#FondazioneTriulza, Economia Circolare e progettazione europea. Gli esempi di Erasmus+ “Training for Food” e LIFE “Foster”

di Pilar Sinusia

08/05/2020

La sostenibilità nel settore agroalimentare rappresenta una sfida di livello europeo e internazionale. Il sistema alimentare ha un forte impatto sull'ambiente ed è uno dei settori produttivi più esigenti in termini di consumo di acqua che nel ciclo di produzione va perduta o ridotta a rifiuto. Il settore della ristorazione, da solo, è responsabile del 12% sul totale del cibo sprecato in Europa. Una situazione insostenibile dal punto di vista ambientale e sociale, che continua ad aggravarsi con la crescita della popolazione mondiale, l’emergenza climatica globale e la progressiva riduzione del potere d’acquisto di molti cittadini a causa di crisi economiche e occupazionali, e ora, dell’emergenza Covid19.

Un innovativo e importante contributo alla transizione ecologica dell’UE nel settore agroalimentare e non solo, arriva dai progetti europei Erasmus+ “Training for Food” e LIFE “Foster”, grazie ai quali si sta già sperimentando in diversi Paesi un modello di formazione professionale in grado di sviluppare “nuove competenze professionali ecologiche" nell’agroalimentare e nella ristorazione. L’obiettivo è creare nuovi posti di posti di lavoro "green" e una cultura ecologica, anche in altri settori e filiere produttive, che metta al centro la salute dei cittadini, l’inclusione sociale, il rispetto dell'ambiente e dei territori. 
Il valore strategico di questi due progetti va oltre l’impatto locale e didattico delle singole organizzazioni coinvolte in quanto i promotori si stanno attivando per mettere a disposizione delle istituzioni regionali ed europee ricerche, contenuti, strumenti e sperimentazioni per far sì che queste competenze ecologiche diventino trasversali ed entrino nei piani formativi curricolari dei diversi Paesi UE. Si tratta di un valido esempio di come le organizzazioni del terzo settore, partecipando a progetti e reti europee, in partnership con altre realtà non profit, profit o istituzionali, possono incidere concretamente nelle politiche sociali dell’UE.
 
Erasmus + “Training for Sustainable Food System Development” (http://trainingforfood.eu/ ) è stato uno dei primi progetti finanziati dall’UE i cui partner hanno cercato di mettere le basi per lo sviluppo di un modello europeo di formazione professionale fondato sullo sviluppo di "competenze green" nel settore agroalimentare e della ristorazione. Per l’Italia partecipa l’Università della Cucina Mediterranea e Fondazione Triulza, che ha coinvolto nel progetto Fondazione Enaip Lombardia, con un’ampia rete e attività nella formazione professionale, e il Gruppo Cooperativo CGM. Gli altri partner internazionali sono Pour la Solidarité (Belgio), Diesis scrl-fs (Belgio), FOR.E.T (Belgio), Koan Consulting (Spagna), Escola Superior d'Hostaleria de Barcelona (Spagna). Il Programma di Formazione per studenti e professionisti del settore sviluppato è composto da un Tutorial, un Training Manual (con 8 unità tematiche che prevedono contenuti teorici ed esercitazioni pratiche su competenze economiche, sociali, ecologiche e nutrizionali), oltre ad un tool di valutazione e video divulgativi. Dallo scorso settembre il Programma Formativo è stato introdotto nel piano didattico delle scuole coinvolte nel progetto. Tutti i materiali sono disponibili in inglese, francese, spagnolo e italiano.  I partner hanno realizzato anche un Policy Paper con raccomandazioni a sostegno dell'attuazione di una formazione professionale su misura a livello locale, regionale, nazionale ed europeo.

LIFE “Foster” (https://www.lifefoster.eu/it/home-it/) è un progetto cofinanziato dal programma LIFE della Commissione Europea e guidato da ENAIP NET, un consorzio senza fini di lucro e una delle più grandi reti di fornitori di IFP italiani, con 89 centri di formazione e 46.000 studenti all'anno.  LIFE “Foster” si identifica in perfetta linea di continuità con i risultati perseguiti da “Training for Food”, anche grazie alla partecipazione in entrambi i progetti di Fondazione Enaip Lombardia, ma con un impatto molto maggiore, sia in termini di output prodotti, che di studenti, insegnanti, scuole ed aziende coinvolte in Francia, Italia, Malta e Spagna. In due anni in questi paesi saranno coinvolti 70 Centri di Istruzione e Formazione Professionale, 7.000 Studenti, 500 Formatori, 200 Istituzioni Politiche, 3.600 Imprese e 10.000 Professionisti. L’obiettivo è sviluppare un modello qualificato e trasferibile per prevenire gli sprechi alimentari e per incoraggiare l’adozione di pratiche sostenibili nel settore della ristorazione attraverso la formazione. Nelle scuole di ristorazione coinvolte si prevede una riduzione diretta degli sprechi di almeno il 5,1%. A questo si aggiunge la riduzione prevista in altre sedi o percorsi formativi in cui le scuole vogliono applicare moduli trasversali di sensibilizzazione sul tema e nelle aziende coinvolte attraverso tirocini, seminari e partnership. Sono partner del progetto: Agence Nationale pour la Formation des Adultes  (Francia),  Confederación Española de Centros de Eseñanza (Spagna), Federazione Italiana Cuochi e UNISG - University of Gastronomic Sciences (Italia),  Institute of Tourism Studies e Malta Business Bureau (Malta).

Pilar Sinusia è giornalista e Responsabile Comunicazione - Ufficio Stampa Fondazione Triulza
https://www.fondazionetriulza.org/it/
 

Tag:  economia circolareFondazione Triulzaindustria agroalimentare

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