I ComuniCiclabili italiani salgono a 146

di Andrea Begnini

31/01/2022


Sono cinque le città italiane che entrano quest'anno per la prima volta nella classifica dei ComuniCiclabili, il riconoscimento della FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) ai comuni bike-friendly. Nel 2022 la bandiera gialla simbolo dell'iniziativa è stata assegnata per la prima volta a L'Aquila, Campo San Martino (Padova), Fossalta di Piave (Veneto), Montereale Valcellina (Pordenone), Porto San Giorgio (Fermo). 

Il progetto FIAB ComuniCiclabili è nato per stimolare le amministrazioni locali nello sviluppo di politiche di mobilità ciclistica. Il riconoscimento attribuisce ai territori un punteggio da 1 a 5 bike smile, assegnato sulla base di un'analisi oggettiva dei molteplici aspetti che interagiscono con la bicicletta quale mezzo di trasporto sostenibile. “ComuniCiclabili riconosce gli sforzi di tutte quelle Amministrazioni Locali che mettono in pratica concrete politiche per la mobilità in bicicletta, perché una città a misura di bicicletta è prima di tutto una città per le persone. ComuniCiclabili FIAB valuta il grado di ciclabilità dei comuni, vale a dire quell’insieme di infrastrutture e azioni che li rendono adatti ad essere vissuti e visitati in bicicletta, un strumento utile ai cittadini e ai turisti. Questi ultimi hanno sempre più necessità di uno strumento autorevole che permetta di confrontare, con criteri omogenei, quanto una località sia realmente a misura di bicicletta”.

Quattro le aree di valutazione: mobilità urbana (ciclabili urbane/infrastrutture, moderazione traffico e velocità), governance (politiche di mobilità urbana e servizi), comunicazione & promozione, cicloturismo. La valutazione di quest'anno considera anche gli interventi previsti nel recente Decreto Semplificazioni come, ad esempio, il doppio senso ciclabile, le strade ciclabili urbane (cosiddette E-bis) e gli itinerari ciclopedonali (strade F-bis), che hanno una grande potenzialità in ottica pendolarismo e cicloturismo. 

Secondo Alessandro Tursi, presidente FIAB, un cambio di paradigma culturale in tema di mobilità è fondamentale nell’ottica di un’efficace transizione ecologica: “Con il progetto ComuniCiclabili vogliamo coinvolgere e indirizzare in modo propositivo le amministrazioni più volenterose mettendo a disposizione le nostre competenze e l’esperienza trentennale di FIAB in materia di mobilità ciclistica, non solo per la valutazione oggettiva del grado di ciclabilità del singolo territorio, ma per essere di supporto anche attraverso percorsi formativi tematici, a cura della Scuola dei ComuniCiclabili”.
 

Tag:  biciclettaFIAB - ComuniCiclabiliFIAB - Federazione Italiana Ambiente e Biciclettamobilità dolce

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