Imparare l'Economia Circolare con Laboratorio Circolare

di Paolo Marcesini

16/02/2021


Quando parliamo di sostenibilità e soprattutto di Economia Circolare, la coesione rappresenta oggi il fattore competitivo più importante che impegna tra di loro le imprese, i territori e le comunità all’interno di un nuovo patto di collaborazione. Lo è soprattutto in questo momento di crisi pandemica, sociale, economica ed ambientale. Per uscirne e uscirne bene occorre costruire un ponte di conoscenze e competenze da mettere a fattor comune.
 
Fondazione Triulza, Italia Circolare e Valore Italia, insieme alla Social Innovation Academy, all’interno di MIND Milano Innovation District, hanno presentato Laboratorio Circolare, il ponte di conoscenza che unisce il mondo del Terzo Settore alla cultura produttiva dell’Economia Circolare.
 
Laboratorio Circolare è un progetto formativo manageriale finalizzato alla creazione di nuove competenze “circolari” per una nuova classe dirigente capace di indirizzare e governare la sostenibilità e, insieme, un esempio concreto di coprogettazione tra il mondo del Terzo Settore (associazioni, cooperative) e il sistema delle aziende e delle filiere produttive. Una piattaforma di Servizi e Soluzioni al servizio dello sviluppo, della conoscenza e delle opportunità offerte dall’Economia Circolare; un progetto fondato sull’idea che il sapere e il saper fare devono crescere insieme, intrecciandosi in una relazione virtuosa che vede la disponibilità e l’impegno del Terzo Settore e delle imprese a misurarsi con nuove modalità strutturate di sviluppo e crescita “a misura d’uomo”, secondo i parametri adottati dalle più avanzate istituzioni europee del settore.
 
La caratteristica principale dei corsi formativi è il coinvolgimento attivo nello stesso territorio di manager delle imprese e manager del terzo settore che insieme definiscono e promuovono la formazione di competenze utili alla creazione di valore di prodotti e servizi per la comunità, all’insegna della sostenibilità e della circolarità.
 
Laboratorio Circolare è un “ponte” che intende creare, per la prima volta, attraverso un ecosistema formativo e professionalizzante, una rete di relazioni “attive” tra il mondo del profit e del no profit, tra il terzo settore e le imprese, tra le istituzioni pubbliche e le vocazioni economiche sociali e culturali delle comunità territoriali, al fine di diffondere in Italia le opportunità di crescita offerte dall’Economia Circolare e la conoscenza delle buone pratiche che la definiscono.
 
Lo spreco trasformato in opportunità riguarda tutto il sistema di relazione tra produzione, servizi e consumo; il lavoro, la formazione, le filiere produttive, l’energia, le materie prime seconde, il suolo, la progettazione, il costruire, l’abitare, la logistica, i materiali, il retail, il packaging, i rifiuti, la ricerca scientifica, la bioeconomia, il food, il diritto al riuso e la riparazione, lo sharing, il benessere dell’uomo e degli animali.
 
Parlare di Economia Circolare significa parlare di tutto.
 
Più di sei miliardi di persone stanno esaurendo oggi le risorse prodotte da 1,7 pianeti come il nostro. Ogni anno l’economia mondiale consuma quasi 93 miliardi di tonnellate di materie prime. Di queste, solo il 9% sono riutilizzate. L’Economia Circolare non è quindi un’ipotesi di futuro ma “l’unico futuro possibile” per un nuovo paradigma economico e sociale capace di slegare lo sviluppo dallo sfruttamento delle risorse naturali esauribili e ridisegnare, attraverso la ricerca e l’innovazione, un nuovo sistema industriale della produzione fondato sulla eliminazione dello spreco e la riutilizzazione di materia prima seconda.
 
Il concetto di Economia Circolare risponde al desiderio non più rinviabile di crescita sostenibile e si presenta come unica soluzione alla pressione crescente a cui produzione e consumi sottopongono le risorse mondiali e l’ambiente. Finora l’economia ha funzionato con un modello di produzione-consumo-smaltimento, cosiddetto modello lineare dove ogni prodotto è inesorabilmente destinato ad arrivare a fine vita. La riconversione delle filiere deve recuperare materia, generare materia prima seconda, diminuire lo spreco di risorse, rendere più efficiente il consumo energetico all’insegna della sostenibilità e delle fonti rinnovabili e ridurre l’impatto ambientale. Quello che si considerava come rifiuto può essere trasformato oggi in una risorsa. Per questo l’Economia Circolare interviene sulla totalità delle imprese, quindi sulla totalità del lavoro.
 
A Davos ne è stato stimato il valore potenziale: 3.000 miliardi di dollari. In Europa tra fondi strutturali pubblici diretti e indiretti, il Green New Deal, i fondi dedicati del Nex Generation Eu e la finanza agevolata pubblica e privata verranno investiti da qui al 2025 circa 875 miliardi. Di questi almeno 88 in Italia, un investimento che può creare fino a 1,5 milioni di posti di lavoro e aiutare le aziende a risparmiare risorse decisive allo sviluppo e all’innovazione.

Laboratorio Circolare ha avuto luogo a MIND Milano Innovation District all’interno del Social Innovation Campus organizzato da Fondazione Triulza.
 

Tag:  economia circolareFondazione TriulzaLaboratorio CircolareMIND Milano Innovation DistrictSocial Innovation CampusValore Italia

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