Ma il bagno che fine ha fatto in questa storia?
Sempre nel 2019 viene inaugurata, assieme ai nuovi giochi, la Casa del Camaleonte, un progetto sperimentale che ha portato alla trasformazione della prevista struttura prefabbricata destinata al deposito di attrezzi per la cura del verde del parco in un bagno a gestione collettiva. Un bagno affidato, cioè, alla condivisione e alla responsabilità dell'utenza. Una piccola idea che ha prodotto un luogo utile a tutti, completamente rivolto al servizio pubblico e al senso civico delle persone. Il Camaleonte funziona in in modo molto semplice: il bagno è dotato di allaccio alla pubblica fognatura, è accessibile alle persone disabili e, per facilitare la pulizia al suo interno, è interamente impermeabile e dotato di un doccino. Punto. Per tutto il resto chiedere all'utenza, a partire da asciugamani, carta igienica e sapone che sono portati da casa, nel pieno spirito dell’autogestione, per finire con la pulizia generale della struttura. La morale della favola sta tutta nella relazione tra territorio, famiglie, bambini e orgoglio di appartenenza alla comunità, una relazione che funziona: la Casa del Camaleonte si offre come un vero e proprio esperimento sociale dentro un altro esperimento sociale, ovvero il Parco delle Ferrere, un’area pubblica di circa 5mila metri quadrati con giochi e panchine, non custodita e a uso gratuito, il tutto progettato, e realizzato da La Filippa. In fondo, la fine della storia è solo l'inizio di tante altre storie, le storie delle persone che passando da questo bagno se ne prendono e se ne prenderanno cura per tutti.