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La Francia toglie gli imballaggi in plastica da frutta e verdura
La Francia toglie gli imballaggi in plastica da frutta e verdura
di Andrea Begnini
26/10/2021
Mentre in Italia la tassa sulla plastica subisce un altro rinvio, una misura vieterà in Francia dal 1° gennaio 2022 l'uso di pellicole e vassoi di plastica intorno a frutta e verdura per “evitare più di un miliardo di imballaggi di plastica non necessari ogni anno”, ha chiarito il Governo in una dichiarazione. Con tolleranze fino al 2026, per quanto riguarda verdure come porri, zucchine, melanzane, peperoni, cetrioli, patate, carote, pomodori tondi, cipolle, rape e altri ortaggi, dovranno da questa data essere sugli scaffali senza imballaggi in plastica. L’obiettivo è quello di arrivare a un divieto totale entro il 2040. Con una serie di step intermedi fissati per quinquennio: 2021-2025, 2025-2030, 2030-2035 e infine 2035-2040.
L’eliminazione della plastica usa e getta è il primo di 5 step che il Governo francese intende perseguire. Seguiranno, così come declinato dalla Legge antispreco francese, la lotta agli sprechi, il riutilizzo degli oggetti, la lotta all’obsolescenza programmata e il miglioramento dei sistemi di produzione. Entro il 2025 si prevede, quindi, di ridurre del 20% gli imballaggi in plastica monouso e di eliminarli al 100% per quelli ritenuti non necessari. Quindi, involucri di plastica per frutta e verdura fresca che pesino meno di 1,5 kg, stoviglie monouso in plastica per pasti e bevande serviti nei fast food, gli involucri usati per spedire materiale pubblicitario, le etichette su frutta e verdura fresca a meno che non siano compostabili, i giocattoli e i gadget di plastica omaggio.
Dal 1° gennaio 2022 è inoltre previsto l'inasprimento nella lotta contro lo spreco alimentare attraverso una serie di norme che puntano alla sua riduzione del 50% rispetto ai livello del 2015 e di un ulteriore 50% per il 2025. I grossisti dovranno devolvere i prodotti alimentari invenduti alle associazioni e saranno elevate sanzioni nei confronti di chi distrugge gli alimenti invenduti. Infine, si punta anche a migliorare il sistema del vuoto a rendere per riciclare e riutilizzare la plastica, con l'obiettivo di contribuire alla riduzione del 50% del numero delle bottigliette in circolazione entro il 2030.
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