Home
Storie
Idee
News
Chi siamo
Contatti
Storie
>
Coripet e la raccolta della plastica che fa bene all’ambiente
Coripet e la raccolta della plastica che fa bene all’ambiente
di Luciana Fratta
15/07/2021
Si chiama
PET
, abbreviazione di
Polietilentereftalato
. È leggero e resistente agli urti, naturalmente trasparente e incolore, ed è
la materia plastica utilizzata nell’industria alimentare per imbottigliare acqua, olio, latte, succhi e altre bevande
. Igiene e sicurezza sono le caratteristiche che definiscono il suo uso. E riuso.
È l’altra faccia della plastica, quella che combatte i fenomeni di inquinamento che minacciano gli ecosistemi naturali. Nei Paesi Europei circa l’80% dei rifiuti marini rinvenuti sulle spiagge sono di plastica, e quelli monouso ne rappresentano il 50%.
Eppure la plastica è utile. Si tratta di un materiale multifunzionale e onnipresente nella nostra vita quotidiana, che in molti settori trova applicazioni essenziali, come quello delle bottiglie in PET, materiale difficilmente sostituibile con un altro che presenti analoghi requisiti e prestazioni. L’Unione Europea ha messo in evidenza come
la questione cruciale relativa all’utilizzo della plastica sia quella legata all’attuale basso tasso di riciclo di questo materiale.
Ma
come si fa a riciclare la plastica?
Intanto bisognerebbe iniziare a parlare di Plastiche e non di Plastica, perché sebbene accomunate dalla medesima materia prima, il petrolio, in realtà sono tante e molto diverse tra loro. Ma non solo. Nel passaggio da materia a imballaggio un tipo di plastica può essere anche accoppiato con un’altra plastica o addirittura anche a un altro materiale, come la carta (ad esempio il tetrapack).
Dunque per riciclare bene occorre, prima di tutto, progettare bene, perché
tanto più gli imballaggi sono pensati in un solo tipo di plastica, tanto più sarà possibile riciclarli in modo meccanico
, ossia rifare materia prima (detta seconda) da un rifiuto.
Coripet
, Consorzio volontario senza fini di lucro, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente nel 2018, riunisce
produttori e riciclatori di bottiglie in PET
che, assieme,
hanno raccolto la sfida della sostenibilità circolare di questo materiale
, puntando a centrare gli obiettivi della normativa SUP che contiene dei target mirati proprio alle bottiglie in PET:
raccoglierne entro il 2024 il 77%
(che poi diventerà 90% nel 2029)
e obbligo di usare almeno il 25% di RPET nelle bottiglie immesse sul mercato.
Di fatto quindi questa normativa riconosce non solo la riciclabilità della bottiglia PET, ma anche l’esistenza di un intero comparto industriale che è in grado di avviare a riciclo meccanico tonnellate di bottiglie. Obiettivo dichiarato di Coripet: creare
la filiera italiana “Bottle to bottle”
– nel rispetto del regolamento 282/2008 –
per produrre l’R-PET
, ovvero PET riciclato, riutilizzabile potenzialmente all’infinito e sempre adatto agli usi alimentari.
Un modello circolare che può partire soltanto dalla raccolta selettiva tramite
gli ecocompattatori intelligenti del circuito Coripet destinati a riconoscere e accogliere solo bottiglie in PET
per uso alimentare grazie a un modello innovativo di rapporti tra mondo della produzione, della distribuzione e del riciclo, che si ritrovano uniti con lo stesso scopo.
Li trovate nei vostri comuni, all’interno o all’esterno dei supermercati o di catene non food in una progressione crescente di mese in mese. L’elenco completo e gli incentivi disponibili sono aggiornati in tempo reale dalla app gratuita del Consorzio.
Il circuito degli ecocompattatori
rappresenta non solo un modo per rendere effettivo e concreto l’obiettivo del 30% di R-PET alimentare entro il 2030 nelle nuove bottiglie, ma
è l’applicazione del principio della responsabilità estesa del produttore
. Principio che Coripet interpreta affiancandosi ai Comuni con la Raccolta differenziata. Il circolo virtuoso “Bottle to bottle” consente infatti di rendere utilizzabile, potenzialmente all’infinito ogni bottiglia che viene riciclata meccanicamente. E più si ricicla, meno nuova plastica si produce, con tutti i vantaggi che ne conseguono.
Anche questa esperienza dimostra come
il percorso a difesa dell’ambiente può essere realizzato soltanto unendo nello scopo comune produttori, distributori, riciclatori e consumatori
, tutti attori necessari e sinergici del nuovo modello economico circolare.
Grazie a Coripet anche la nostra bottiglietta d’acqua in PET, se la mettiamo nel posto giusto, può assumere significati e destini diversi, sostenibili e circolari.
09/06/2023
A Pollenzo la Festa per la "Giornata Nazionale della Biodiversità di Interesse Agricolo e Alimentare della Regione Piemonte"
Sabato 10 giugno 2023 presso l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo avrà ...
08/06/2023
Italia indietro nella produzione di elettricità da fonti rinnovabili: il Rapporto di Legambiente
Un bilancio con più ombre che luci, è proprio il caso di dirlo, è quello tratteggiato ...
06/06/2023
Erion: 220mila tonnellate di materia per riuso dai rifiuti elettrici
Nel 2022, Erion - sistema multi-consortile che rappresenta oltre 2.500 aziende - ha gestito, su tutto ...
Tag:
Coripet
economia circolare
PET
sostenibilità
precedente:
Sul futuro del pianeta dobbiamo scegliere tra la capra e i cavoli
successivo:
Cibo circolare: a Sorrento sconti sulla Tari alle attività che donano le eccedenze
Storie
Autori
Tag directory
Partnership
Top ricerche
Site map
Condividi
Copyright © 2019-2023 ITALIA CIRCOLARE
Sede legale Via Carlo Torre 29, 20141 - Milano
P.IVA 10782370968 - REA 2556975
Italia Circolare è una testata giornalistica iscritta al registro della stampa presso il Tribunale di Milano.
Iscrizione N. 167 del 02/08/2019
Direttore Responsabile
Paolo Marcesini
[Privacy e Cookie Policy]
x
Questo sito web utilizza i cookie. Maggiori informazioni sui cookie sono disponibili a
questo link
. Continuando ad utilizzare questo sito si acconsente all'utilizzo dei cookie durante la navigazione.
Condividi