La Green Economy nel Recovery Fund europeo

23/07/2020

Il Recovery Fund deciso dall’Unione Europea vale 750 miliardi di euro, finanziati da un debito in comune raccolto dalla Commissione Europea, e sarà diviso tra 390 miliardi di euro in sussidi e 360 miliardi in prestiti.

L‘Italia, come Paese più colpito dalla crisi COVID in ambito europeo, sarà uno dei principali beneficiari del Fondo, e se le cifre verranno confermate, complessivamente il nostro paese dovrebbe ricevere 209 miliardi di euro rispetto ai 173 miliardi della proposta iniziale della Commissione, con una limatura delle sovvenzioni a fondo perduto, da 85 a 82 miliardi di euro, ma un aumento dei prestiti fino ad arrivare a 127 miliardi di euro. Se tutte le spese del Recovery Fund dovranno rispettare il principio del “non nuocere” così da permettere all’UE di allinearsi ai principi dell’Accordo di Parigi, il 30% del Fondo deve essere indirizzato specificamente al sostegno di iniziative green.

L’accordo ha tuttavia comportato due conseguenze sul piano della dislocazione delle risorse. La prima è la riduzione delle dimensioni del Just Transition Fund, il principale strumento individuato dalla Commissione Europea per supportare la decarbonizzazione dell’euroblocco (e, soprattutto, permettere alle cosiddette regioni carbonifere come Germania e Polonia di abbandonare l’uso di combustibili fossili) che riceverà un totale di 17,5 miliardi di euro, in calo rispetto ai precedenti 37,5 miliardi individuati nella proposta iniziale.

La seconda: anche InvestEU, il fondo creato per sostenere le piccole e medie imprese nel raggiungimento degli obiettivi climatici, subirà dei tagli sostanziali, con una dotazione stimata tra i 4 miliardi e i 5,6 miliardi di euro, in calo rispetto agli oltre 31 miliardi previsti in precedenza.
 
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