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24/02/2021
Aumenta l’economia circolare, frena il riscaldamento del pianeta
a cura di Circle Economy
Elaborato dal Circle Economy, che ha il compito di sensibilizzare l’opinione pubblica per accelerare l’implementazione pragmatica e scalabile dell’economia circolare nel mondo, The Circularity Gap Report 2021 mette in evidenza un aspetto negativo e uno positivo. Quello negativo: solo l’8,6% dell’economia globale può essere definito circolare, con un peggioramento significativo rispetto a due anni fa, quando questa percentuale era del 9,1%. Quello positivo: “sarebbe sufficiente arrivare a un tasso di circolarità del 17% e combinare questo sforzo con le riduzioni previste dagli Ndc (Nationally determined contribution), già approvati da 170 Paesi, per abbattere le emissioni globali del 39% entro il 2032 e fermare quindi i riscaldamento globale.
19/02/2021
Manifesto di Assisi. 1000 azioni concrete per cambiare (in meglio) il nostro Paese
di Francesco Merisi
Ermete Realacci, Presidente Fondazione Symbola, ed Enzo Fortunato, Direttore Rivista San Francesco, scrivono agli oltre tremila sottoscrittori del Manifesto di Assisi per promuovere un censimento di azioni concrete da presentare, proporre e realizzare per un'economia finalmente a misura d'uomo. Italia Circolare racconta alcune esperienze positive già realizzate.
16/02/2021
Economia Circolare e Management: un nuovo approccio industriale per la gestione d’impresa
di Andrea Urbinati
L’implementazione dell’Economia Circolare nelle imprese impone una riflessione su come si debbano ridefinire le strategie di competizione, le attività di sviluppo di nuovi prodotti e servizi, le strategie di distribuzione e le logiche di promozione e engagement dei clienti, così come i processi di logistica inversa, al fine di permettere la re-immissione di risorse e materiali in nuove attività produttive e riguadagnare da essi valore prima di essere definitivamente riciclati. Nel libro Economia Circolare e Management, Andrea Urbinati e i suoi colleghi della LIUC Università Cattaneo hanno cercato di mettersi nei panni degli imprenditori che devono affrontare le sfide dell’economia circolare e allo stesso tempo di non perdere di vista il contributo formativo per gli studenti.
05/02/2021
La prevenzione dello spreco alimentare come scelta etica ed economica
di Claudia Ceccarelli
Per la Fao, la sovrapproduzione di eccedenze è la principale causa dello spreco alimentare. Un indice strutturale in un modello agroindustriale di tipo lineare, fondato su produzione - consumo - smaltimento. A ogni incremento di fabbisogno reale corrisponde infatti un aumento maggiore di offerte e consumi, che innesca la crescita dello spreco in ragione del +3,2% annuo. In questo modo, circa un terzo del cibo commestibile prodotto a livello globale viene buttato via.
26/01/2021
Larry Fink: "Costruire un mondo a impatto zero"
di Redazione
In questa lettera ai CEO, Larry Fink, Chairman e CEO di BlackRock, illustra come la transizione energetica, inclusa la vasta adozione di un approccio a impatto zero, ridefinirà in modo profondo l'economia globale. La pubblichiamo consapevoli dell’influenza che da sempre hanno i suoi interventi nella definizione delle nuove forme di capitalismo all’insegna della sostenibilità.
14/01/2021
Pedalando nel Cuore d’Abruzzo
di Redazione
L’Economia Circolare del turismo ci racconta come esistano ancora nel nostro Paese storie e luoghi ancora da raccontare. “Cuore d’Abruzzo in bici“, è una rete di 14 percorsi cicloturistici che si irradiano per un totale di mille chilometri attraverso 27 Comuni del centro Abruzzo; una rete che costituisce la prima concreta fase di “Cuore d’Abruzzo“, Piano di valorizzazione turistica del centro Abruzzo allestito da Comune di Sulmona e Fondazione Symbola per mettere a sistema le valenze di quattro territori, Valle Subequana, Valle Peligna con la Majella, Valle del Sagittario e Alto Sangro.
07/01/2021
Il futuro delle città “a misura d’albero”.
di Redazione
“La sopravvivenza di una città non dipende dalla rettitudine degli uomini che vi risiedono, ma dai boschi e dalle paludi che la circondano”, così scriveva Henry David Thoreau. Evidentemente un’iperbole che anticipava sensibilità e consapevolezze oggi sempre più diffuse sul contributo di boschi e foreste alla qualità della vita delle città e alla stabilità dei territori, alla sicurezza delle comunità, alla bellezza dei paesaggi e alla conservazione della biodiversità. Per questo sarà importante che il Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano individui nei boschi e nelle foreste uno degli assi strategici della transizione ecologica, per la quale la Commissione europea ha messo a disposizione la quota maggiore delle risorse disponibili del Next Generation EU.
02/01/2021
Jeremy Rifkin e il Green New Deal del lavoro
di Paolo Marcesini
Nel 1995 Jeremy Rifkin scrisse il saggio La fine del lavoro, il declino della forza lavoro globale e l'avvento dell'era post-mercato. Da allora molte cose sono cambiate, ma le domande sono rimaste le stesse. Sono le risposte che non sono arrivate, strangolate all’interno di un dibattito troppo lento rispetto al divenire sempre più veloce delle cose. Qualcosa di inaspettato è però arrivato a cambiare il paradigma delle nostre esistenze e a ridefinire il futuro del lavoro. Basta leggere poche righe dell’introduzione del suo nuovo saggio Un Green New Deal globale. Il crollo della civiltà dei combustibili fossili entro il 2028 e l’audace piano economico per salvare la Terra (Mondadori) per capire la portata e l’urgenza del dibattito in corso.
18/12/2020
Ambiente, sviluppo e conflitti: come uscirne?
di Paolo Marcesini
I numeri del fenomeno Nimby sono impressionanti. In Italia sono centinaia gli impianti e le infrastrutture contestate a livello territoriale. Il Nimby (Not In My Back Yard) ha assunto nel tempo dimensioni sempre più importanti ed è andato sempre più ingrandendosi e trasformandosi. Ne parliamo con Massimo Vaccari che, con il fratello Carlo, ha creato un modello di discarica, La Filippa di Cairo Montenotte, seguendo i principi di sostenibilità ed economia circolare della responsabilità sociale d’impresa, all’insegna della coesione con il territorio e la comunità che lo abita. Un modello industriale vincente che, alla fine di un lungo percorso, ha messo d’accordo tutti all’interno di un paradigma e di un ecosistema virtuoso da seguire e, perché no, imitare e prendere da esempio.
13/11/2020
Destinazioni turistiche sostenibili, reti territoriali e competitività digitale
di Enrica Lemmi
Il valore intrinseco delle risorse territoriali, di natura ambientale, culturale, ma anche sociale, muove la sfida della competitività della destinazione turistica post-moderna: una ‘gara competitiva’ tra mete di viaggio che riscoprono la loro autenticità nei processi di riqualificazione delle risorse locali e nella riscoperta di una maggiore consapevolezza collettiva. La sostenibilità incontra i valori sociali della comunità locale e promuove l’incontro tra il viaggiatore e il nuovo ‘forestiero’, per una nuova sensibilità fatta di comunicazione, informazione, condivisione, co-creazione e narrazione digitale.
26/10/2020
#LaBuonaSostenibilità. Asdomar: l'approvvigionamento ittico nel rispetto dell'ecosistema marino.
di Redazione
Impegnata nella salvaguardia dell’ambiente marino, Asdomar, azienda italiana specializzata in conserve alimentari che si avvale esclusivamente di materia prima ittica certificata Friend of The Sea, ha messo in campo numerosi progetti legati all’approvvigionamento produttivo a beneficio di tutti, all’utilizzo della risorsa marina vissuta come bene collettivo e al raggiungimento degli “zero scarti” di lavorazione. Il Bilancio di sostenibilità 2019 di Asdomar ha ottenuto un riconoscimento speciale da BBS – Biblioteca Bilancio Sociale nella categoria ‘Ambiente’. Simona Mesciulam, Direttore Marketing di Generale Conserve, racconta a Italia Circolare l’importanza del Bilancio di sostenibilità per la sua azienda.
21/10/2020
Design e sostenibilità. Intervista a Giorgio Caporaso
di Mario Gerosa
Parlare di design e sostenibilità significa considerare una materia estremamente complessa che riguarda tanto la produzione quanto la vita dell’oggetto. Giorgio Caporaso, architetto e designer che da anni studia attivamente questa materia, nei suoi progetti punta su un percorso virtuoso che tocchi ogni fase del processo, nell’ottica di un design sostenibile. O di un design circolare, come lo definisce lui stesso. Italia Circolare lo ha intervistato in proposito.
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Iscrizione N. 167 del 02/08/2019
Direttore Responsabile
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