Massimiliano Ghizzi, Gruppo Tea: "Il futuro sostenibile e circolare di Mantova è il nostro obiettivo"

di Paolo Marcesini

16/03/2021

Massimiliano Ghizzi, Presidente del Gruppo Tea
"Aperti ad un nuovo domani" significa fiducia, futuro da costruire insieme, attenzione al cambiamento, competenze da mettere in campo, sfide da raccogliere. Sfogliare la rendicontazione non finanziaria del Gruppo Tea significa comprendere il ruolo decisivo delle multiutility come cerniera di coesione territoriale al servizio della comunità nel momento di transizione e crisi ambientale, economica e sanitaria che stiamo vivendo. Significa, in altre parole, affrontare l'emergenza Covid-19 consapevoli che non solo ne usciremo, ma che ne usciremo migliori stringendo un patto di fiducia con la comunità degli stakeholder.

Non è un caso se ConsumerLab ha inserito Tea nell'Index Future Respect 2020, ovvero il gruppo delle 44 aziende che hanno elaborato una narrazione "efficace, coinvolgente e distintiva" e dimostrato la capacità di presentare con chiarezza sia l'integrazione della sostenibilità nei processi aziendali sia le iniziative e i casi di successo. Siamo a Mantova, terra di imprenditoria innovativa e coraggiosa, dove da tempo la sostenibilità è diventata un fattore competitivo, dove dare energia e servizi alle persone, alle imprese, agli enti pubblici significa identificarsi con un modello di sviluppo della città e di tutto il suo territorio attento al rispetto dell'ambiente, capace di mettere le persone al centro dell'idea stessa di crescita.

Tea (Territorio Energia Ambiente) è la storia di Mantova. Fondata nel 1998 nell'attuale assetto, ma a Mantova fin dal 1864 quando si chiamava Officina del Gas, è l'azienda che fornisce tutti i servizi energetici (energia elettrica, gas, illuminazione pubblica), ambientali (raccolta e smaltimento rifiuti), idrici (ciclo idrico integrato), e per il fine vita (servizi cimiteriali, onoranze funebri). Vent'anni di attività riassunti in pochi numeri che definiscono la sua identità e la qualità del suo modello: 55 comuni soci, 295 milioni di euro di fatturato, un ruolo attivo e propulsivo per lo sviluppo e la crescita economica e sociale del territorio.
 Abbiamo incontrato Massimiliano Ghizzi, Presidente di Tea.
 
Aperti a un nuovo domani, definisce un impegno preciso in un momento molto complesso. Attraverso quali azioni intendete perseguire i vostri obiettivi?
Sono tante le azioni che stiamo mettendo in campo e siamo molto contenti di essere stati inseriti nell'Index Future Respect 2020. Significa che siamo sulla strada giusta. Il documento che abbiamo presentato fotografa la nostra attività, le politiche, i risultati ottenuti e l'impatto prodotto relativamente ai temi ambientali, sociali, all'ascolto dei bisogni di tutti i nostri collaboratori, al rispetto dei diritti umani e alla lotta alla corruzione. La nostra ragione di essere, la nostra mission, è ovviamente fornire servizi alla cittadinanza, ma siamo consapevoli di svolgere un ruolo fondamentale anche per la crescita complessiva del territorio dal punto di vista sociale, economico e culturale. Il nostro futuro, il nostro orizzonte, tutti i nostri sforzi sono dedicati al territorio per una sostenibilità ambientale sempre maggiore e una sempre maggiore applicazione dei principi dell'economia circolare.
 
Perseguire il paradigma dell'economia circolare per una multiutility è strategico. A Mantova cosa significa?
Le principali ricerche ci dicono che entro il 2030, il 60% della popolazione mondiale vivrà nelle città e in contesti urbani. Si tratta di 4,9 miliardi di persone. È necessario dunque un profondo ripensamento dei luoghi in cui le persone abitano e abiteranno, che dovranno essere progettati e organizzati dal punto di vista energetico e nella gestione dei rifiuti secondo modelli nuovi, strutturalmente e naturalmente sostenibili. A questo aggiungo un dato decisivo. Oggi nel pianeta solo l'8,6% dell'economia globale può essere definito circolare e sappiamo che sarebbe sufficiente arrivare a un tasso di circolarità del 17% per dare un contributo decisivo ad abbattere le emissioni globali del 39% entro il 2032 e fermare quindi il riscaldamento globale. Noi a Mantova intendiamo fare la nostra parte e trasformare il nostro in un esempio virtuoso di territorio circolare.
 
Parliamo quindi di obiettivi.
Nella raccolta e gestione dei rifiuti, l'obiettivo è rifiuti zero e l'economia circolare è l'unico modo per ottenerlo. Attraverso il ciclo della raccolta differenziata, il rifiuto si trasforma in risorsa, materia prima seconda, ricchezza per l'intera comunità. Ma non basta, occorre a monte produrre meno rifiuti e creare prodotti che consumino poche materie prima e meno energia. L'obiettivo rifiuto zero non significa solo riciclo, significa anche progettazione, design, modalità di smaltimento, efficientamento energetico, rigenerazione. Il riciclo va poi affiancato da un altro obiettivo non meno importante e decisivo: la riduzione degli sprechi. Come consumare meglio e in maniera più consapevole? Su questo cerchiamo di fare comunicazione e di spiegare ai cittadini il grande valore che si può ottenere per tutti con il minimo sforzo di ciascuno. Lo scorso anno abbiamo distribuito, d'intesa con i Comuni mantovani, oltre 15 mila borracce per limitare l'impiego della plastica usa e getta e favorire il consumo dell'acqua dell'acquedotto, a km zero, senza imballaggi e senza necessità di camion per il trasporto. Un piccolo cambiamento che adottato da ciascuno di noi può generare risultati enormi e ricadute eccezionali sul nostro benessere quotidiano. Ulteriore elemento strategico è il verde urbano: dobbiamo prendercene cura, pensando alla manutenzione, riqualificazione, restauro, cura quotidiana, messa in sicurezza. Ci consideriamo dei guardiani della sostenibilità ambientale, un ruolo importante che comporta una responsabilità sociale d'impresa che ci assumiamo volentieri perché corrisponde ai nostri valori e alla nostra mission.  
 
Sostenibilità sociale significa attenzione alle persone, dai dipendenti ai clienti. In che modo la persona può essere messa "al centro"?
Non può esserci sostenibilità se non c'è una relazione costruttiva con tutta la nostra comunità. Le nostre parole d'ordine sono ascolto, dialogo, cooperazione. Abbattere ogni forma di discriminazione e di differenza di genere, garantire condizioni di lavoro giuste e favorevoli, salute e sicurezza sul lavoro, accessibilità e inclusione, sostenibilità economica e connessione sociale sono la nostra carta d'identità. Dal 2019 abbiamo adottato un documento guida, la Politica dei diritti umani, dal quale discendono una serie di principi e regole che ispirano la catena del valore della nostra gestione, con l'obiettivo di tutelare (i bisogni di) tutte le persone che lavorano con noi.  
 
La strada verso la sostenibilità non si ferma mai. Quali sono i prossimi passi?
Vogliamo essere contaminatori di sostenibilità, vogliamo sostenere quanto di meglio sta emergendo dal mondo dell'impresa pubblica e privata, dai cluster di innovazione presenti sul territorio, dalle scuole. Per questo abbiamo lanciato il Premio Futuro Sostenibile e, proprio insieme a Italia Circolare, stiamo lanciando Mantova Circolare. Vogliamo fare rete per promuovere tutti insieme un modello di sviluppo sostenibile e responsabile, orientato alla qualità, capace di tenere insieme competitività, valorizzazione del capitale umano e rispetto dell'ambiente, produttività e coesione sociale, tradizione e innovazione delle nostre filiere produttive. Non solo lo vogliamo fare, ma lo stiamo già facendo.
 

Tag:  economia circolareGruppo TeaMantovaMassimiliano Ghizzimultiutilitysostenibilità

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