Develoopments / Il caso “Quid”

Taccuino di Alberto Improda sull’Innovazione per la Sostenibilità

26/04/2023


Il Fashion, come noto, rappresenta uno dei comparti che ha rapporti più problematici con la Sostenibilità.

Risulta così particolarmente interessante mettere sotto la luce dei riflettori la vicenda dell’impresa sociale Progetto Quid, che ha recentemente festeggiato i suoi dieci anni di attività. 
L’azienda nasce appunto nel 2013, grazie al coraggio e alla passione dei fondatori Anna Fiscale e Ludovico Mantoan.

L’impresa si caratterizza da subito per una forte vocazione alla Sostenibilità, sia sul piano ambientale sia sul piano sociale.
Progetto Quid, infatti, basa il proprio modello di business sul riutilizzo di tessuti di rimanenza e sull’offerta di opportunità di lavoro a donne in difficoltà.

Lo sviluppo dell’azienda testimonia, tra l’altro, come stia evolvendo in modo positivo la cultura del riutilizzo e della circolarità.
Infatti, mentre inizialmente si incontravano forti difficoltà nel reperire i materiali da mettere in lavorazione, oggi Progetto Quid può contare sulle eccedenze di tessuti messe a disposizione da alcune tra le più prestigiose aziende nazionali e internazionali del settore.

Ha detto Anna Fiscale in una recente intervista: “Se durante i primi anni una delle maggiori difficoltà era reperire i materiali per le produzioni dei capi di abbigliamento, dal momento che l’idea del riciclo e del riuso non era ancora così diffusa, oggi sono le stesse aziende, tra cui anche brand rinomati che inviano i propri materiali direttamente ai laboratori del progetto”.

L’impulso di Progetto Quid verso la Sostenibilità risulta quanto mai splendente anche sul versante del Sociale.
L’azienda, infatti, vive in larga parte grazie all’impegno e alle mani di persone che rischiavano di essere spinte ai margini del mercato del lavoro, soprattutto donne.
 

Donne con un passato di emarginazione e vulnerabilità lavorativa, vittime di violenza, di tratta, richiedenti asilo, rifugiate, ex carcerate, portatrici di disabilità; donne che in Progetto Quid hanno trovato una seconda vita, con la chance di andare oltre le proprie fragilità e di scoprire il proprio talento, trasformandolo in valore aggiunto sociale ed economico.

Belle le parole di Anna Fiscale, nell’intervista già ricordata: “Tramite la creatività e la bellezza non solo recuperiamo stoffe che altrimenti finirebbero al macero, ma offriamo anche concrete opportunità di occupazione a persone che hanno alle spalle brutte esperienze anche nel campo del lavoro. Partiamo dal bello perché non c’è niente di più bello che avere una seconda opportunità”.

Progetto Quid realizza anche un interessante caso di moderno Made in Italy, all’insegna della Circolarità.
L’impresa si basa su una filiera di alta qualità e completamente italiana, fortemente integrata e coinvolta nell’iniziativa.

Ogni fase dell’attività, dall’ideazione del modello alla creazione del prototipo, dalla verifica della qualità alla produzione dei capi, avviene nella sede di Verona.
I prodotti vengono poi distribuiti attraverso i sette negozi di Progetto Quid, nonché attraverso la piattaforma e-commerce e sul canale B2B, grazie alla collaborazione con decine di marchi moda e lifestyle, che cooperano con l’impresa in una partnership ad alto impatto sociale e ambientale.

Progetto Quid oggi ha circa 150 dipendenti, l’85% dei quali sono donne, in larga parte con vissuti di fragilità e difficoltà, porta avanti con successo lo sviluppo del proprio brand e lavora con importanti realtà del Fashion, tra le quali Fendi, L’Oréal e Calzedonia.
 

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