Il circular marine food system sostenuto dalla ricerca italiana

di Circular Economy For Food

30/07/2024


Nell'ambito della collaborazione tra Italia Circolare e Circular Economy For Food, pubblichiamo un estratto dell'articolo di Domenico Letizia e Giorgio Kaldor per Materia Rinnovabile sull’economia circolare delle risorse ittiche come strumento per correggere le distorsioni dell’attuale modello industriale lineare, trasformando le problematiche e gli scarti in nuove opportunità e valore aggiunto.

Le modalità con cui si è prodotto, pescato, raccolto, distribuito e consumato il cibo nel corso del boom economico del Novecento hanno avuto impatti devastanti sugli ecosistemi e sulla salute e la vita delle persone. Il modello di Circular Marine Food System, elaborato verso la fine degli anni Sessanta dall’economista Kenneth E. Boulding, rappresenta un insieme di azioni progettuali con cui possiamo contribuire a rafforzare un sistema agroalimentare legato al seafood più sostenibile.

Il modello agroalimentare circolare consente di correggere le distorsioni e le imperfezioni dell’attuale modello industriale del comparto agroalimentare, trasformando le problematiche e gli scarti in nuove opportunità occupazionali. Gli esperti dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) hanno più volte ribadito che il modello attuale è legato a una logica rigidamente lineare che non funziona e il passaggio al Circular Food System consentirebbe di generare enormi vantaggi per l’ambiente, il mare e i consumatori. Sviluppare e rafforzare le innovazioni tecnologiche e la ricerca scientifica consentirebbe di ridurre sensibilmente gli scarti della filiera ittica e agroalimentare rappresentando una rivoluzione in tema di tutela dell’ambiente, del mare e nella lotta agli sprechi alimentari.

Numerose startup e aziende innovative stanno puntando sulla Circular Marine Food System per approfondire e far conoscere i diversi tipi di materiali e di prodotti che utilizzano rifiuti presenti in mare, come il nylon delle reti da pesca, o il riuso degli scarti della produzione ittica e della mitilicultura. “Analizzando i processi produttivi nel mondo nel seafood, troviamo numerosi esempi virtuosi di economia sostenibile”, ci spiega Roberto Minerdo, presidente dell’Osservatorio nazionale tutela del mare (ONTM). “Ne cito qui alcuni come quello avviato da Callipo Conserve Alimentari, azienda calabrese che opera da oltre 100 anni nel settore delle conservazioni ittiche, che con la collaborazione dell’Università mediterranea di Reggio Calabria ha attivato un progetto per valorizzare gli scarti della lavorazione del tonno, compresi i fanghi di depurazione, e trasformarli in prodotti ad alto valore aggiunto di Omega-3, bioenergia e fertilizzanti organici”.

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Tag:  Circular Economy for Foodpesca circolarepesca sostenibilesmaltimento dei rifiuti della pesca

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