Il compostaggio domestico: una piccola circolarità da creare in famiglia per liberare la raccolta

di Andrea Begnini

05/05/2021

Immagine tratta dal sito di ENEA
Il compostaggio domestico è una realtà che diventa sempre più determinante anche per evitare di immettere nel circuito di raccolta dei rifiuti urbani quel 30% dei nostri rifiuti domestici che è fatto di organico, ovvero scarti di cibo, di frutta e verdura, piante recise, fogliame, sfalci dei prati, erbacce. In questo senso, l'Associazione Italiana Compostaggio ha scritto un appello perché si sostengano, con il Piano Nazionale di Recupero e Resilienza, tecnologie di gestione delle biomasse più semplici e a misura umana come il compostaggio di prossimità: “Oggi è il tempo di una Waste Transition che, in modo analogo a quanto avvenuto per l’energia, porti anche il sistema dei rifiuti nel terzo millennio. Pensiamo che internamente a un sistema complesso è necessario quindi sostenere tecnologie semplici, come quelle del compostaggio di prossimità, valorizzando l’uso di compost autoprodotto. L’autocompostaggio e il compostaggio di comunità azzerano i trasporti, i costi di raccolta, riducono gli scarti e consentono di ottenere un miglior prodotto con un minore impatto. Più soluzioni diffuse creano maggiore occupazione, socialità e consapevolezza e sono oggi controllabili come gli impianti più grandi”.

In cosa consiste il compostaggio domestico? Invece di conferire il rifiuto dell’umido, gli utenti possono riporlo in una compostiera. Il comune di appartenenza può stabilire un risparmio di un importo fisso a persona, oppure una riduzione percentuale che va da un minimo del 10% fino al 30%. Alcuni comuni danno la compostiera in comodato d’uso gratuito. In altri comuni va acquistata, ma a un costo molto basso. Niente di più semplice e circolare che disporre dei propri rifiuti umidi e produrre qualcosa di utile da riportare in natura. 

L'ultima frontiera della produzione domestica di compost è di ENEA. Spiega Maria Velardi del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali dell’Enea: “La compostiera è un formidabile strumento casalingo di economia circolare, perché trasforma uno scarto in risorsa (compost), permette un risparmio di emissioni di CO2 equivalente nella filiera integrata di gestione dei rifiuti urbani e garantisce una totale indipendenza nella gestione dei propri rifiuti organici permettendo così alle singole utenze di ridurre il costo della tariffa. Dopo la fase di test stiamo migliorando il design dell’oggetto in modo che possa integrarsi gradevolmente con l’ambiente domestico circostante".

La compostiera è fornita di tre camere poste in verticale separate da pannelli estraibili che permettono il trasferimento del materiale per caduta. Al suo interno è dotata di un sistema di movimentazione del materiale, di un sistema di fornitura di aria fresca che sfrutta il calore contenuto nei gas esausti prodotti dalla reazione di degradazione della sostanza organica e di un bio-filtro che assicura la privazione dell'odore. Inoltre, la compostiera sfrutta un sistema di produzione di energia elettrica con pannello fotovoltaico integrato nella struttura che alimenta il sistema di aerazione, con una piccola resistenza elettrica per il pre-riscaldamento del materiale in ingresso. Grazie al controllo della temperatura è anche possibile velocizzare il processo nei periodi freddi. Trattandosi di una compostiera domestica stagna, che non consente fuoriuscita di cattivi odori dovuti a rimescolamenti, è possibile anche un suo utilizzo in ambienti interni, direttamente allacciata alla rete elettrica. 
 

Tag:  compostcompostaggio domesticocompostieraeconomia circolareENEAPiano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Sigla.com - Internet Partner
Condividi linkedin share facebook share twitter share