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Il Manifesto di Assisi. Società ed economia a misura d'uomo e di ambiente
Il Manifesto di Assisi. Società ed economia a misura d'uomo e di ambiente
21/01/2020
Venerdì 24 gennaio alle 9.30, nel Salone Papale del Sacro Convento, verrà presentato il Manifesto di Assisi, il documento contro la crisi climatica e per una economia e una società a misura d’uomo, che ha già raccolto più di 1700 adesioni, tra rappresentanti di istituzioni, mondo economico, politico e della cultura. Alla presentazione interverranno il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, e il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli.
I promotori e primi firmatari del Manifesto di Assisi sono: il presidente di Fondazione Symbola, Ermete Realacci, il Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, il direttore della rivista San Francesco, padre Enzo Fortunato, il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, l’amministratore delegato Enel, Francesco Starace, e l’amministratore delegato di Novamont, Catia Bastioli.
«È una nuova alleanza – dichiarano Ermete Realacci e Padre Enzo Fortunato – tra mondo economico, società e cultura per costruire insieme un’economia in grado di affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro. È una sfida di enorme portata che richiede il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali, culturali. E la partecipazione dei cittadini. Importante è stato ed è in questa direzione il ruolo dell’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco. La sfida della crisi climatica può essere l’occasione per mettere in movimento il nostro Paese in nome di un futuro comune e migliore. Noi, in ogni caso, nei limiti delle nostre possibilità, lavoreremo in questa direzione, senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno».
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