KeyWords: distanziamento sociale ed economia circolare

di Andrea Begnini

21/04/2020

Distanziamento sociale: un insieme di azioni di natura non farmacologica per il controllo delle infezioni volte a rallentare o fermare la diffusione di una malattia contagiosa.

Alla fine di marzo, è stato chiesto, oppure ordinato, a più di 2,38 miliardi di persone di seguire misure di distanziamento sociale.

Secondo un modello della Scuola di salute pubblica dell’Università di Harvard sulla diffusione della malattia da nuovo coronavirus, negli USA il lockdown e e il social distancing potrebbero proseguire, per intervalli di tempo, fino a tutto 2022, ovvero fino all’ipotetico raggiungimento dell’immunità di gregge.

Agli uomini basterà tenere la distanza di sicurezza tra loro? 
Jane Goodall, etologa e primatologa britannica di fama mondiale: “Mentre distruggiamo, diciamo la foresta, le diverse specie di animali nella foresta sono costrette a venire in contatto fra di loro e quindi le malattie vengono trasmesse da una specie all’altra, e il secondo animale ha quindi maggiori probabilità di infettare gli esseri umani poiché è costretto a stare stretto contatto con noi”. Tutto questo mentre il vuoto delle strade e il silenzio delle città ospitano sempre più spesso i movimenti di animali selvaggi: dalle scimmie in India ai daini di Parigi fino, ancora, a oche, nutrie, cinghiali e, con qualche spinta decisamente fake, alle balene del Canal Grande.

Animali a parte, la fase 2 del virus, assieme al distanziamento sociale, si porterà dietro un cambiamento nelle abitudini alimentari, così apparentemente e indissolubilmente legate al consumo di materie e materiali? Diventeremo più circolari nella distanza sociale? Secondo Il Foglio, intanto: “È così che l'Italia, prima in Europa per indice di circolarità, sta affrontando la crisi in corso: tra aumenti dello stoccaggio concessi per trattenere negli impianti più rifiuti (e più a lungo) e l'incremento della capacità delle discariche. Misure applicate a macchia di leopardo, che renderanno ancora più evidente il dislivello del servizio sui territori e di cui non si sa ancora come saranno gestiti i costi”.

Rincara il Corriere: “Impianti fermi, piattaforme di conferimento sature, trasporti difficili. Accanto all’emergenza sanitaria, presto l’Italia potrebbe avere un’emergenza rifiuti, se la filiera del riciclo si inceppa definitivamente. Già sotto pressione per la chiusura dei confini cinesi, che non fanno più entrare le materie prime seconde in arrivo dall’estero, causando il crollo dei prezzi, il sistema dell’economia circolare italiana ora rischia il collasso per colpa del Coronavirus. 'Il problema è enorme. Paradossalmente proprio perché l’Italia è un Paese che ricicla moltissimo, l’effetto di un blocco potrebbe essere drammatico sulla gestione dei rifiuti urbani', spiega Francesco Sicilia, direttore dell’Unione Nazionale dell’Imprese Recupero e Riciclo Maceri”.
Giorgio Agamben sul sito di Quodlibet ricorda come Elias Canetti in Massa e potere definisca proprio la massa su cui il potere si fonda: “attraverso l’inversione della paura di essere toccati. Mentre gli uomini temono di solito di essere toccati dall’estraneo e tutte le distanze che gli uomini istituiscono intorno a sé nascono da questo timore, la massa è l’unica situazione in cui tale paura si capovolge nel suo opposto. Solo nella massa l’uomo può essere redento dal timore di essere toccato… Dal momento in cui ci si abbandona alla massa, non si teme di esserne toccati… Chiunque ci venga addosso è uguale a noi, lo sentiamo come ci sentiamo noi stessi. D’improvviso, è come se tutto accadesse all’interno di un unico corpo”.
Ci sarà, allora, presto da risolvere l'ossimoro esistenziale che incorre tra massa e contatto, tra il distanziamento sociale e il futuro di città che nel 2050 ospiteranno il 70% della popolazione mondiale, ovvero giusto quei dieci miliardi, persona più persona meno. Anche solo che fare una manifestazione come si farà? In Israele, per il momento i manifestanti con la mascherina hanno preso posto sulle x disegnate per terra a distanza di due metri gli uni dagli altri per protestare contro le trattative fra il primo ministro Benjamin Netanyahu e il suo ex avversario politico Benny Gantz per formare un governo di coalizione. E andare ai bagni pubblici con una certa tranquillità? A Singapore hanno optato per un distanziamento sociale a crocette.

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