La sostenibile emozione del buio

di Francesco Ardito

06/04/2023


Francesco Ardito racconta la sua esperienza di pranzo nel buio totale vissuta durante la convention di Up Day a Bologna. Un’emozione che non dimenticherà e che ha lasciato in lui un segno indelebile.

Pensavo di sapere cosa fosse il buio. Ieri ho invece capito che, IL VERO BUIO, non l’avevo mai “visto” neanche col binocolo, come si usa dire. Pensavo inoltre di aver provato forti emozioni nella mia vita. Si ne ho provate tante di forti emozioni, ma le sensazioni vissute a Bologna, alla convention di UP DAY, resteranno sicuramente impresse, indelebili nella mia mente!

Abbandonata qualsiasi fonte di luce, anche minima (telefoni, orologi, tutto lasciato in una sala adiacente), con le mani poggiate sulle spalle di chi mi precedeva (si entrava in gruppi di 5) e amorevolmente guidato da Doriana, la “nostra” cameriera non vedente, mi sono immerso nel BUIO! Raggiunto il mio posto a sedere, Doriana – con la sua dolcezza – mi ha fornito le prime chiare e rassicuranti indicazioni su come trovare il bicchiere, sulla posizione dei piatti, su come distinguere l’acqua naturale da quella gasata. Si, si, poi anche preziose indicazioni sul vino… ovviamente c’era anche il vino sulla tavola.

Non vedevo nulla, assolutamente nulla! I due tecnici-del-buio che facevano parte del team (si, ho scoperto alla fine dell’evento che per generare il BUIO totale è necessario, direi fondamentale, l’intervento di questi tecnici) avevano fatto perfettamente il loro lavoro! Dicevo, non vedevo assolutamente nulla ma già dopo poco mi sembrava di percepire meglio gli altri sensi. Si parlava con i commensali, si allungavano le braccia per toccarci e capire quanto fossimo distanti gli uni dagli altri, un gioco di sensazioni davvero unico, per cercare in qualche modo di posizionarci, di immaginare una mappa del luogo dove ci trovavamo, in questo pranzo assolutamente inusuale!

Nel nulla, nel vuoto più assoluto, ogni tanto, sentivo la rassicurante presenza di Doriana, che si avvicinava per chiedere: “Francesco, hai terminato? Posso portare via il piatto?”. Confesso di aver pensato, per tutte le emozionanti due ore e mezza trascorse nel BUIO, all’abilità di questi ragazzi totalmente privi di vista nel districarsi tra i tavoli, nel servire il cibo e nel darci supporto per tutta la durata del pranzo. Ho provato grande gratitudine e soprattutto grande rispetto per la loro professionalità, davvero assoluta!

Terminato il pranzo… molto, molto, molto lentamente, la sala si è illuminata svelandoci tutto il team che ci aveva guidato in quella splendida, unica, indimenticabile esperienza! Giuro che, appena accese le luci, ho pensato: “Quella ragazza alla destra di quella con i capelli rossi è Doriana, lo sento!”. Giuro, allo stesso modo, che quando i ragazzi non vedenti, ad uno ad uno, si sono presentati, Doriana era proprio Doriana!!! Non so, forse il famoso sesto senso si era materializzato, ma in quel momento avrei scommesso un euro contro cento che la ragazza a fianco a quella con i capelli rossi fosse proprio “la mia” Doriana!

Appena liberi di alzarci, in modo totalmente istintivo, sono corso da lei ed è partito un forte abbraccio, un abbraccio reciproco, condito da un po’ di lacrime che mi bagnavano la camicia! Che roba… hai presente quando una cosa scatta, spontanea, naturale e non puoi fare a meno di seguire l’istinto? Beh, un bellissimo momento, seguito da uno scambio di parole, di pensieri, intensi quanto le sensazioni provate in quella BUIA, misteriosa, affascinante sala bolognese!

Che dire, un enorme grazie a Marc Buisson e Mariacristina Bertolini per averla pensata, a Charlotte Buisson per l’organizzazione e a tutta la splendida squadra di Up Day per l’allegria e la spensieratezza con cui ogni anno colorano questo momento d’incontro!

Se l’obiettivo era quello di stupirci, se già – nella mattinata – eravate stati in grado di emozionarci nel presentare i grandi risultati professionali raggiunti nel 2022, beh, lasciatemi dire che nella seconda parte della giornata, con questo pranzo-al-buio… vi siete superati!

Un’esperienza che mai dimenticherò e che ha lasciato e lascerà in me un segno indelebile!
 

Tag:  BolognaFrancesco Arditopranzo al buioUp Day

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