Unire il mondo per cercare di raggiungere l'obiettivo dell'Agenda 2030 “Fame Zero” con azioni concrete e responsabilità quotidiane. Questo l'impegno del Summit sui Sistemi Alimentari delle Nazioni Unite che si è concluso a Roma. “La Dieta Mediterranea può rappresentare una soluzione perché non è costosa, è basata su alimenti stagionali e locali, rispetta i territori e la biodiversità. I suoi principi non appartengono solo all’area mediterranea ma al mondo” Dopo il vertice del 2021, l'UN Food Systems Summit + 2 è andato in scena presso la sede dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO). Gli oltre 2mila partecipanti di 180 Paesi con 20 Capi di Stato e di Governo si sono incontrati a Roma per affrontare il tema del rapporto tra cambiamento climatico e sistemi alimentari che ha indebolito fortemente le aree rurali, la denutrizione e le malattie legate alla cattiva nutrizione che riguardano anche il nostro Paese. Perché la sicurezza alimentare è “una crisi a livello planetario”: per raggiungere l'obiettivo Fame Zero, da qui al 2030, secondo l'Agenzia dell'ONU IFAD, International Fund for Agricultural Development, sono necessari 400 miliardi di dollari aggiuntivi l'anno di investimenti nei sistemi alimentari. Occorre quindi raddoppiare gli sforzi in metà del tempo. Ha spiegato il vicedirettore della FAO Maurizio Martina: “Compito del vertice è unire le forze e provare a rafforzare gli impegni quotidiani, per fare in modo che ci sia un'effettiva accelerazione per raggiungere la Fame zero. Se non cambiamo rotta nel 2030 avremo ancora 600 milioni di persone in area critica alimentare e mancheremmo l'obiettivo due dell'Agenda 2030". Ad esempio, volano i prezzi del cibo in tutto il mondo, ma ai contadini i prodotti agricoli vengono pagati il 21% in meno e, proprio per combattere questa anomalia, è nata la World Farmers Markets Coalition, un sostegno per favorire reddito e occupazione e combattere la fame: tra le organizzazioni fondatrici per l'Italia ci sono Coldiretti e Fondazione Campagna Amica. L'Italia, ricorda la Coldiretti, tra l'altro, è il Paese della Ue con la più estesa rete organizzata di mercati contadini con 15 mila agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market di Campagna Amica. Aprendo il Food Systems Summit 2023 Giorgia Meloni ha sottolineato che i principi della Dieta Mediterranea non appartengono all’Italia ma al mondo per creare un sistema di alimentazione sana e sostenibile. In chiusura, invece, il Vicesegretario generale delle Nazioni Unite, Amina Mohammed, ha presentato l'appello all'azione a nome del Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres. Chiedendo un'azione urgente e su larga scala per colmare il divario di attuazione dei programmi, sottolineando i collegamenti con il finanziamento dello sviluppo, la riduzione del debito, l'inclusione, l'impegno con gli attori non statali e l'accesso alla scienza, alla tecnologia e all'innovazione per tutti. Ha inoltre delineato le priorità chiave per ulteriori azioni, tra cui la definizione di strategie per il sistema alimentare in tutte le politiche nazionali e la promozione di partenariati tra più soggetti. "Questo momento di valutazione ha confermato ciò che abbiamo imparato al primo Vertice sui sistemi alimentari del 2021: possiamo aumentare le ambizioni e accelerare l'azione”.
Tag: agroalimentarealimentare circolareCircular Economy for Foodeconomia circolare del settore agroalimentareeconomia circolare del settore alimentareeducazione alimentareFAO (Food and Agriculture Organization)Food System Summit 2023Food&BeverageOsservatorio Food Sustainabilitysicurezza alimentareSlow foodsostenibilità alimentaresostenibilità del sistema agroalimentaresostenibilità della filiera agroalimentarespreco alimentare