I robot biodegradabili che copiano i semi per monitorare la salute del pianeta

di Andrea Begnini

10/03/2021

Immagine tratta dal sito del CNR

Il nuovo progetto di ricerca I-Seed, finanziato con un contributo complessivo di 4 milioni di euro dall'Unione Europea, punta allo studio e alla realizzazione di robot ispirati ai semi delle piante, biodegradabili e abili nel realizzare il monitoraggio del suolo e dell'aria. Materiali soffici e innovativi potrebbero consentire di creare una generazione di robot per il monitoraggio della salute del suolo, in grado, cioè, di rivelare la presenza di inquinanti e di controllare i livelli di CO2, di temperatura e umidità nell'aria.

Il progetto, coordinato da Barbara Mazzolai dell’IIT - Istituto Italiano di Tecnologia, coinvolge 5 partner europei di Germania, Paesi Bassi, Cipro e, ancora, Italia: oltre all’IIT, sono coinvolti anche l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna e l’Istituto sull'inquinamento atmosferico del CNR. Il finanziamento si muove nell'ambito del bando Fet Proactive Environmental Intelligence 2020, costruito per incentivare progetti di ricerca in grado di delineare una strategia comune europea sui sistemi di intelligenza ambientale. I ricercatori di I-Seed, semi intelligenti e biodegradabili, spiegano: “Le piante utilizzano diverse strategie di dispersione dei semi, come quella aerea, tramite il vento, o mediante strutture che rendono i semi capaci di scavare per penetrare nel suolo, come i semi di Samara e quelli di Erodium cicutarium, rispettivamente. Questo è un aspetto fondamentale per l'ecologia vegetale e per garantire il benessere delle generazioni future". Proprio l'abilità di dispersione dei semi e lo studio sui materiali biodegradabili multifunzionali rappresentano gli obiettivi principali del progetto che punta a ottenere due tipi di robot: I-Seed Ero e I-Seed Sam.

I-Seed Ero sarà un robot soffice in grado di penetrare nel terreno attraverso un movimento reso possibile dalla sua particolare forma a cavatappi, I-Seed Sam volerà e opererà in aria e sulla superficie del terreno. La procedura di dispersione dei semi avverrà attraverso un drone che li spargerà sui terreni di campi coltivati o praterie consentendo ai ricercatori di tracciare la loro posizione precisa e di monitorare le condizioni del terreno: “Comprendere, monitorare, ripristinare e preservare l'equilibrio degli ecosistemi naturali è necessario per salvaguardare la biodiversità delle specie. Con un team fortemente multidisciplinare, il nostro progetto mira a sviluppare nuove tecnologie che siano rispettose dell'ambiente e dall’ambiente sono ispirate, come appunto la morfologia e le capacità di dispersione dei semi delle piante. Tali nuovi robot saranno utili per proteggere e migliorare la qualità dell'aria e del suolo e gestire efficacemente le risorse naturali".
 

Tag:  CNRIIT - Istituto Italiano di TecnologiainnovazioneI-SeedroboticaSostenibilità ambientale

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