Develoopments / AFV Beltrame Group e i Calibi: la Siderurgia tra Mito e Futuro

Taccuino di Alberto Improda sull'Innovazione per la Sostenibilità

25/06/2024


AFV Beltrame Group rappresenta una realtà industriale, come canterebbe Pierangelo Bertoli, “con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro”. 

L’impresa nasce nel 1896, quando Antonio Beltrame avvia il “Premiato Stabilimento Meccanico a forza elettrica con Fonderia Antonio Beltrame”, una piccola attività di riparazioni meccaniche e di carpenteria con fucina. 
All’inizio del Ventesimo Secolo l’azienda è già una realtà di significative dimensioni, specializzata nella produzione di motori a vapore, pompe, impianti per molini, stabilimenti industriali e filande. 
Negli Anni Sessanta e Settanta il gruppo si afferma su scala nazionale e si affaccia in modo competitivo sui mercati internazionali, con i nuovi stabilimenti a Marghera e a San Giorgio di Nogaro e l’acquisizione della francese Laminès Marchands Europèens S.A. 

Oggi AFV Beltrame Group costituisce un'eccellenza, che opera in posizione di leadership a livello europeo, nella produzione di laminati mercantili e acciai speciali e per cemento armato destinati a differenti ambiti merceologici, dall'Edilizia alla Cantieristica, dai Trasporti all’Ingegneria, dall’Automotive all’Energia. 
Il gruppo, con circa 3.000 dipendenti, vanta una rete di 4 acciaierie a forno elettrico e 12 laminatoi in Italia, Francia, Svizzera e Romania. 

L’azienda attualmente ha un'impronta carbonica di 560 kg CO₂ per tonnellata di acciaio laminato, scope 1, 2 e 3 upstream, vale a dire circa il 69% in meno delle emissioni dell’industria siderurgica globale e intorno al 19% in meno rispetto alla media europea delle emissioni dell’acciaio da forno elettrico. 
L’impresa ha avviato un piano di decarbonizzazione finalizzato a ridurre le emissioni di CO₂ del 40% entro il 2030, con iniziative che includono l'efficienza produttiva, l'economia circolare, l'approvvigionamento di energia verde, progetti sull'idrogeno e l'uso di energie rinnovabili. 

In questa sua costante tensione verso il Futuro, l’azienda ha tratto ispirazione dal Passato, anzi addirittura dal Mito. 
I Chalybes, in italiano Calibi, erano un mitologico popolo dell’antichità, al quale i classici tradizionalmente attribuiscono l’invenzione della Siderurgia. 
Ad essi si è ispirato AFV Beltrame Group varando Chalibria, un'iniziativa che ha l’ambizione di rivoluzionare il processo di produzione dell'acciaio, in modo da renderlo nel medio periodo carbon neutral

Chalibria rappresenta un nuovo tipo di acciaio, ma al tempo stesso costituisce anche un vero e proprio manifesto di come l'industria pesante possa concretamente contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. 
La nota qualificante di Chalibria, in estrema sintesi, è data dalla sua produzione attraverso EAF Electric Arc Furnaces, forni elettrici ad arco, che utilizzano rottame ferroso riciclato al 100%, anziché materie prime vergini. 
Il progetto si caratterizza per l'integrazione di tecnologie avanzate e pratiche sostenibili lungo tutta la catena di produzione: dal recupero e riciclo del rottame ferroso fino alla compensazione delle emissioni residue tramite l'acquisto di crediti di carbonio, ogni fase del processo viene ottimizzata per ridurne al minimo l'impronta ecologica. 

Barbara Beltrame Giacomello, vicepresidente di AFV Beltrame Group, così ha definito Chalibria: “È il nostro acciaio certificato carbon neutral. L’idea nasce dall’impegno del gruppo di ridurre in modo significativo le emissioni di CO2, quelle che non siamo ancora in grado di diminuire attraverso l’impegno quotidiano. La carbon neutrality di Chalibria è ottenuta compensando le emissioni di CO2 attraverso l’acquisto di crediti di carbonio su base volontaria. Questi token, dedicati alle imprese intenzionate a compensare le emissioni di anidride carbonica con iniziative green, circoleranno sempre meno quando gli investimenti del piano di decarbonizzazione, che sarà attuato nei tempi dettati dai programmi europei, ci consentiranno di ridurre l’impatto dei processi produttivi sull’ambiente”. 

La vocazione al Futuro del Gruppo non si esaurisce sui versanti dell’Ambiente e della Tecnologia, ma abbraccia anche l’aspetto più problematico degli ESG: il Sociale
Illuminanti sono ancora le parole della brillante manager: “La visione del gruppo è indirizzata anche verso le comunità che condividono con noi non solo l’ambiente fisico ma anche l’interesse affinché l’intero tessuto sociale prosperi e si sviluppi all’insegna dell’inclusività, della condivisione e del benessere. Siamo un’azienda e una società ma anche un ecosistema. Per questo sosteniamo attività di vario genere e finanziamo progetti a favore di enti e associazioni locali senza scopo di lucro. Vogliamo contribuire alla solidarietà sociale, e per farlo ci impegniamo a favore dell’infanzia, per esempio, e nel settore culturale e sanitario collaborando con università e centri di ricerca. Il bene comune si sostiene, prima di tutto, tutelando e rispettando le necessità delle persone e questo significa anche prendersi cura del territorio”. 

Dal 1896 ad oggi il mondo è cambiato profondamente e di certo Antonio Beltrame sarebbe orgoglioso di come i suoi eredi ne hanno accompagnato le trasformazioni. 
Chalibria, l’acciaio che guarda al Futuro ispirandosi al Mito, è un progetto che tocca l’intera Economia del Paese, nell’ambito della quale la Siderurgia rappresenta un settore irrinunciabile e decisivo.
 

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