Al centro della missione di RigeneRare, la promozione dell'economia circolare, vista come risposta strategica alle sfide di approvvigionamento di materie prime critiche. La Commissione Europea ha identificato con il Critical Raw Materials Act una lista di 34 materie prime critiche per l’industria Europea (20 in più rispetto alla rilevazione effettuata nel 2011), in termini di importanza economica e rischio di fornitura, di cui 17 Strategiche, ovvero rilevanti per le tecnologie che supportano la duplice transizione verde e digitale e gli obiettivi della difesa e dell'aerospazio, tra cui Litio, Cobalto, Nichel, Rame e Terre Rare. Attraverso il riciclo, l'osservatorio intende rafforzare l'autonomia produttiva nazionale: l’Europa, infatti, è attualmente fortemente dipendente da Paesi terzi (extra-UE) per l’approvvigionamento di questi materiali. La Cina, in particolare, risulta essere il principale fornitore europeo per il 56% delle materie prime critiche, con punte del 100% sulle Terre Rare pesanti e l’85% delle Terre Rare leggere.
Come già evidenziato dal report Iren-Ambrosetti, in Italia, nonostante le concessioni vigenti, l’estrazione di minerali metallici è sostanzialmente nulla e, con essa, l’estrazione di materie prime critiche e preziose. La leva su cui agire per una diversificazione degli approvvigionamenti è rappresentata dal riciclo: l’economia circolare si distingue dalle altre soluzioni grazie al fatto che è perseguibile immediatamente, necessita investimenti minori e porta benefici ambientali ed economici, tramite una riduzione delle importazioni, con un contestuale rafforzamento della filiera manifatturiera nazionale. Per questo, l’approccio utilizzato dall’hub, segue l’impronta circolare per sviluppare la filiera nazionale delle materie prime critiche.