"From red to green carpet": il marchio "Esemplare" di Pattern tra eco-sostenibilità ed economia circolare

di Claudia Ceccarelli

11/09/2019

"From red to green carpet": il marchio "Esemplare" di Pattern tra eco-sostenibilità ed economia circolare
“From Red to Green Carpet”: in anticipo sui tempi, ben prima del Fashion Pact, siglato all’ultimo G7 di Biarritz, Pattern, azienda torinese specializzata in capi da sfilata per i più grandi marchi del lusso, si è data un piano di crescita per realizzare una riduzione drastica dell’impatto ambientale della sua produzione.

Il progetto è ambizioso, soprattutto per una realtà che crea e realizza modelli delle prime linee e dei top brand a livello internazionale. Quello della moda è infatti un comparto produttivo con un forte carico ambientale, dovuto sia all'alto consumo di materia prima e di ingenti quantità di acqua nella filiera produttiva, sia ai serrati ritmi di produzione sia alla enorme quantità di rifiuti, spesso di difficile smaltimento, che ne deriva. Vestirsi costa molto caro soprattutto all'ambiente. Troppo. 

Pattern, società fondata nel 2000 da Fulvio Botto e Francesco Martorella e dal luglio scorso quotata in borsa all'AIM di Milano, ha fatto diventare la sostenibilità uno dei cardini della propria crescita aziendale, mettendo innovazione e ricerca al servizio di questo obiettivo. L'obiettivo del piano “From Red to Green Carpet” è quello di raggiungere entro il 2023 l’azzeramento delle emissioni di Co2, grazie all’efficientamento energetico degli stabilimenti e all’uso di energia da fonti rinnovabili. Accanto a questo, si afferma l’impegno ad usare materie prime di qualità, certificate e ottenute nel rispetto dell’ambiente, secondo il progetto comunitario “Europa 2020” per l’eliminazione dalla filiera di sostanze tossiche o nocive.  
 
Ma poiché l’ambiente non è solo quello naturale ma anche quello sociale, Pattern promuove azioni per realizzare un ambiente di lavoro di qualità per tutti i 160 lavoratori di un’azienda dal fatturato sempre in crescita. Perciò, tra le sedi di Collegno e Spello, vengono attivate politiche di inclusione e di promozione della parità di genere in tutte le mansioni aziendali. 

E se dal 2013 la sostenibilità è entrata a pieno titolo nella strategia di Pattern - prima tra le aziende nel tessile ad avere la certificazione internazionale SA8000 Social Accountability e a redigere dal 2015 un Bilancio di sostenibilità -, anche in tema di circolarità il Gruppo torinese ha giocato d’anticipo. Con il marchio Esemplare, acquisito nel 2014, Pattern ha infatti sviluppato una linea che si ispira ai principi dell’economia circolare oltre che della eco-sostenibilità.  

Una linea fatta di capi progettati e pensati per essere versatili, durevoli e riparabili, con un tempo di vita lungo nell’armadio di chi li acquista. Un ritorno al capospalla com’era concepito nel passato, ma realizzato grazie alle più moderne tecnologie. Perché, ed è un’altra caratteristica “circolare” del marchio, grazie a innovazione e ricerca applicata, i capi Esemplare utilizzano anche tessuti derivati da materia prima seconda. Perciò lo strato impermeabile del tessuto è realizzato in nylon Repet, ottenuto dalle bottiglie di plastica. E l’imbottitura, senza ricorrere a pellicce o piume, è costituita da una speciale ovatta, prodotta in parte o interamente con fibre riciclate da bottiglie PET. Tagli al laser e cuciture termonastrate, infine, sono innovative tecniche di costruzione del capo, che se da un lato consentono impermeabilità e resistenza, dall’altro riducono sprechi di materiale e scarti di lavorazione.  
 
Esemplare di Pattern è un marchio che si sviluppa interamente in Italia, dalle materie prime alla ricerca ingegneristica, dalla tecnologia alla manodopera specializzata. Questo tipo di “Made in Itay” sta a dimostrarci che si può percorrere con successo la via di uno sviluppo sostenibile, circolare e, perché no?, anche bello.     
 

Tag:  economia circolareSustainability

Sigla.com - Internet Partner
Condividi linkedin share facebook share twitter share