Develoopments / Il caso RubberJet, una storia rotonda: vecchi pneumatici e Economia Circolare

Taccuino di Alberto Improda sull'Innovazione per la Sostenibilità

02/04/2024


Il comparto della Gomma è tra quelli maggiormente chiamati a dare risposte sul fronte della Sostenibilità. 
Tanto l’estrazione della Gomma Naturale, proveniente dall’albero di caucciù, quanto la produzione della Gomma Sintetica, dipendente da materie prime non rinnovabili, hanno – in modo diverso – un significativo impatto sull’Ambiente. 

Risulta così di peculiare rilevanza l’iniziativa di RubberJet, azienda fondata nel 2016 da Tommaso Verri, che ha il suo headquarter presso il PoliHub, il Distretto tecnologico e di innovazione del Politecnico di Milano. 
La giovane impresa ha sviluppato una importante Innovazione per il riciclo degli pneumatici fuori uso di medie e grandi dimensioni, introducendo nel comparto avanzati processi di Economia Circolare.

RubberJet, infatti, è portatrice di una specifica tecnologia proprietaria, ad alto indice di Sostenibilità, denominata High Pressure Water JetTM
Occorre sottolineare che gli pneumatici di medie e grandi dimensioni, costituti da materia prima di alta qualità, ovvero da gomma naturale, non possono essere trattati in maniera efficiente con i sistemi tradizionali di triturazione meccanica. 
La tecnologia High Pressure Water JetTM utilizza esclusivamente getti d'acqua ad alta pressione per la disgregazione degli pneumatici, consentendo di ottenere delle Materie Prime Seconde di alta qualità, sotto forma di Polverino e Granulo di Gomma e Ferro
Il Polverino e il Granulo in questione sono dotati di caratteristiche uniche, tra le quali, oltre all'alto contenuto di gomma naturale, anche l'elevato livello di purezza e la morfologia a livello chimico, che ne consentono l’utilizzo come prodotti attivi chimicamente nel settore delle mescole di pneumatici in sostituzione della materia prima. 

I relativi vantaggi non riguardano soltanto il versante della Sostenibilità Ambientale, rappresentando un prodotto riciclato al 100%, ma anche quello della Sostenibilità Economica, derivando da materiali meno costosi della gomma naturale. 

Ha dichiarato Tommaso Verri: "Ad oggi non esistono tecnologie in grado di riciclare in-toto ed in maniera environmental friendly i cingoli gommati. Inoltre, a livello europeo si promuove l'utilizzo di prodotti sostenibili e realmente green che possano essere inseriti in sostituzione anche della gomma naturale vergine inserita all'interno delle 17 Materie Prime Critiche dalla Commissione Europea. Inoltre, i dati sulla letteratura scientifica mostrano che il tasso di deforestazione è pressochè rimasto invariato negli ultimi 10 anni e l'Europa risulta dipendente al 100% dall'importazione di gomma naturale, pertanto con il nostro progetto non solo risolviamo un problema ambientale globale come lo smaltimento dei Cingoli Gommati ma recuperiamo una Materia Prima Seconda, un Polverino di gomma, di elevata purezza e con alto contenuto di gomma naturale che può essere inserito direttamente nelle nuove mescole di gomma in sostituzione della gomma vergine con conseguenti vantaggi ambientali (essendo un prodotto 100% green) ed economici avendo un prezzo piu' basso rispetto alla gomma naturale". 

L’Azienda guarda al futuro con grande coraggio e giusta ambizione, contando sia sulla progressiva espansione del proprio core business, sia sull’ampliamento della gamma degli utilizzi della sua innovativa tecnologia. 
RubberJet nell’estate del 2023 ha annunciato un accordo con Brenntag, gruppo multinazionale attivo nel settore della distribuzione di prodotti chimici, e sono già operative diversi intese con importanti produttori di pneumatici. 

Tommaso Verri ha recentemente detto in un’intervista su Forbes: “Il nostro polverino è un prodotto sostitutivo della gomma naturale, un materiale molto richiesto dal mercato, con una domanda prevista in forte crescita anche per i prossimi anni con un CAGR pari al 7%”. 
La spinta verso una prospettiva di crescita e di sviluppo porta naturalmente l’Impresa a proiettarsi sui mercati internazionali, “anche grazie al recente ingresso nel gruppo di un club di manager di alto profilo, che hanno deciso di affiancarci e di investire nel progetto. L’obiettivo ora è entrare in nuovi mercati e Paesi, con un modello di business che privilegia la finalizzazione di joint venture con aziende locali per l’apertura di nuovi siti che produrranno utilizzando la nostra tecnologia. I primi investimenti sono stati già avviati, ad esempio in Canada, dove il nuovo stabilimento con il proprio impianto produttivo inizierà ad operare durante il 2025”. 

RubberJet si pone, con giustificato orgoglio, tra i migliori rappresentanti del nuovo Made in Italy, fatto di Innovazione, Etica e Sostenibilità. 

Chiudiamo citando ancora con le parole di Tommaso Verri: “L’obiettivo del gruppo è continuare a portare nel mondo l’innovazione e l’eccellenza industriale italiana con un continuo confronto a livello internazionale e con la volontà di ricoprire un ruolo da player industriale innovativo e di riferimento”.
 

Tag:  Develoopmentseconomia circolareHigh Pressure Water JetTMinnovazionepneumatici fuori usoriciclo di materiali gommatiRubberJetsostenibilità

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