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La mobilità dolce come driver di economia circolare
La mobilità dolce come driver di economia circolare
di Redazione
10/09/2019
Dal 16 al 22 settembre torna puntuale come ogni anno dal 2002, la Settimana Europea della Mobilità, iniziativa della Commissione Europea che nel 2019 sarà dedicata al tema "Camminare e pedalare in sicurezza nelle città".
L'evento è un appuntamento fisso e irrinunciabile per tutte le amministrazioni e per tutti i cittadini che si vogliono impegnare sulla strada della sostenibilità e del miglioramento della qualità della vita delle nostre città, lanciando un appello al cambiamento ed al rinnovamento degli stili di vita e di consumo.
Le sfide ambientali delineano nuove opportunità che, anche grazie alle nostre tradizioni produttive, possono essere a portata di mano per
l’Italia: l’economia circolare è una delle più promettenti. Dai rottami di Brescia agli stracci di Prato o alla carta da macero di Lucca, l’Italia – povera di risorse – ha sempre praticato forme di uso efficienti, intelligenti e innovative delle materie.
Grazie a queste tradizioni virtuose e alla nostra capacità nazionale di ribaltare un limite in un’opportunità, siamo tra i Paesi più avanzati nella green economy e nel riuso dei materiali: un modello di sviluppo non più lineare, ma che trasforma gli scarti di un’impresa in materia prima di un’altra, come prassi ormai diffusa in tutti i settori produttivi.
"La mobilità dolce è un incredibile driver di economia circolare" - spiega Federico Massimo Ceschin, presidente nazionale di SIMTUR, Società Italiana Professionisti della Mobilità dolce e del Turismo sostenibile - "non soltanto per l'utilizzo di mezzi di trasporto ecologicamente efficienti e che ricorrono alle energie rinnovabili, ma anche perché presuppone un radicale cambiamento di visione sin dalla progettazione del mezzo di trasporto, che dovrà rispondere a criteri di ecodesign in grado di prevederne il riciclo o il riutilizzo delle singole parti, la modularità per la sostituzione di alcune componenti e l’impiego privilegiato di fonti rinnovabili a basso o nullo impatto ambientale.
Se consideriamo che l'Italia è - contemporaneamente - il Paese con la quota maggiore di 'materia prima seconda' impiegata dal sistema produttivo tra i grandi Paesi europei e il principale produttore di biciclette, con ben 2.339.000 mezzi messi sul mercato, soprattutto dell'export".
Per sua stessa natura, la bici è un insieme di componenti facilmente smontabili e sostituibili e che pertanto ben si presta a concetti di modularità, riuso e recupero. Le vecchie bici possono quindi essere ricondizionate per riproporsi, con analoga efficienza, per nuovi cicli di vita. Operazione che, ad esempio, già viene realizzata in Olanda da Roetz Bike, azienda che ricicla bici in disuso, ricondizionandole e realizzando prodotti vintage come desidera il cliente ed utilizzando i vecchi componenti anche per costruire nuovi modelli.
La bicicletta, inoltre, già da tempo è diventata protagonista della sharing economy attraverso le fortunate installazioni di bike sharing, sia tradizionale che elettrico, in diverse città italiane nelle quali si è posta come valida alternativa ad altri mezzi motorizzati per gli spostamenti cittadini.
E così, ecco la novità di quest’anno: SIMTUR propone una "Settimana della Mobilità Dolce": non soltanto un momento di celebrazione dei comportamenti ecologicamente corretti ma un’occasione e una vetrina irrinunciabile per la cittadinanza e per le amministrazioni locali attive in un processo, necessario e irrinunciabile, di miglioramento della mobilità urbana nella direzione della sostenibilità ambientale unita al benessere e alla felicità dei cittadini, nonché alla crescita economica.
Se i motivi per aderire alla EMW (European Mobility Week) sono diversi e vanno dalla migliore promozione di politiche già attive fino all’attivazione di misure permanenti e politiche a lungo termine, attraverso un maggiore coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte di pianificazione e gestione della mobilità (come già insegnano i PUMS), partecipare alla Settimana SIMTUR costituisce - in aggiunta - un’importante cassa di risonanza di livello nazionale: tutte le attività realizzate dagli Enti locali sono promosse da un ufficio stampa, pubblicate sul sito ufficiale dell’iniziativa e promosse tramite i social network.
Per iscriversi alla EMW è sufficiente compilare il format sul sito internet www.mobilityweek.eu. La richiesta d’iscrizione così compilata è valutata dal Ministero dell’Ambiente, in qualità di Coordinatore nazionale, che può, ove necessario, chiedere integrazioni o chiarimenti al soggetto richiedente.
Anche iscriversi anche alla “Settimana della mobilità dolce” SIMTUR è molto semplice: è sufficiente compilare il modulo online, presente all’indirizzo https://tinyurl.com/EMW2019, specificando la tipologia di eventi promossi, luogo, orari e immagini descrittive (la compilazione dei campi non può essere generica e deve contenere l’indicazione dettagliata delle attività da realizzare).
Le migliori prassi potranno successivamente candidarsi al premio nazionale "Go SLow" e partecipare al Meeting di novembre - All Routes lead to Rome - che giunge alla IV edizione dal titolo «Living in the present, thinking of future». Ovvero, come direbbe Papa Francesco: che mondo vogliamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi?
Tutte le informazioni sul sito www.simtur.it
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