La circolarità della discarica: dai gas al biometano

di Andrea Begnini

25/06/2021

Foto tratta dal sito di Asja
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza spinge forte nella direzione della transizione ecologica. Infatti, quasi 70 miliardi di euro del piano dovranno essere allocati proprio per la rivoluzione verde e transizione ecologica, in modo da avvicinarsi sempre di più al raggiungimento degli obiettivi dello European Green Deal. In questa direzione gli impianti che convertono i gas da discarica su scala industriale nella produzione di biometano raggiungono la piena circolarità. Come quello che è appena stato presentato al polo impiantistico della discarica di Scarpino, Genova. Un meccanismo nell'ottica dell'economia circolare che consente di rimettere in circolo l'energia ottenuta sotto forma di teleriscaldamento o per i carburanti auto. Su concessione di Amiu, l'impianto è stato costruito da Asja che ne ha curato la riconversione dal preesistente impianto di produzione di energia elettrica. Ha spiegato il presidente di Asja Agostino Re Rebaudengo: “Il biometano non essendo un metano estratto dal sottosuolo non libera Co2 e sappiamo che bisogna ridurre del 55% le emissioni: per questo si tratta di una sfida molto importante. Il nostro impianto ci permette di dare il nostro contributo verso la transizione ecologica, verso il green deal come l'Italia ha sottoscritto con gli accordi di Parigi e al parlamento europeo. Abbiamo voluto realizzare il primo impianto di questo tipo a Scarpino, dove avevamo un impianto per la produzione di energia elettrica e questo è per noi un traguardo molto importante all'interno del processo internazionale di decarbonizzazione”. 

L'impianto, che a regime produrrà 5.500.000 mc di biometano l'anno, utili a soddisfare il fabbisogno di 3.700 famiglie, con un risparmio di 4.510 t. di petrolio, è dotato di un sistema per la captazione e il trattamento degli off-gas e di un programma di controllo e monitoraggio del processo. Nel sistema è stata mantenuta una componente di produzione di energia elettrica a servizio dell'impianto. E se Scarpino “si è trasformato in un vero e proprio laboratorio ambientale” come ha detto il vicesindaco di Genova Massimo Nicolò “l'evoluzione dell'impianto Asja è un passo verso un futuro basato sull'economia circolare”. L'impianto costruito e gestito da Asja, su concessione di Amiu Genova, è entrato in esercizio a fine 2020 e da allora ha già immesso oltre 2 mln mc di biometano nella rete di trasporto Snam. Ha aggiunto il presidente di Amiu Pietro Pongiglione: “Oggi il rifiuto crea opportunità sia economiche che ambientali. Possiamo guardare in avanti in maniera positiva: l'energia prodotta da questo impianto viene messa in rete ed è fruibile da tutti i cittadini, quello che esce da qui viene utilizzato nella maniera migliore fino all'ultima goccia di gas. Le tre storiche problematiche dell'inquinamento dell'acqua, della riduzione del conferimento dei rifiuti in discarica e dell'inquinamento atmosferico trovano le soluzioni che il territorio aspettava”. 

Appena inaugurato anche l’impianto Bio Industria, progettato e realizzato da Green Arrow Capital insieme a Lazzari&Lucchini. La struttura ha sede a Verolanuova, in provincia di Brescia e funziona trasformando i sottoprodotti della filiera agro-zootecnica in biometano liquefatto o bio LNG. Il biometano liquefatto consente di ridurre le emissioni di CO2, rispetto ai combustibili di origine fossile, fino all'80% rispetto a un Euro VI Diesel e fino al 65% rispetto a un mezzo alimentato a GNL tradizionale. Nell'impianto verranno prodotte fino a 5 tonnellate al giorno di carburante green
 

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