Il progetto SENSIBILE di Enea e Promete per monitorare l’inquinamento indoor

05/08/2020

Temperatura, umidità e inquinamento dell’aria determinano la qualità della vita negli spazi chiusi, dove ben il 92% della popolazione mondiale trascorre oggi la maggior parte del suo tempo (fonte Oms). 
Monitorare i parametri ambientali all’interno di abitazioni, scuole e uffici attraverso un sistema di sensori autonomi e biodegradabili è lo scopo di SENSIBILE (SENSori autonomI e Biodegradabili per il monItoraggio ambientaLe negli Edifici), un progetto che Enea sta conducendo nell’ambito del suo programma “Proof of Concept”, in partnership con l’azienda Promete.

“L’obiettivo – ha spiegato il ricercatore Enea Giovanni Landi, del Centro Ricerche di Portici (Napoli) che coordina il progetto – è quello di promuovere un ambiente di vita salubre, sicuro e confortevole per le persone, attraverso l’utilizzo di dispositivi intelligenti, biodegradabili, efficienti ed ecosostenibili, i quali permettano la misura e l’analisi dei parametri ambientali, per attuare il controllo e l’ottimizzazione degli impianti di climatizzazione e di depurazione dell’aria”.

I sensori che verranno realizzati saranno energeticamente autosufficienti, per ridurre i consumi e i costi di esercizio, e saranno circolari e biodegradabili, perché realizzati con biomateriali ottenuti da materiali di scarto industriale, come ad esempio la gelatina e la cellulosa.

“Questi materiali – ha spiegato Landi – sono intrinsecamente ecosostenibili, biodegradabili, abbondanti, rinnovabili e caratterizzati da proprietà non facili da riprodurre nei prodotti commerciali di sintesi”.

Il progetto SENSIBILE è articolato in due fasi: nella prima i ricercatori realizzeranno un prototipo biodegradabile, integrante un generatore di corrente che alimenti almeno un tipo di sensore (ad es. temperatura, umidità e CO2), al fine di dimostrarne la fattibilità tecnologica. Una volta validata la tecnologia in laboratorio, in collaborazione con Promete e il Laboratorio Enea di Nanomateriali e dispositivi, si provvederà a trasferirla in ambiente industriale.

Nella seconda fase, il prodotto si integrerà nella casa intelligente monitorando i parametri ambientali attraverso una rete di sensori autonomi distribuita in tutta la casa. Sarà possibile progettare i sensori al fine di farli funzionare per un tempo di vita pre-programmato (giorni/mesi/anni), per poi degradarsi in maniera sicura per gli esseri umani e l’ambiente. Questo permetterà di gestire in maniera ecosostenibile e consapevole per l’utente il fine-vita del prodotto finale. 
 
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