese – ha dichiarato Amelio Cecchini, Presidente Comieco –. In 20 anni, la raccolta differenziata è passata da 1 a oltre 3 milioni di tonnellate con un tasso di riciclaggio, nel comparto dell’imballaggio, superiore all’80%, già oltre gli obiettivi previsti dalla nuova normativa europea al 2025 e in linea con l’obiettivo dell’85% previsto per il 2030. Risultati importanti raggiunti grazie ad una filiera e ad un sistema industriale che ha saputo innovare anche sul versante delle tecnologie”.
Il fatto è che, come ha spiegato Edo Ronchi, Presidente Fondazione per lo sviluppo sostenibile, “per rendere tra loro omogenei e comparabili i regimi di responsabilità estesa del produttore (EPR) – ha spiegato la Direttiva UE 851/2018 ha imposto a tutti gli Stati membri di far rispettare determinati requisiti generali minimi. In Italia questa direttiva è in fase di recepimento, percorso che si completerà nei prossimi mesi, mentre l’adeguamento degli attuali regimi EPR ai requisiti dovrà avvenire entro il 05.01.2023. In questa fase di transizione, la negoziazione tra l’ANCI e il CONAI per l’Accordo quadro e l’Allegato tecnico per gli imballaggi in carta e cartone definito da ANCI e Comieco rappresentano una prima importante applicazione dei requisiti europei della nuova Direttiva”.
Giorgio Quagliolo, Presidente Conai, si è soffermato con orgoglio sul primato circolare italiano, illustrandone alcuni dati. “L’Italia non ha niente da invidiare a nessun paese in termini di economia circolare – ha affermato –. Il nostro paese rappresenta un’eccellenza nella gestione e nel recupero dei materiali di imballaggio. L’Europa impone un tasso di riciclo pari al 65% entro il 2025: il sistema rappresentato da CONAI e dai Consorzi di filiera ha già superato il 70%, e i benefici ambientali del nostro lavoro sfiorano il miliardo di euro. Le prossime sfide? La raccolta differenziata deve continuare a crescere in qualità e in quantità, soprattutto in alcune aree del Mezzogiorno, dove la carenza di impianti resta preoccupante. Spero anche che le materie prime seconde trovino presto nuovi sbocchi sul mercato, per evitare che i quantitativi sempre più significativi di materiale raccolto in modo differenziato restino stoccati negli impianti: anche per questo credo che la chiusura dei provvedimenti sull’End of Waste sia urgente”.
"Nel nostro paese, i Consorzi di produttori costituiscono il sistema attraverso cui viene gestita la maggior parte del mercato del riciclo, penso a tal proposito a quello importantissimo legato alla filiera della carta – conclude Chiara Braga, Capogruppo PD in VIII Commissione Ambiente e Responsabile nazionale Sostenibilità e Agenda2030 del Partito Democratico -. L’attività posta in essere dai Consorzi, è da sempre di pubblico interesse e legata ad un’evoluzione che nel corso del tempo ha contribuito a colmare in maniera virtuosa alcune inefficienze del mercato e di sviluppare in maniera significativa filiere industriali di qualità. Le direttive comunitarie sull’economia circolare oggetto di recepimento da parte del Parlamento rappresentano un’occasione importante per rafforzare il sistema dei consorzi e adeguarli alle esigenze di questa nuova fase, in particolare rispetto al raggiungimento degli obiettivi ambientali e al rispetto del principio di concorrenza previsto dall'ordinamento comunitario".
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