La sostenibilità economica, ma soprattutto sociale e ambientale

di Andrea Begnini

04/06/2021

Foto tratta dal sito di Spreco Zero
Una nuova indagine Waste Watcher International Observatory di Spreco ZeroIl gusto della biodiversità, su rilevazione Ipsos, traccia questo dato: per quasi 7 italiani su 10 la sostenibilità alimentare corrisponde al rispetto dell’ambiente nella produzione del cibo. Spiega Andrea Segrè, direttore dell’Osservatorio Waste Watcher International: “Nell’anno pandemico si sono rese più evidenti le interconnessioni a ricaduta globale del nostro tempo. Attentare alla biodiversità danneggiando la natura ha un forte impatto sulla sicurezza alimentare e la salute umana: le scelte di produzione agricola, trasformazione alimentare, trasporto, acquisto, gestione e fruizione del cibo sono fra le principali cause dell’allarmante perdita di biodiversità e incidono sul cambiamento climatico. Ci ha colpito verificare l'accresciuta sensibilità degli italiani sul tema: 7 su 10 (68%) dimostrano di saper correttamente definire la biodiversità come una molteplicità di specie animali, vegetali e microorganismi e 4 italiani su 10 conoscono bene il collegamento fra la perdita di biodiversità e l’alterazione degli ecosistemi, con conseguenze rilevanti per l’abitabilità terrestre, come la pandemia Covid-19”. 

Ma cosa significa sostenibile per gli italiani riferito a un prodotto alimentare? Secondo l’indagine, la maggioranza degli intervistati, il 67,7%, identifica in questo caso la sostenibilità con il rispetto dell’ambiente: agricoltura e industria alimentare, quindi, risultano sostenibili se operano con criteri di tutela della natura e delle sue caratteristiche di biodiversità. Il 50,1% degli italiani, 1 su 2, identifica la sostenibilità alimentare con la prevenzione degli sprechi, il 43,7% con alimenti non confezionati in imballaggi in plastica, il 37,1% con prodotti a km0 e il 36,7% con la stagionalità della loro produzione e fruizione. Un terzo esatto degli italiani, il 33,9%, dichiara che un alimento è sostenibile se la sua produzione è compatibile e rispettosa della biodiversità. In termini di sicurezza alimentare danno più garanzie la frutta e la verdura Ue rispetto a quelle provenienti da aree extra-europee, lo sostiene l’80,7% degli intervistati. E qual è il criterio di scelta e acquisto di un prodotto alimentare, quando parliamo di mele? Il 55,5% si affida alla provenienza del prodotto, mentre il 45,3% sceglie in base alla marca del frutto, e 1/3 degli intervistati, il 36,6%, acquista in base al riconoscimento Dop/Igp attribuito alla frutta. Infine per il 16,4%, è il distributore ad essere identificato come garante di qualità nella scelta.

Chiarisce, infine, il direttore dell'associazione italiana tra produttori di mele (Assomela) Alessandro Dalpiaz: “È certamente un bene che i consumatori riconoscano una produzione sostenibile se rispettosa dell’ambiente. Quello che dobbiamo riuscire a comunicare meglio, però, è cosa sia e come si realizzi un prodotto rispettoso dell’ambiente, per evitare di cadere in facili banalizzazioni. È fondamentale, inoltre, sottolineare come l’ambientale sia una delle componenti della sostenibilità, che si colloca al fianco di quella sociale ma dopo quella economica".
 

Tag:  biodiversitàsostenibilitàSostenibilità ambientalesostenibilità ambientale economica e socialesostenibilità del sistema agroalimentareSpreco ZeroWaste Watcher International Observatory

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