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La Giornata Mondiale della Biodiversità 2020 per trovare le soluzioni nella natura
La Giornata Mondiale della Biodiversità 2020 per trovare le soluzioni nella natura
di Claudia Ceccarelli
22/05/2020
Si celebra oggi 22 maggio la Giornata Mondiale della Biodiversità, una ricorrenza istituita dall'ONU nel 1992 per ricordare l'adozione internazionale della Convenzione per la Diversità Biologica, che ha lo scopo di promuovere e favorire la tutela della varietà degli organismi viventi e dei diversi ecosistemi naturali.
Lo sviluppo antropico basato su un modello di sviluppo lineare ci ha consegnato un pianeta in cui la perdita di biodiversità ha raggiunto livelli allarmanti. E il Covid 19 sta ad ammonirci circa le gravi conseguenze dello squilibrio degli ecosistemi naturali, sempre più a rischio in tutto il mondo, con più del 70% delle terre emerse che risulta alterato dalle attività dell'uomo.
Un quadro sullo stato di salute del patrimonio naturalistico italiano è stato presentato da Legambiente nel dossier “Biodiversità a rischio”.
“La pandemia, che ha colpito l’Italia e il resto del mondo – ha dichiarato Antonio Nicoletti, responsabile aree protette e biodiversità di Legambiente –, ha aperto anche una grande riflessione sul tema della tutela e valorizzazione degli ecosistemi e della biodiversità, quest’ultima con il lockdown si è avvicinata agli spazi urbani. Ora più che mai, in quello che è un anno cruciale per raggiungere gli ambiziosi obiettivi fissati con la Strategia Nazionale per la Biodiversità, è fondamentale definire politiche a breve e lungo termine per affrontare il cambiamento climatico, l’inquinamento, l’invasione di specie aliene e tutti gli altri fattori che stanno portando ad una perdita senza precedenti di biodiversità. Inoltre allo stesso tempo è importante puntare su una gestione forestale in chiave sostenibile dell’intero patrimonio forestale italiano, su bioeconomia e sviluppo delle filiere e dei servizi ecosistemici; senza dimenticare il grande tema della rigenerazione urbana e il prezioso contributo che i boschi urbani possono dare per migliorare le città e le qualità dell’aria. Per quanto riguarda gli ecosistemi d’acqua, è importante prevedere una maggiore sinergia tra Direttive europee Acque, Habitat e Uccelli, sostenendo la valorizzazione delle zone umide, grandi alleate nella lotta ai cambiamenti climatici, fulcro di importanti rotte migratorie nonché fonte inestimabile di risorse”.
Tra le cause più impattanti sugli habitat ci sono l’agricoltura e l’allevamento intensivo per l’industria, praticati secondo modelli e con ritmi produttivi che non sono più sostenibili per il pianeta. Per di più, generando gravi e scandalosi squilibri sul piano distributivo delle risorse alimentari, con miliardi di persone che non hanno accesso a un'alimentazione corretta, mentre circa un terzo di quanto viene prodotto dall’industria alimentare si trasforma in rifiuto, per uno spreco pari al 50% delle calorie prodotte.
Ma l’impegno a favore dell’ambiente e della sua tutela, spesso non riesce a passare dalle parole ai fatti, perché la transizione verso un modello produttivo sostenibile e circolare è un processo che passa attraverso scelte politiche e culturali a diversi livelli, sul piano delle norme, delle linee di sviluppo delle aziende per arrivare alle scelte dei consumatori.
Come denuncia Legambiente, a proposito del nostro Paese, “gli obiettivi decennali sulla conservazione della Natura al 2020 sono stati in gran parte disattesi”. Alla vigilia dell’elaborazione di un nuovo Piano strategico per la biodiversità da attuare nel prossimo decennio, è comunque possibile porsi il traguardo significativo di arrivare a tutelare efficacemente almeno il 30% del territorio nazionale entro il 2030.
“La Giornata Mondiale della Biodiversità, il cui slogan di quest’anno è 'Le soluzioni sono nella natura', ci ricorda quanto le attività antropiche e il mancato rispetto degli equilibri ecologici minaccino non solo le specie animali e vegetali che popolano gli ecosistemi del globo, ma la stessa sopravvivenza dell’umanità – spiega Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente –. Per questo è fondamentale che il nuovo decennio sia quello della svolta decisiva nella tutela della natura e delle specie. A cominciare dall’Italia, nazione con la più grande biodiversità in Europa, che dovrà fare la sua parte”.
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