Economia Circolare e Management: un nuovo approccio industriale per la gestione d’impresa

di Andrea Urbinati

16/02/2021


Economia Circolare e Management: un nuovo approccio industriale per la gestione d’impresa. È questo il titolo del mio ultimo contributo editoriale, realizzato con i colleghi Alessandro Creazza ed Emanuele Pizzurno della LIUC Università Cattaneo, e che ha visto il contribuito di altri colleghi e amici dentro e fuori l’università: da Sergio Luciano, Direttore responsabile di Economy e Investire, ad Annalisa Citterio, Head of Sustainability CNH Industrial N.V. (con le loro prefazioni), da Tommaso Rossi e Maria Pia Ciano, a Fabrizio Dallari e Martina Farioli, da Giorgio Ghiringhelli ad Aurora Magni, per finire con Raffaella Manzini e Federico Visconti (rispettivamente con le conclusioni e la postfazione).
Senza trascurare la recensione di alcuni “opinion expert” che ne hanno valorizzato ancora di più lo sforzo editoriale: Lorenzo Solimene, Associate Partner Sustainability Services di KPMG Advisory, Massimiano Tellini, Global Head Circular Economy di Intesa San Paolo, e Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente.

Premessa: l’Economia Circolare è un nuovo approccio industriale che mira a promuovere la diffusione di modelli di produzione e consumo sostenibili basati sul riuso e il reinserimento delle risorse nei cicli economici, rappresentando così un approccio alternativo al tradizionale modello lineare “take, make, dispose”. L’implementazione dell’Economia Circolare nelle imprese impone quindi una riflessione su come si debbano ridefinire le strategie di competizione, le attività di sviluppo di nuovi prodotti e servizi (non più lineari, ma circolari), le strategie di distribuzione e le logiche di promozione e engagement dei clienti, così come i processi di logistica inversa, al fine di permettere la re-immissione di risorse e materiali in nuove attività produttive – non avendo ancora esaurito il loro ciclo di vita – e riguadagnare da essi valore prima di essere definitivamente riciclati.

In tale libro, in particolare, abbiamo cercato di metterci nei panni degli imprenditori che devono affrontare le sfide dell’economia circolare e allo stesso tempo abbiamo volutamente cercato – sarà a causa della deformazione professionale – di non perdere di vista il contributo formativo per gli studenti. Sfida assolutamente non semplice!

Ne è risultato un volume articolato in cinque capitoli principali che trattano il tema dell’Economia Circolare in modo trasversale a tutte le discipline caratterizzanti i corsi di laurea in Ingegneria Gestionale della LIUC. 

Il primo Capitolo affronta l’Economia Circolare nella strategia e nel marketing: è nella strategia e nel marketing che vengono definiti i nuovi obiettivi (circolari) aziendali, di nuovo posizionamento competitivo sul mercato e di nuova relazione con il cliente. In particolare, questo capitolo illustra come è possibile costruire un modello di business circolare, mappando una serie di azioni manageriali che le imprese possono adottare per creare valore, trasferire valore ai clienti e catturare valore integrando i principi dell’economia circolare (e.g., chiusura dei cicli, estensione del ciclo di vita dei prodotti, efficientamento dei processi di produzione, etc.).

Il secondo Capitolo affronta l’Economia Circolare nello sviluppo di nuovi prodotti: è nell’attività innovativa delle imprese, nella ricerca e sviluppo, che prendono vita nuovi prodotti e servizi circolari. Tale capitolo pone l’accento sulle attività di innovazione eco-efficiente che consistono nel progettare nuovi prodotti rispondenti ai criteri di circolarità, minimizzando quindi gli scarti non riutilizzabili e massimizzando le quantità che possono essere reimmesse nel ciclo produttivo.

Il terzo Capitolo affronta l’Economia Circolare nelle operation, ovvero come i prodotti e servizi circolari vengono realizzati, i.e., progettati e industrializzati, anche ricorrendo all’utilizzo delle tecnologie digitali. In questo contributo si integrano i concetti della produzione snella (e.g., lean manufacturing), produzione verde (e.g., green manufacturing) e produzione sostenibile (e.g., sustainable manufacturing) e se ne spiegano le sinergie al fine del raggiungimento di obiettivi di economia circolare nei processi di produzione.  

Il quarto Capitolo affronta l’Economia Circolare nella logistica diretta e inversa: è in questa fase infatti che i prodotti vengo distribuiti ai clienti e che, arrivati a fine vita, possono essere recuperati per essere reintrodotti nell’economia. In questo capitolo emerge come i processi logistici costituiscano un sistema integrato a supporto dell’Economia Circolare sia nella fase di distribuzione che nelle fasi di recupero e re-immissione dei materiali nel ciclo produttivo e, soprattutto, come tali processi siano un vero motore e un fattore abilitante per la transizione verso modelli di business circolari di successo.

Il quinto Capitolo affronta il tema della gestione del fine vita di un prodotto, il cosiddetto End of Waste, ponendo l’attenzione anche sulla possibilità di utilizzare il rifiuto generato in una supply chain come input in altre filiere tecnologico-produttive. In tal senso, il capitolo mette in luce come il passaggio da una “economia lineare” (o “economia del riciclo”), basata sulla creazione, fruizione e smaltimento del prodotto, ad una “Economia Circolare”, che estende la vita di beni e risorse tramite la rigenerazione, il riuso e l’utilizzo di materie prime riciclate, si stia rivelando un modus operandi che favorisce il rispetto dell’ambiente e la competitività aziendale.

Dal libro emergono chiaramente come le sfide di Economia Circolare per le imprese siano ancora svariate e piuttosto articolate. Ciononostante, la direzione nella quale si stanno muovendo molti attori economici – e come anche testimoniato dai vari casi riportati nel volume – è quella giusta e gli stimoli che arrivano da situazioni di mercato, come la nascita di nuove imprese circolari, fenomeni di simbiosi industriale, l’attenzione degli stakeholder finanziari, si moltiplicano di giorno in giorno. Per le imprese, l’Economia Circolare deve rappresentare un nuovo driver di cambiamento e il management farsi promotore di una visione olistica, con una formazione adeguata al change management e alla visione di processo. C’è quindi spazio per continuare a immaginarsi una transizione verso un tessuto industriale più circolare ed economicamente sostenibile e nel quale l’ingegnere gestionale, e non solo, può e deve giocare un ruolo da protagonista.
 
Alessandro Creazza, Emanuele Pizzurno, Andrea Urbinati, Economia Circolare e Management: un nuovo approccio industriale per la gestione d’impresa, gueriniNEXT, 2021.Alessandro Creazza, Emanuele Pizzurno, Andrea Urbinati, Economia Circolare e Management: un nuovo approccio industriale per la gestione d’impresa, gueriniNEXT, 2021.
Alessandro Creazza, Emanuele Pizzurno, Andrea Urbinati, Economia Circolare e Management: un nuovo approccio industriale per la gestione d’impresa, gueriniNEXT, 2021.

Tag:  Andrea Urbinatieconomia circolareEconomia Circolare e ManagementLIUC Università Cattaneo

Sigla.com - Internet Partner
Condividi linkedin share facebook share twitter share