Contro il marine litter un laboratorio di ricerca all’avanguardia nel Golfo della Spezia 

20/03/2020

La presenza di sostanze inquinanti nel mare (marine litter) è uno dei problemi ambientali più gravi, soprattutto a causa delle microplastiche (circa il 96% del totale) che avvelenano la fauna marina entrando nella catena alimentare.

Per questo il Distretto ligure delle tecnologie del mare ha appena reso operativo un laboratorio all’avanguardia per studiare i tempi di degradazione delle plastiche e l’assorbimento delle sostanze inquinanti dell’ambiente marino.
Collocato a 10 metri di profondità nel Golfo dei Poeti, nella Baia di Santa Teresa tra Lerici e La Spezia, il laboratorio è realizzato in collaborazione con l’Enea, il Cnr, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l’Istituto idrografico della Marina e la partecipazione del Comune di Lerici, della Regione Liguria e della Cooperativa dei miticoltori associati. Dotato di telecamera digitale e sensori per monitorare i principali parametri ambientali, come temperatura, salinità delle acque e velocità delle correnti, la struttura hig tech è in grado di raccogliere incessantemente dati e informazioni.
 
“Lo scorso anno abbiamo posizionato un primo impianto al largo delle Cinque Terre, a una profondità di 600 metri - spiega il presidente del Distretto Lorenzo Forcieri -, ora partiamo con questo, particolarmente sofisticato e da cui ci attendiamo risultati importanti nella lotta all’inquinamento. Poter contare, fra gli altri, su soggetti come Enea e Cnr è fondamentale».

Fra breve saranno resi disponibili i primi risultati di questo innovativo laboratorio sottomarino.
 
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