La circolarità solidale del farmaco

di Redazione

19/08/2019

Ogni anno, nelle nostre case, vanno sprecate ingenti quantità di farmaci non scaduti. Farmaci che diventano rifiuti speciali da smaltire con procedure molto complesse e controllate con evidenti costi tutta la comunità sia in termini ambientali che economici.

Ma questi farmaci sono ancora una risorsa preziosa per chi non ha la possibilità di accedere alle cure e per tutti quegli enti che assistono chi si trova in condizioni di indigenza.

Correttamente utilizzato per i suoi scopi curativi, il farmaco recupera natura e funzione di prodotto speciale, spesso anche costoso, e perde quella di rifiuto speciale, istituendo così una forma specifica di circolarità virtuosa, che si alimenta della seconda possibilità di uso proprio. Il farmaco diventa così metaforicamente esso stesso materia prima seconda.

Banco Farmaceutico interviene in questo spazio di vita del farmaco e consente di far giungere questi prodotti a coloro che possono trarne beneficio attraverso il progetto Recupero Farmaci Validi non scaduti (RFV): all’interno delle farmacie che aderiscono all’iniziativa, vengono posti appositi contenitori di raccolta in cui ognuno, assistito dal farmacista, che ha il compito di garantire la correttezza dell’operazione, può donare i medicinali di cui non ha più bisogno, quando hanno ancora almeno 8 mesi di validità e la confezione è integra. I farmaci donati vengono poi consegnati agli enti assistenziali convenzionati con Banco Farmaceutico.

A questa iniziativa si aggiunge La Giornata di Raccolta del Farmaco che si svolge ogni anno il secondo sabato di febbraio: nelle farmacie aderenti i cittadini sono invitati ad acquistare e donare uno o più farmaci per gli enti assistenziali attivi sul territorio. Dal 2000 ad oggi, la Giornata di Raccolta del Farmaco ha recuperato oltre 5.200.000 farmaci, per un controvalore commerciale di circa 32 milioni di euro.

Inoltre, una parte consistente di farmaci donati agli Enti proviene direttamente dalle Aziende farmaceutiche. Attraverso l’associazione Banco Farmaceutico Research, che ha lo scopo di gestire tutto il sistema della donazione, sono più di 30 le aziende del settore che partecipano al progetto.

Grazie all’insieme di queste iniziative, Banco Farmaceutico è in grado di garantire un approvvigionamento di farmaci per tutto il corso dell’anno. A beneficiare delle donazioni sono quelle strutture che si occupano di assistenza sanitaria; che hanno personale medico che può dispensare farmaci con obbligo di prescrizione; e che dispongono di armadio o magazzino farmaceutico.

Vengono così ogni anno raccolti e recuperati oltre 1 milione di medicinali che sono donati a 1.844 realtà in tutta Italia.

Si tratta di una parte di quell’imponente rete di solidarietà che sfama, accudisce, veste e cura le persone indigenti. Senza queste realtà, il nostro Paese sarebbe un po’ più povero e, in particolare, il Servizio Sanitario Nazionale molto meno sostenibile.


Banco Farmaceutico al meeting di Rimini

Quest’anno ricorrono i 600 anni dalla fondazione dello Spedale degli Innocenti di Firenze, la cui prima pietra venne posata il 17 agosto del 1419, e il trentennale della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, ratificata a New York il 20 novembre 1989, che all’art.24 riconosce a tutti i minori il diritto “di godere del miglior stato di salute possibile”.

Per celebrare e ricordare insieme queste significative ricorrenze, fino al 24 agosto, Banco Farmaceutico è presente al Meeting di Rimini con una mostra ed un convegno, che affrontano da punti di vista e prospettive temporali differenti il tema dell’assistenza ai bambini partendo dal dato che tra gli ospiti degli enti assistenziali che la onlus aiuta, ben il 25,6% ha un’età inferiore ai 18 anni. Il mondo del non profit di oggi difatti ha radici antiche, soprattutto nel nostro paese. Nei secoli passati ritroviamo molte istituzioni dedicate alla cura e all’accoglienza dei poveri, degli orfani, delle vedove e dei malati.

La mostra dal titolo “Il Rinascimento dei bambini: 600 anni di accoglienza agli Innocenti a Firenze”, curata da Mariella Carlotti, Preside del Conservatorio San Niccolò di Prato, racconta la storia dello Spedale degli Innocenti dalla posa della prima pietra ad oggi. Conoscerla consente di riscoprire l’origine e la tradizione dei valori della solidarietà e dell’aver cura, che costituiscono un imprescindibile punto di forza per ogni comunità.

Il convegno “La medaglia spezzata: l'accoglienza dei bambini tra passato e presente”, in programma il 22 agosto, rappresenta invece una buona occasione per discutere e confrontarsi su quanto è stato fatto e quanto resta da fare oggi per raggiungere e tutelare efficacemente la salute dei bambini che vivono in famiglie indigenti. All’iniziativa, moderata da Sergio Daniotti, Presidente Fondazione Banco Farmaceutico onlus, interverranno Mariella Carlotti, Preside del Conservatorio San Niccolò di Prato; Arabella Natalini, Direttrice Museo degli Innocenti; Maurizio Marzegalli, Vice Presidente Fondazione Maddalena Grassi; Stefania Saccardi, Assessore alla Sanità della Regione Toscana, e Maria Grazia Giuffrida, Presidente dell’Istituto degli Innocenti.

Tag:  circolarità dei processi

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