Il mondo è quel posto che lasciamo ai nostri figli. Zegna indossa la sostenibilità e si impegna per le future generazioni

di Giovanni Franchini

14/10/2020

Photo by Oasi Zegna
Lo spreco di materiale derivante dalla creazione degli indumenti è sempre stato un grosso problema. Solo per fare un esempio, per rifinire un abito e renderlo flessibile vengono impiegati centinaia di litri d'acqua che con questa operazione viene contaminata da materiali e plastica, che rendono il liquido inquinato e inutilizzabile. E finora la maggior parte di questo liquido veniva scaricato in mare senza tante cerimonie. Proprio per la sua connotazione di settore pesantemente inquinante, per i grandi marchi di moda, la sostenibilità è diventata più di una parola d'ordine. È la sfida più grande che la moda deve affrontare. Una sfida che però non fa paura a un brand come Ermenegildo Zegna che di sostenibilità ed economia circolare ha iniziato a parlare fin dai tempi della fondazione del brand. 

Il sogno di Ermenegildo, infatti non nera solo quello di creare i tessuti più pregiati del mondo, ma di fare della sua città e dell’ambiente circostante, un luogo migliore, garantendo la più elevata qualità dei prodotti nel rispetto della comunità locale e senza compromettere la qualità della vita delle generazioni future. 

Già nel 1930, Ermenegildo Zegna iniziò un progetto imponente: piantare 500.000 alberi sulle colline che circondavano il suo lanificio. Il rimboschimento scaturiva dal suo forte desiderio di restituire alla natura e alla comunità ciò che aveva ricevuto per trasformare il paesaggio attorno al Lanificio in una riserva naturale di 100 km2, oggi conosciuta come Oasi Zegna, un luogo magico che unisce natura, arte, cultura e paesaggio, destinata ai visitatori di oggi ma soprattutto preservata per le nuove generazioni. L’oasi Zegna è una riserva naturale che si estende per 100 km2 da Trivero alle cime delle Alpi biellese nel nord Italia, è liberamente accessibile ed è il primo esempio italiano di mecenatismo ambientale dove i rapporti tra l'uomo, la cultura di montagna e la natura sono conservati a beneficio delle generazioni a venire.

Ed è proprio il concetto di Legacy, eredità, ad aver ispirato il management attuale che ha fatto propri gli insegnamenti del fondatore, costruendo una campagna destinata alla community Zegna, definite “persone attente al prodotto e a quello che c'è "oltre il prodotto in termini di valori, attenzione all'ambiente e al mondo che ci circonda”, chiamata appunto Legacy. 

La campagna invita a discutere e riflettere sull'eredità morale e culturale che ognuno intende lasciare in favore della sostenibilità per il nostro pianeta. Con Legacy chi acquista online negli store Zegna, può contribuire alla riforestazione dell'Oasi e alla “Foresta Zegna”, una nuova iniziativa a tutela del patrimonio green del Fondatore. Sul sito Zegna.com tutti possono acquistare una scultura in legno a forma di cuore che rappresenta l'amore per la natura. Per ogni cuore venduto si contribuisce alla riforestazione della Zegna Forest, progetto promosso e gestito dalla Fondazione Zegna. 

Ma Legacy non è l'unico progetto sostenibile del brand di Trivero. Il progetto #UseTheExsisting prevede sia per il tailoring che il leisurewear l'utilizzo di materiali già esistenti in una visione innovativa legata al sogno di arrivare in futuro ad annullare totalmente gli sprechi.   

Il progetto finora è servito a riciclare il 30% dei materiali di scarto, attraverso precise metodiche di riutilizzo totalmente a carico dell'azienda che ha deciso di non scaricare i costi aggiuntivi sul consumatore e non potendo contare nemmeno su defiscalizzazioni, ancora mancanti per chi si impegna su tematiche come queste, come sottolineano dal Gruppo di Trivero. 

Entrambe le iniziative fanno parte di un più generale patto per la sostenibilità che Zegna ha firmato assieme ad altri marchi della moda e del tessile, tutte impegnate in una forte strategia ambientale incentrata sulla fermare il riscaldamento globale, ripristinare la biodiversità e proteggere gli oceani.

Il Fashion Pact, impegno firmato nel 2019 da 32 big player del settore, da Adidas a Burberry, da Capri Holdings Limited (Versace, Michael Kors, Jimmy Choo) a Chanel, da Armani, a H&M, da Lagerfeld a Prada, Ralph Lauren e Puma, prevede di compiere azione decisive nei confronti dell'ambiente, che nel caso di Zegna ha significato porsi l'obiettivo di soddisfare il proprio fabbisogno energetico interamente da fonti rinnovabili (attualmente Zegna è tra il 40 - il 45%).  

"In un mondo in continua evoluzione, le aziende possono semplicemente adattarsi ai cambiamenti o scegliere di essere una forza positiva nel guidarli. La nostra responsabilità è di sfruttare il nostro passato per costruire un presente e un futuro migliori”. Parole di Gildo Zegna, Amministratore Delegato del gruppo e nipote del fondatore Ermenegildo.
 

Tag:  #UseTheExsistingeconomia circolareErmenegildo ZegnaLegacymoda sostenibileOasi ZegnasostenibilitàSostenibilità ambientale

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