In Italia cresce la raccolta differenziata, ma serve una strategia nazionale per la gestione dei rifiuti

30/11/2019

La raccolta differenziata cresce, arrivando a circa il 59% nel 2018, ma non il suo adeguato trattamento e riciclo, per la presenza di alcune aree critiche, ma soprattutto per la mancanza di una chiara strategia nazionale per la gestione dei rifiuti. Lo rivela l’Annual Report 2019 di WAS, il think tank sulle strategie di gestione dei rifiuti di Althesys.

Il report delinea lo scenario competitivo, analizzando i 124 maggiori operatori della raccolta e trattamento dei rifiuti urbani. Si tratta di un settore il cui valore di produzione oggi ha raggiunto i 9,18 miliardi di euro e i cui investimenti hanno toccato i 477,5 milioni di euro, in aumento del 17,4% rispetto al 2017. 
  
L’obiettivo è arrivare a riciclare il 65% di rifiuti urbani nell’arco dei prossimi 15 anni, mantenendo il conferimento in discarica entro il tetto del 10%. Ma a causa di una ineguale distribuzione degli impianti per la frazione organica, di un ritardo tecnologico per lo sviluppo di termovalorizzatori, e della mancanza in molti settori produttivi di una definizione legislativa dell’end of waste, lo scarto che non diventa rifiuto ma viene riutilizzato diventando materia prima seconda, l’Italia rischia di non correre alla stessa velocità dei paesi europei più avanzati.  

 
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