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Develoopments / Il Gelato di Squp ai gusti di Piacere e Salute
Develoopments / Il Gelato di Squp ai gusti di Piacere e Salute
Taccuino di Alberto Improda sull'Innovazione per la Sostenibilità
02/07/2024
In questo taccuino sull’Innovazione per la Sostenibilità non poteva mancare una nota sull’alimento principe dell’estate: il
Gelato
.
Si tratta di un prodotto che secondo alcune interpretazioni affonda le sue radici addirittura nell’antichità e del quale si troverebbe traccia nelle Sacre Scritture.
La bevanda ghiacciata che Isacco offre al padre Abramo per combattere il caldo, fatta di neve e latte di capra, infatti, altro non sarebbe che l’antenata del nostro Gelato.
In Cina già intorno al 2000 a.C., a quanto sembra, veniva preparato un composto a base di latte e riso cotto con spezie, che veniva poi solidificato immergendolo nella neve.
Nel corso del Medio Evo avrebbero iniziato ad essere prodotti dolci freddi a base di latte e succhi di frutta ghiacciati, intorno al Trecento poi importati in Europa da Marco Polo.
I primi documenti nei quali si menziona il Gelato risalgono al 500 a.C. e riguardano la creazione in Atene di bevande rinfrescanti con miele, limone e succo di melograno, uniti a neve o ghiaccio.
Sulla stessa falsariga sarebbe da annoverare l’usanza romana, introdotta dall’imperatore Nerone, di gustare frutta e dolci mescolati con miele e neve.
In Italia qualcosa di molto vicino all’odierno Gelato sarebbe arrivato nel IX secolo, grazie alla presenza araba nel nostro Meridione.
Le popolazioni occupanti, infatti, sembra fossero solite consumare bevande fredde, chiamate sherbet, ottenute con succhi di frutta distillati al gusto di limone, arancia, melograno, ciliegia e tamarindo.
Tuttavia, secondo gli studi dell’Istituto del Gelato Italiano, la nascita del Gelato propriamente detto risalirebbe al Cinquecento, in piena epoca rinascimentale.
La sua creazione sarebbe avvenuta nel 1565 a Firenze, alla corte di Caterina de Medici, grazie all’architetto Bernardo Buontalenti, che per primo avrebbe realizzato dei veri e propri sorbetti utilizzando sostanzialmente gli stessi ingredienti del Gelato moderno.
Nel 1686, poi, il cuoco siciliano Francesco Procopio dei Coltelli creò la prima miscela per produrre il dolce e quindi, dotato anche di un macchinario per la lavorazione dei sorbetti regalatogli dal nonno, si trasferì a Parigi e aprì il leggendario Cafè Procope, diffondendolo in Francia e in Europa.
L’evoluzione del Gelato nel tempo è proseguita senza sosta e oggi, grazie all’interessante startup
Squp
, possiamo parlare di una sua ulteriore Innovazione, in direzione della Sostenibilità.
L’azienda, fondata dai giovani Emanuele Bianconi, Samuel Lonero e Roberto Tomei,
trasporta e declina nella gelateria la macro-tendenza globale della produzione basata su prodotti di origine completamente vegetale
.
L’ispirazione, come talvolta accade nel mondo delle startup, è giunta in modo piuttosto casuale ed è scaturita da un'esigenza personale.
Samuel, goloso di gelato ma intollerante al lattosio e altri ingredienti, aveva desiderio di conciliare le proprie necessità di salute con questa propensione in termini di gusto.
Verificato che il mercato non offriva soluzioni soddisfacenti, ha ragionato con Emanuele, amico fraterno, sulla possibilità di realizzare per conto proprio un gelato ad hoc.
Dall’incontro con Roberto, imprenditore con esperienze pregresse nel campo alimentare, nel 2020 è nata l’iniziativa d’impresa in esame.
Squp
, in buona sostanza,
reinventa lo storico alimento in chiave plant based, producendo Gelato senza lattosio, glutine e uova, e ottenendo un prodotto squisitamente ipocalorico
.
La startup ha l’ambizione di generare con il Gelato un impatto positivo nella vita delle persone, contribuendo a creare un sistema alimentare nel quale il Piacere e il Benessere si possano incontrare e interagire, senza contrasti e contrapposizioni.
Dice
Emanuele Bianconi
: “Le mutate condizioni di mercato e le esigenze dei consumatori moderni consigliano un cambio di rotta anche per quello che è considerato il prodotto guilty pleasure per eccellenza del periodo estivo. L'obiettivo di Squp è quello di inserirsi in questo scenario, generando un impatto positivo nella vita delle persone attraverso il gelato, con prodotti sempre più buoni e quanto più possibile funzionali e rispettosi tanto dell'ambiente quanto delle persone”.
D’altronde, come conferma anche una nota diffusa dalla medesima startup, è in continuo aumento la platea dei consumatori più attenti alle proprie scelte alimentari e con una maggior sensibilità rispetto ai temi della Salute e dell'Ambiente.
Il mercato europeo del gelato plant-based, secondo un'indagine del Good Food Institute basata su Dati Nielsen IQ, tra il 2020 e il 2022 ha avuto una significativa crescita, in misura del 14%: sempre più persone nei loro acquisti cercano alternative salutari ovvero preferiscono proposte particolarmente attente al relativo impatto ecologico.
Nel suo lungo percorso dalle Sacre Scritture a Marco Polo, dagli occupanti Arabi alla corte di Caterina de Medici, dagli Ateniesi al Caffè Procope, il Gelato ha subito profonde evoluzioni.
Oggi, grazie anche all’Innovazione per la Sostenibilità di Squp, si tratta di un alimento che sempre di più tende a coniugare Gusto e Salute, Piacere e Benessere.
Il
“gelato al veleno”
cantato da Gianna Nannini, fresca settantenne, sarà presto un lontano ricordo.
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Tag:
Develoopments
gelato plant based
innovazione
sostenibilità
Squp
startup
Autori
Alberto Improda
CEO dello Studio Legale Improda, membro del consiglio direttivo dello ESG European Institute.
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Iscrizione N. 167 del 02/08/2019
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