La riparazione è un diritto, la UE fa il primo passo

di Redazione

22/11/2023


Ogni anno nell'UE si producono 261 milioni di tonnellate di emissioni equivalenti di CO2, 30 milioni di tonnellate di risorse e 35 milioni di tonnellate di rifiuti. Il fatto che i consumatori scelgano di sostituire un prodotto invece di ripararlo genera perdite per circa 12 miliardi di euro all'anno. Secondo uno studio della Commissione europea, il 77 % dei cittadini dell'UE preferisce, invece, la riparazione all'acquisto di nuovi beni.

Ora, il Parlamento ha adottato la sua posizione negoziale sulle nuove misure per rafforzare il diritto alla riparazione e ridurre l'impatto ambientale del consumo di massa. Secondo il testo adottato, durante il periodo di garanzia legale, i venditori saranno tenuti a dare priorità alla riparazione se è più conveniente o se costa quanto la sostituzione del prodotto, a meno che non risulti impossibile o disagevole per il consumatore. I deputati propongono anche di prorogare la garanzia legale di un anno dopo l’avvenuta riparazione.

I consumatori avranno il diritto di richiedere la riparazione di prodotti quali lavatrici, aspirapolvere, smartphone e biciclette, anche dopo la scadenza della garanzia. Per rendere la riparazione più conveniente per il consumatore, i deputati vogliono garantire che i produttori offrano dispositivi sostitutivi per tutta la durata della riparazione, e, nel caso un prodotto non possa essere riparato, se ne potrà proporre uno ricondizionato.

Il Parlamento propone che i riparatori indipendenti, i professionisti del ricondizionamento e gli utenti finali abbiano accesso a tutti i pezzi di ricambio, alle informazioni e agli strumenti necessari per una riparazione a un costo ragionevole. L’obiettivo è di superare gli ostacoli che incontrano i consumatori, ai quali viene spesso sconsigliato di far riparare un prodotto a causa dei costi elevati, della difficoltà di accedere ai servizi di riparazione o delle caratteristiche di progettazione che ne impediscono la riparazione.

Le piattaforme online aiuteranno i consumatori a trovare i riparatori, i cosiddetti "repair café" e i venditori di articoli ricondizionati presenti nella loro zona. Per rendere le riparazioni più accessibili e convenienti, i deputati propongono infine di offrire ai consumatori dei buoni e altri incentivi finanziari attraverso fondi nazionali per la riparazione.

Così ha spiegato il relatore René Repasi: “Questo parlamento ha sempre sostenuto il diritto dei consumatori alla riparazione e finalmente possiamo dire che stiamo rispondendo direttamente alle richieste dei cittadini. Le persone vogliono prolungare la durata di vita dei loro dispositivi, ma spesso è troppo costoso o difficile. Abbiamo adottato una serie di misure per incoraggiare i consumatori a scegliere la riparazione rispetto alla sostituzione, con particolare attenzione al sostegno dei riparatori indipendenti e all'introduzione di incentivi finanziari. Ci aspettiamo che il Consiglio adotti presto la sua posizione, in modo da poter avviare i negoziati per trasformare queste misure in legge e aprire la strada a un'economia europea veramente circolare”.
 

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