"La squadra oltre la squadra"

di Paolo Marcesini

14/12/2023


Mettere in atto un vero e proprio percorso di crescita consapevole verso la sostenibilità del progettare e costruire con lo scopo di interpretare tutti i fattori competitivi dettati dalla Transizione e Trasformazione ecologica. Camillo Mastrolorenzo è Direttore Generale di Kontractor by Kopron, la divisione del gruppo Kopron specializzata nella realizzazione chiavi in mano di immobili logistici, industriali e commerciali in qualità di General Contractor. Ci siamo conosciuti in occasione della realizzazione del loro Manifesto di Sostenibilità attraverso il quale hanno definito il “valore della responsabilità sostenibile nel settore delle costruzioni”.

Gli chiediamo il significato operativo di queste parole: “Questa frase descrive bene il nostro codice genetico. Siamo fatti così e lo siamo sin dall’inizio. Da quando siamo partiti, abbiamo sempre avuto in testa l’idea di avviare e sviluppare un’attività fondata sull’etica e il rispetto delle persone. Col tempo, poi, abbiamo sviluppato processi e certificazioni per misurare l’impatto ambientale dei nostri immobili e ci siamo dotati di tutti quegli strumenti che ci aiutano al raggiungimento della nostra mission. Ma alla base ci sono sempre le persone: quelle che lavorano e collaborano con noi, quelle che poi andranno a vivere e lavorare negli edifici che progettiamo e costruiamo, quelle che ci vivranno accanto, la comunità e il territorio. Sono gli stakeholder, interni ed esterni a un progetto. Le persone non sono concetti astratti: sono per noi un punto di riferimento. Questo nostro principio si è incrociato perfettamente con gli obiettivi dell’Agenda di Parigi e gli SDGs. Abbiamo capito che è la strada giusta”.

Esiste una definizione di sostenibilità tra le tante che racconta il vostro approccio?
“Nel nostro Manifesto siamo partiti dalla definizione di sostenibilità della Treccani - “Nelle scienze ambientali ed economiche, condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri” - perché mette al centro l’essere umano e il suo equilibrio con la natura. Sostenibilità è sinonimo di equilibrio che si può raggiungere solo se si va oltre il proprio interesse personale. Tutto questo ovviamente è facile da dire ma estremamente complesso da realizzare. Per questo non possiamo essere soli, serve una visione davvero globale, occorre fare fronte comune e fare rete per il raggiungimento di obiettivi comuni, così come recita l’SDG 17 dell’Agenda di Parigi che prende il nome di “Partnership for the goals”

Gli edifici intanto sono protagonisti assoluti della sostenibilità. A livello globale ne vengono censiti i consumi di energia, di materia e il livello di emissioni in un contesto che vede il settore delle costruzioni responsabile del 36% delle emissioni di gas serra e del 40% dei consumi energetici. Dati che includono le emissioni incorporate degli edifici e dei materiali da costruzione, che rappresentano una percentuale tra il 10 e il 20% dell’impronta di carbonio totale. Leggiamo dal loro Manifesto: “Il rispetto per la persona e per l’ambiente sono al centro del nostro modo di pensare e di lavorare. Per noi di Kontractor il valore autentico della sostenibilità si crea solo attraverso l’esercizio della responsabilità, come principio etico e fondamento della nostra cultura d’impresa (…) Fare di più e meglio usando meno materia e più energie rinnovabili limitando l’impatto ambientale, sociale ed economico dei nostri progetti. Questo è quello che facciamo. Questo è quello in cui crediamo”.
“We build up your value” è il pay off di Kontractor. Un modo di essere che si alimenta ogni giorno attraverso l’esercizio della responsabilità, come principio etico e fondamento della loro cultura d’impresa. L’edificio deve essere quindi il risultato di un processo sostenibile. Chiediamo a Mastrolorenzo in che modo un principio etico diventa modello operativo: “Adottando il modello del “Green Building”, ovvero la costruzione di  immobili a basso impatto ambientale e paesaggistico, efficienti sul piano energetico, attenti al comfort, alla salute e alla sicurezza di chi li vive. Bisogna agire su più fronti, ridurre l’impatto del nuovo che si costruisce e rispettare quello che esiste in natura. Oggi gli immobili, per diventare protagonisti attivi e positivi della transizione ecologica, nella loro progettazione e costruzione devono risparmiare materia, acqua ed energia, devono impiegare energie rinnovabili e materiali con un elevato tasso di riciclo, devono tutelare gli ecosistemi naturali e operare in coesione con la comunità che vive e lavora nei territori dove vengono costruiti. Altrimenti molto semplicemente non possono definirsi sostenibili”.
Con quali difficoltà? “Costruire con una ridotta impronta di CO2 definisce un sistema complesso della progettazione con tante variabili che vanno studiate e affrontate una alla volta. Serve il nostro lavoro, ma servono anche ricerca e sviluppo, accademia, istituzioni pubbliche, tecnologia, innovazione, nuove regole, nuove conoscenze. I risultati si ottengono solo se lavoriamo tutti insieme. Credo molto nell’SDGs numero 17 dedicato alle partnership per obiettivi. Siamo un General Contractor, siamo “naturalmente” così. È la squadra oltre la squadra”.

Nel Manifesto per spiegare e codificare il significato di “squadra oltre la squadra” Kontractor ha usato l’espressione “Economia delle Relazioni: “Operare con le associazioni no profit del territorio, le università e i centri di ricerca con l’obiettivo del Green Building, esercitando il metodo di lavoro attraverso la nostra leadership sostenibile: questo è quello che facciamo. E lo facciamo attivando un percorso di coesione e condivisione capace di creare una vera e propria Economia delle relazioni, secondo l’SDG 17 dell’Agenda di Parigi, che individua nella partnership per obiettivi il modello ideale di governance per far conoscere e diffondere i contenuti della sostenibilità. Una forma di economia responsabile che mette al centro del nostro agire la volontà di divulgare in modo semplice cose complesse. L’adozione dei criteri ESG, la ricerca e sviluppo, l’innovazione tecnologica, il contenimento della carbon footprint e della produzione e lavorazione, l’economia circolare come visione sistemica per il risparmio di materia e di energia rappresentano la mappa dei valori che intendiamo valorizzare attraverso la nostra strategia relazionale.
Perché le cose si fanno bene solo se riusciamo a farle insieme. E possiamo farle insieme solo se condividiamo gli stessi obiettivi”.

Un impegno, quello di Kontractor, che lo scorso anno ha ricevuto il Premio Il logistico dell'anno 2022 per la diffusione della cultura dello sviluppo sostenibile e dell'economia circolare allo scopo di sensibilizzare il settore della logistica a percorrere un viaggio integrato verso il raggiungimento degli SDGs dell’Agenda di Parigi.
 

Tag:  ESGKontractor by KopronManifesto di sostenibilitàsostenibilità

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