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Ecco i mostri della raccolta differenziata (fatta male)
Ecco i mostri della raccolta differenziata (fatta male)
di Giovanni Franchini
05/02/2023
Il “Pizzone” nasce dall'insieme di organico e cartone. Il “Peperattolo”, particolarmente mostruoso, è un incrocio di organico e latta. E c'è poi la “Tazziglia”, ibrido tra ceramica e vetro.
Sono tre dei "mostri" della raccolta differenziata, inventati da Iren, multiutility attiva nei settori dell’energia elettrica, del gas, dell'energia termica per teleriscaldamento, della gestione dei servizi idrici integrati, dei servizi ambientali e dei servizi tecnologici, per la sua campagna di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata, dal titolo “La differenziata, fatta male, genera mostri”.
La campagna è declinata su tre soggetti, che rappresentano altrettanti “ibridi” rappresentativi di errori comuni nella separazione dei rifiuti, dal cartone della pizza gettato sporco nella raccolta carta alla ceramica conferita erroneamente nel vetro.
L’iniziativa, realizzata in collaborazione dei comuni in cui il Gruppo svolge i servizi di igiene ambientale - Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Torino (Amiat), La Spezia e Sarzana (Acam Ambiente) - vuole stimolare i cittadini nell’adottare comportamenti corretti nella gestione dei rifiuti, con un messaggio chiaro: gettare i materiali separati negli appositi contenitori permette di realizzare una raccolta differenziata migliore, evitando la creazione di “mostri” di rifiuti che non è possibile differenziare.
La campagna verrà declinata su molteplici canali: affissioni statiche e dinamiche in vari formati, advertising e contenuti digitali sui social media di Gruppo.
"Puntiamo - dice Eugenio Bertolini, amministratore delegato di Iren Ambiente - da un lato a incuriosire i cittadini e dall’altro a trasmettere messaggi di responsabilità e senso civico con un linguaggio e una grafica accattivante e di facile accesso. Pur partendo da risultati positivi in termini di raccolta differenziata, è sempre molto importante coinvolgere i cittadini nel processo rendendoli parte attiva, con l’obiettivo di migliorare sempre più la qualità della differenziata".
E c'è bisogno di una campagna simile specialmente se si dà un'occhiata agli errori più comuni che noi italiani commettiamo sulla raccolta differenziata.
Da uno studio condotto da Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) emerge che un italiano su due inserisce gli scontrini nella raccolta della carta, il 27% butta nella differenziata la carta sporca di cibo, i fazzoletti di carta, le riviste e i giornali avvolti negli involucri in plastica, riviste e/o fogli e/o scatole con punti metallici e/o scotch.
Per aiutare a ricordare ai cittadini le regole fondamentali per una corretta della raccolta differenziata della carta, Comieco ha stilato un decalogo ovvero dieci regole d'oro per evitare di commettere errori che possano pregiudicare la qualità della raccolta e, di conseguenza, il buon riciclo.
Carta e cartone da riciclare vanno depositati all’interno degli appositi contenitori
Gli imballaggi con residui di cibo non vanno nella raccolta differenziata di carta e cartone. Generano cattivi odori creano problemi nel processo di riciclo.
Gli scontrini non vanno gettati con la carta perché sono fatti con carte termiche che generano problemi nel riciclo
La carta oleata - come quella di formaggi o salumi - non è riciclabile.
I fazzoletti di carta non vanno nella raccolta differenziata. Sono antispappolo e quindi difficili da riciclare
La carta sporca di sostanze velenose come vernici o solventi non è riciclabile.
I materiali non cellulosici come punti metallici o nastri adesivi vanno separati dalla carta
Le scatole e gli scatoloni vanno appiattiti e compressi per ridurne il volume
Il sacchetto di plastica usato per portare la carta al contenitore apposito non va poi buttato con la carta.
Ogni Comune ha le sue regole: informarsi su quelle in vigore è un dovere di ogni cittadino
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